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La gestione "leggera" dei conti della Lega: crediti mai riscossi e quelle biciclette fantasma

Una società esterna stila un rapporto attraverso i dati del bilancio forniti dalla stessa segreteria amministrativa del partito di Umberto Bossi.

La Lega si è espressa in maniera pesante nei confronti della Regione Sicilia, criticando (anche a ragione) la gestione dei fondi e lamentando che i buchi che sono stati lasciati dalle precedenti amministrazioni saranno tappati con i soldi del Nord Italia, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Una società incaricata dalla segreteria ha svolto un'indagine delle operazioni finanziare e dei movimenti di liquidi che sono avvenuti sotto l'amministrazione dell'ex tesoriere Belsito. Il quadro generale che è stato dipinto non è né roseo, né pulito. Due crediti da 350 mila euro lasciati cadere, 885 mila euro di rinuncia a crediti di una società controllata e, ancora, più di 400 mila euro di assegni, nel solo 2011, senza adeguati giustificativi ed è solo l'inizio.

Ci sono, poi, le vicende minori, per cui si potrebbe anche sorridere, se non fossero atti illeciti o, quanto meno moralmente scorretti, nei confronti di chi quel partito lo ha finanziato privatamente e pubblicamente. Ad esempio si trovana una voce di spesa di 82 mila euro per delle biciclette mai ritirate dalla fabbrica, ma ancora conti di spese in Spa di hotel lussuosi, collaborazioni ridicole, multe e poi ancora cene, televisione satellitare, infermiere e chi più ne ha più ne metta.

 Sul Corriere della Sera continua una dettagliata descrizione della vicenda:

(...) Inoltre il rapporto Price, che il partito di Maroni ha consegnato anche alla Procura di Milano, più volte evidenzia nella Lega «made in Belsito» la gestione raffazzonata e il livello di confusione, tanto che di alcune operazione Price rimarca di essere venuta «a conoscenza per tradizione orale». Vale, paradossalmente, persino nei rari casi positivi: se ad esempio i 100 camion-vela per la pubblicità elettorale comprati nel 2009 per 2 milioni fossero stati messi a bilancio in modo non pasticciato, la Lega a fine 2011 avrebbe potuto contare su mezzo milione in più di avanzo d'esercizio, comunque a quota 6,5 milioni. Sarà anche per questo che, dopo il rapporto Price , i revisori dei conti della Lega (Andrea Bignami, Adelino Brunelli e Alberto Penna) danno una «considerazione tecnica positiva» del rendiconto di esercizio al 31 dicembre 2011 e lo giudicano «redatto in conformità alla normativa» per il deposito in Parlamento.

ASSEGNI-ENIGMA - Price addita le registrazioni contabili di 1,7 milioni erogati dalla Lega tramite assegni per i quali non è stata rintracciata documentazione a supporto del servizio o della prestazione resi in teoria alla Lega: e i colloqui con il personale amministrativo hanno mostrato che gli assegni riportano spesso nomi di beneficiari per i quali nessuno sa associare fornitori conosciuti e motivazioni plausibili. L'analisi dei conti bancari della Lega rileva anche 36 assegni per 543 mila euro e 29 prelievi per 174 mila incassati da Belsito e contabilmente registrati come prelevamenti da conto bancario e successivo versamento in cassa: solo che nella documentazione disponibile non c'è prova che questi 717 mila euro siano stati davvero versati nella cassa del partito.

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