“La libertà di stampa non è un diritto assoluto”. Berlusconi getta la maschera
Le cose sono due, o il caldo ha definitivamente bollito il premier già enormemente provato dalla stress di vedere ogni giorno perdere pezzi dal suo governo per via giudiziaria e politica (il colpo finale ovviamente l’inchiesta Carboni/eolico), oppure ha deciso di attuare una sorta di colpo di Stato per via mediatica, cancellando diritti e libertà e Costituzione. E questa volta non potrà negare di aver detto quello che ha detto e di essere stato mal interpretato. Ha infatti coscientemente registrato quelle frasi in un messaggio inviato all’osannante invenzione della ministra Brambilla. Ora l’ha detto, finalmente chiaro e tondo. Le libertà di cui tanto parla sono solo le sue e quelle dei suoi sottoposti (l’uomo ormai non ha amici, al massimo qualche socio di minoranza). Che se ne prenda atto. Sia il Paese che la Politica che il presidente della Repubblica. Prima che per metterlo “in sicurezza” sia necessario l’intervento dei caschi blu dell’Onu.
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