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La nave Morosini approda nelle Filippine

La nave militare Morosini è partita lo scorso aprile dai nostri porti per recarsi nell'area dell'indopacifico Ha già visitato dieci porti sempre stabilendo contatti con le autorità locali, invitate a visitare la nave, un gioiello di tecnologia. Anche gli Stati Uniti ne hanno richieste nove.

L'Italia ha stabilito un rapporto di partnership con l'Asean, l'associazione di libero scambio regionale Adesso la nave si trova nelle Filippine dove si è recato il sottosegretario alla difesa con lo scopo di fare visitare la nave ad autorità competenti. L'Italia rimane un paese legato alla Nato e agli Stati Uniti per quanto riguarda la difesa e all'' Unione Europea per gli scambi commerciali. La metà dei nostri scambi internazionali si svolgono in Europa. Tuttavia si cerca di ampliare gli altri, con paesi di altri continenti. Se sino a pochi anni fa i due paesi con cui si cercava di approfondire erano Russia e Cina, adesso la Russia è passata in secondo piano a causa del conflitto e delle sanzioni. Con la Cina alcuni anni fa si era stipulato un memorandum per la via della seta ma le nostre esportazioni sono al palo. Così si spera attraverso l'Unione Europea di riattivare il rapporto con il Mercosur che comprende vari paesi dell'America latina che di solito adottano una politica protezionistica. Con l'Asean si apre anche questa altra porta verso il sudest asiatico. Gli altri rapporti commerciali sono invece di carattere bilaterale. Ottimi quelli con Canada e Stati Uniti, ma anche con la Turchia e con tutti i paesi da cui importano gas e petrolio: Iraq, Qatar, Algeria, Libia, Azerbaijan. In prospettiva inoltre si spera di investire sul territorio nazionale su un nuovo fronte: le terre rare. Quei minerali molto ricercati perché indispensabili per la produzione di batterie, telefonini, computer. Sembra che in molte delle miniere dismesse siano presenti questi elementi, indispensabili per il fabbisogno nazionale e eventualmente validi per le esportazioni. Si cerca di affiancare ai nostri settori fiore all'occhiello delle nostre esportazioni come moda, lusso, design, agroalimentare e macchinari altri settori. Un altro settore che si sta cercando di ampliare è quello del turismo, già ricco, con offerte che arrivano dai nostri borghi antichi ricchi di tradizione non solo in ambito gastronomico. Siamo presenti nella produzione di grandi navi, nel settore siderurgico, nella ricerca spaziale e in quella nell'Artico e Antartide. Siamo leader nella ricerca di idrocarburi grazie all'Eni. Siamo assenti invece nella produzione di grandi aerei come i Boeing o gli Airbus e nei grandi progetti legati all'informatica e ai social Abbiamo ancora un gap da colmare nel Sud Italia dove la disoccupazione fa da padrone. Sono state realizzate zone economiche speciali in cui è possibile alle aziende investire in macchinari e avere credito di imposta. Ma evidentemente non basta.

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