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 Home page > Tribuna Libera > La colpa di essere poveri

La colpa di essere poveri

Il numero dei poveri in Italia, cresce esponenzialmente.
La povertà che si diffonde via via, è persino impressionante per un paese come il nostro.

 

di Ivana FABRIS – Coordinatrice Nazionale Responsabile del Movimento Essere Sinistra MovES

Ma in generale, grazie all’informazione di regime, in generale si pensa che basti chiudere fuori i migranti e tutto sarà risolto.

MOLTISSIMI, infatti, NON SANNO perché non sono informati e quindi NON individuano correttamente chi sia il vero nemico e chi è precipitato nelle condizioni di povertà, NON sa, pertanto, neanche la ragione VERA per la quale gli sta accadendo il peggio.
 
E, pur condividendo la battaglia per lo Ius Soli, non ci risparmiamo dal dire che A NULLA SERVA il riconoscimento di tale diritto se poi si affamano le famiglie – quelle italiane e quelle degli emigranti – negando loro i diritti sociali!
 
Le famiglie colpite dal sistema predatorio quale è il neoliberismo, si ritrovano senza più un tetto e, da vittime del sistema, si ritrovano anche punite dalla perdita della casa e dalla TOTALE ASSENZA di tutele da parte dello Stato, poichè il welfare è stato spazzato via.
 
Un peggio che è rappresentato soprattutto dall’emergenza abitativa per MOROSITÀ INCOLPEVOLE (che tradotto significa perdita del posto di LAVORO).
Un peggio che riguarda particolarmente I BAMBINI.
 
I DATI DIFFUSI da Eurostat, l’Ufficio di Statistica dell’Unione Europea, sono SCONVOLGENTI.
 
 
Più di un bambino su 10 (l’11,2%) in Italia sta affrontando l’inverno in condizioni di severo disagio abitativo e il 14,8% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare adeguatamente l’abitazione in cui vive.
 
In soli dodici mesi, in Italia il numero di minori in povertà assoluta è aumentato del 14% arrivando a 1.292.000 minori, dei quali oltre un terzo ha meno di 6 anni, mentre dal 2008 al 2016 il numero di bambini in condizione di severo disagio abitativo è cresciuto del 15,5%.
 
Il 20,3% dei minori – più di uno su cinque – vive in case con problemi strutturali quali umidità, tracce di muffa alle pareti, soffitti gocciolanti, infissi rotti (media Ue del 17,7% ) e il 5,3% in strutture poco luminose.
 
Particolarmente preoccupante il dato relativo alle famiglie con bambini impossibilitate a riscaldare l’abitazione in modo sufficiente, che supera la media dell’Unione europea di oltre 6 punti percentuali e che, dal 2008, ha registrato un incremento del 28,7%.
 
È aumentato, inoltre, il numero delle esecuzioni di sfratto con forza pubblica – 35.336 nel 2016, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente – così come quello di richieste di esecuzione di sfratto (158.720), il 3% in più. Si stima che nel 70% delle famiglie soggette a sfratto siano presenti minori. (…)”
 
 
Ma dilaga il pensiero comune che per arginare la macelleria sociale, basti contenere il risultato elettorale delle destre.
In generale si pensa che una distruzione simile procurata da trent’anni di assenza di una sinistra di lotta e di classe, dall’assenza di una PROPOSTA POLITICA della sinistra anticapitalista, si possa alleggerire se non addirittura risolvere, con un’elezione.
È davvero difficile persino credere che si possa nutrire un simile pensiero che altri non è che la proiezione dei propri desideri, ma NON è di certo visione politica.
È solo un qualcosa che alla fine diviene unicamente pensiero magico.
A pagare anche questo, intanto, saranno però tutti i poveri di questo paese, bambini in primis.

Di fatto, quindi, fino a che non ripartiranno le lotte, fino a che si concentreranno gli sforzi per le liste elettorali e non per l’azione politica, i poveri rimarranno poveri e di sicuro il sistema ringrazierà.
Questo articolo è stato pubblicato qui

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