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La provocazione nell’arte: vi racconto gli artisti che vanno controcorrente

Viaggio nel mondo dell'arte più attuale, per smontare la nostra realtà preconfezionata e scoprire assieme ad artisti di rottura che - se la facciata della nostra attualità ci offre l'immagine di un sistema ipocrita, anestetizzato, perbenista e legato a poteri forti - dietro c'è un sottobosco vivo, rivoluzionario, colorato, umano, curioso e coinvolgente.

I bambini crocifissi da un mondo mostruoso

Si chiama ''Gli intoccabili'' l'ultimo lavoro di Erik Ravelo, un'immagine forte che cattura l'attenzione e riesce a fare riflettere e discutere sta provocando polemiche nelle reti social: si tratta di fotografie di bambini crocifissi da sistemi di controllo sociale che perpetrano violenza nei confronti dei più piccoli. La prima immagine si riferisce alla pedofilia in Vaticano, la seconda immagine si riferisce alla pedofilia nel turismo sessuale, la terza immagine si riferisce alla guerra nel paese della Siria, la quarta immagine si riferisce al traffico di organi sul mercato nero, dove le prime vittime sono i bambini dei paesi più poveri. la quinta immagine si riferisce alle armi libere negli Stati Uniti. E, infine, la sesta immagine si riferisce all'obesità infantile causata da grandi aziende di fast food.

GUARDA LA GALLERY: "Los Intocables": la violenza sui minori in immagini

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Baci rubati in chiesa contro l'omofobia

Baci rubati in chiesa. L'artista sivigliano Gonzalo Orquin contro l'intolleranza ha interpretato il tema del "bacio degli sposi" organizzando un flash mob nelle chiese di Roma. “Un atto d'amore per la Santa Romana Chiesa", afferma l'artista I protagonisti delle immagini sono tutti amici o conoscenti, e gli scatti sono stati presi all'interno delle più decorative chiese barocche romane "spesso di primissima mattina, con le chiese deserte, così da non urtare la sensibilità di nessuno. Comunque nessun parroco si è accorto di nulla e non abbiamo mai avuto problemi". Gli scatti di Orquìn sono in mostra a Roma da mercoledì 25 settembre e inaugurano, insieme ai lavori di Mauro Maugliani e Luis Serrano dedicati a "Suore" e "Interni", la Galleria L'Opera, nuovo spazio espositivo d'arte contemporanea di Andrea Iezzi in via Monserrato 40.

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L'artista che mostra il nostro lato... interiore

Ne abbiamo parlato qualche tempo fa, le sue mostre continuano a fare il tutto esaurito, raggiungendo l'invidiabile record di 33 milioni di visite. Lo chiamano il dottor morte: l'artista Gunther von Hagens si è servito dei corpi veri di volontari che hanno deciso di contribuire alla conoscenza donandosi alla scienza dopo morti, così da permettere di illustrare con chiarezza il corpo umano come non è mai stato fatto. Un vero e proprio programma di donazione e plastinazione di corpi veri curato dall’Institute for Plastination, che conta circa 13000 donatori registati. 

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L'arte on the road di Bansky in un mondo di ombre sui muri metropolitani

Chi è Bansky? È uno street artist ma la sua identità è segreta. Di lui si sa che è cresciuto a Bristol e che ha iniziato a creare lì le sue opere di “guerrilla art”, per poi spostarsi a Londra e infine diffonderle anche in tutte le maggiori capitali europee L'ultima sua opera, realizzata sempre nell'inconfondibile stile stencil, è comparso pochi giorni fa su un muro di Los Angeles: si tratta di un writer che - piegato in due dal dolore e con una bomboletta spray in mano - rigurgita fiori, spiega Repubblica. "Meglio fuori che dentro" è il messaggio con cui ha aggiornato il suo sito internet, mostrando l'ultima provocazione e lasciando intendere che sia una sorta di anteprima di quello che il writer ha in serbo per il mese di ottobre 2013.

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Il graffitismo coloratissimo di Keith Haring

Decisamente più colorata e fumettistica di Bansky ma non meno suggestiva e di rottura è l'arte di Keith Haring, un writer statunitense scomparso nel 1990. È stato uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera, i suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada della Grande Mela.

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Ad Istanbul una scalinata arcobaleno

All’amministrazione comunale non era piaciuta l’idea di una scalinata multicolore, ma hanno vinto i cittadini di Istanbul che hanno combattuto a suon di proteste e petizioni: il Comune ha permesso ad un architetto turco di colorare di arcobaleno i 200 scalini che uniscono due quartieri della città. Uno scorcio gradevole da guardare e che ha valenze fortemente simboliche: l’arcobaleno rappresenta l’immagine del pacifismo, una presa di posizione contro la guerra (lo si trova infatti sulle bandiere della pace) e la bandiera rainbow viene utilizzata come simbolo di liberazione dal movimento Lgbt. Così la scalinata che era stata ridipinta di grigio dalle autorità è tornata multicolore dopo le proteste degli abitanti.

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Cattelan e la presa in giro del nostro millennio, tutto finanza e religioni!

Quest’opera si intitola “La Nona Ora” ed è forse l’opera più famosa di Maurizio Cattelan. Satira religiosa sotto forma di scultura, realizzata utilizzando lattice, cera, tessuto, con tanto di scarpe di cuoio e pastorale in argento. L’opera raffigura Giovanni Paolo II schiantato a terra, colpito da un enorme meteorite. Esposta per la prima volta alla Royal Accademy di Londra, nel 2001 è stata battuta all’asta per la cifra record di 886.000 dollari. Cattelan è un autore gustosamente satirico che sa trasgredire contro poteri forti e divinità, come uno degli ultimi suoi sberleffi contro il dio denaro, posto dinnanzi Piazza Affari alla borsa di Milano.

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