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La professione giornalistica, ha una sola faccia?

La professione giornalistica, ha una sola faccia?

 
 
Come si fa ad "essere liberi" nella coscienza d´animo, quando abbordiamo un tema politico o di altra estrazione sociale, se dobbiamo limitarci agli interessi di parte? A seguire le notizie, sui giornali e in tv, specie di certi programmi faziosi come Ballarò, Annozero, L’Era Glaciale, spesso ci facciamo il sangue cattivo, per come siamo manipolati da questi pseudo programmi, dove la politica è strumentalizzata fino alla nausea.
 
A quelle persone che "amano" il comunismo manderei un bliglietto di solo andata a Cuba, e dopo ne riparleremo! Le persone dovrebbero sapere che da una pietra non si trae che polvere. Sono lontano dall’insegnare qualcosa agli altri, ma, nella mia semplicità, di operaio e figlio di operai, mio padre mi ha sempre insegnato ad avere fiducia in me stesso e lavorare sodo, sempre. Quando in fabbrica un operaio si recava da mio padre per chiedere l’aumento, dicendogli che gli avevano fatto un’offerta migliore, lui gli diceva: "guarda caro amico mio, prima devi fare i tuoi interessi, poi, se vuoi, fai i miei. I sindacati sono sempre stati quelli che hanno messo contro l´impiegato e il padrone; se l´impiegato vuole fare il padrone, perché anche lui non comincia a rimboccarsi le maniche e rischiare di proprio? Ecco che potrebbe farcela, e così, vedere come è dura la vita del padrone".
 
Se non ci fossero i ricchi che danno lavoro ai poveri, cosa sarebbe di una nazione? Se Firenze non avesse avuto i Medici, se i grandi pittori, scultori, non avessero avuto i soldi di questi mecenati, forse le cose non sarebbero andate come sono andate. Quelli che parlano male di Berlusconi, dovrebbero vergognarsi, ce ne fossero a centinaia di Berlusconi, e l´Italia che ne gioirebbe, mica gli pseudo intellettuali di sinistra, che sono la disgrazia di chi li mantiene, mangia pane a tradimento.
 
Attenzione alla "troppa cultura" male impostata, come dice Saramago, io ho conosciuto grandi persone che erano analfabete, scarpe grosse e cervello fino, non dimenticatevi mai di questo motto. Mio padre sentendo un suo amico contadino, che guardando un campo seminato che rifioriva gli disse: "però come è grande l’opera della natura, e mio nonno gli rispose, più grande è la formica, che toglie dal seme quel che impedisce al seme di germogliare e così possa essere usato quando ce ne sia bisogno".

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