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 Home page > Tribuna Libera > La classe operaia è resuscitata!

La classe operaia è resuscitata!

Una cosa è certa, o quasi. La vicenda Mirafiori e Marchionne ha di fatto scoperchiato una verità tenacemente messa a tacere e nascosta da parte sia dei poteri economici che politici, sia anche da parte dei nuovi "marxisti" o "post-marxisti". La riscoperta della classe operaia

Ci siam svegliati una mattina ed abbiam scoperto che la classe operaia esiste, è viva e vegeta, un po' malconcia dal punto di vista politico, ma viva e ben pronta ad non voler morire. Per settimane è stata presente sui mass-media come mai in vent'anni!

Oh intendiamoci! Non è che non han cercato di farla scomparire anche fisicamente, se avessero potuto!. 

Ma non si può.


Eh no! Non si può perché per la continuazione e la ri-produzione della ricchezza, del capitale, occorre che qualcuno venda forza lavoro, ed il lavoro oltre che essere immateriale, ossia, insieme al lavoro immateriale, "cognitivo", occorre che questo venga accompagnato anche dalle merci materiali. Oggi, senza l'uno non vi può essere l'altro. O meglio. Il primo non avrebbe necessità di esistere se non si accompagnasse alle merci e ai beni materiali. Si può anche scambiare lavoro immateriale e in una ristretta zona di mercato, ma finalizzato a consentire di abbassare il costo del lavoro ed aumentare la produttività per la produzione di merci materiali. La divisione internazionale del lavoro ha allontanato, e allontana sempre più ma solo fisicamente, le zone per la produzione materiale delle merci. Verso oriente quella materiale, in occidente quella immateriale. Ma dipendiamo dall'oriente tanto quanto l'oriente dipende dai mercati e dal lavoro "cognitivo" dell'occidente, senza il quale sia in occidente che in oriente, non si potrebbe avere, oggi, il controllo sociale, il controllo della vita delle persone, e quindi il controllo per lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

L'operazione Marchionne vuole far diventare l'Italia la zona orientale degli Usa. In Italia si assemblano le merci che troveranno mercato negli Usa

Altra cosa certa è che si è riscoperta che la parte più viva e nobile del paese, se la si volesse proprio cercare, sta proprio in quella parte della popolazione che suda e che fatica. Che chiusa in fabbriche ed officine per dieci, dodici ore in catena di montaggio o sui banchi di lavoro consente per il 90% al sostentamento e alla produzione di servizi, di cui tutti usufruiscono. Questa parte della popolazione non si può permettere bunga bunga, né escort, né case a Montecarlo, al massimo una scopata con la moglie, nel giorno di riposo, se non si è troppo stanchi!

Sulle spalle dei cinquemila di Mirafiori si è voluto scaricare tutti i mali e le responsabilità della cosiddetta globalizzazione (in realtà del capitalismo sotto mentite spoglie). Da loro dipendeva le sorti non solo della fabbrica, non solo dell'industria dell'auto, ma di tutto il paese. In questo vi era il ricatto! Nonostante questo, nonostante tutta la campagna mediatica, nonostante la real-politik dei sindacati gialli (vecchi e neo), questa parte della popolazione ha risposto con la schiena dritta. Ha dato una risposta che contiene tutto il valore politico e tattico. Diciamo sì, per togliere tutti gli alibi, ma attenti che per il no siamo in tanti! Ed anche chi ha votato sì, lo ha fatto pensando il no. 

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