• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > “La libertà di stampa non è un diritto assoluto”. Berlusconi getta la (...)

“La libertà di stampa non è un diritto assoluto”. Berlusconi getta la maschera

“La libertà di stampa non è un diritto assoluto”. Berlusconi getta la maschera

Che il premier avesse un’idea decisamente primitiva di “democrazia” e un ego smisurato lo avevamo capito tutti da tempo. Che considerasse chiunque non lo lodi con il cappello in mano e le mani sudate un proprio nemico personale pure. Ma oggi, durante l’assemblea dei Promotori (o Venditori) della Libertà, ha finalmente e definitivamente gettato la maschera. In un video messaggio ai Promotori (o Venditori) ha dichiarato che il bavaglio alla libertà non lo sta mettendo lui e la sua maggioranza con il Ddl sulle intercettazioni ma la stampa, «una stampa schierata con la sinistra e pregiudizialmente ostile al governo. Una stampa che disinforma, che non solo distorce la realtà, ma calpesta in modo sistematico il sacrosanto diritto dei cittadini alla privacy, invocando per sè la ‘libertà di stampa’ come se si trattasse di un diritto assoluto. Ma in democrazia non esistono diritti assoluti, perché ciascun diritto incontra sempre un limite negli altri diritti prioritariamente ed egualmente meritevoli di tutela».

Le cose sono due, o il caldo ha definitivamente bollito il premier già enormemente provato dalla stress di vedere ogni giorno perdere pezzi dal suo governo per via giudiziaria e politica (il colpo finale ovviamente l’inchiesta Carboni/eolico), oppure ha deciso di attuare una sorta di colpo di Stato per via mediatica, cancellando diritti e libertà e Costituzione. E questa volta non potrà negare di aver detto quello che ha detto e di essere stato mal interpretato. Ha infatti coscientemente registrato quelle frasi in un messaggio inviato all’osannante invenzione della ministra Brambilla. Ora l’ha detto, finalmente chiaro e tondo. Le libertà di cui tanto parla sono solo le sue e quelle dei suoi sottoposti (l’uomo ormai non ha amici, al massimo qualche socio di minoranza). Che se ne prenda atto. Sia il Paese che la Politica che il presidente della Repubblica. Prima che per metterlo “in sicurezza” sia necessario l’intervento dei caschi blu dell’Onu.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares