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La chiusura del Festival "Le vie dei Festival" affidato a Nicoletta Braschi

Si conclude questo weekend Le vie Festival. Nata nel 1994, la kermesse presenta a Roma il meglio del teatro visto nelle manifestazioni dell’estate ed è riuscita nel corso degli anni a portare nella capitale artisti importanti e giovani di talento che poi sono riusciti, nel tempo, a diventare anch'essi dei big. Tra scommesse e vecchie conoscenze anche quest'anno il festival, cominciato il 16 novembre e che si chiuderà il 25, ha visto alternarsi sul palco importanti nomi della scena nazionale. Sì, perché per il 2012 la scelta è stata chiara, come spiega direttamente l'organizzazione: “[Volevamo] concentrare l’attenzione su opere e compagnie nazionali obbedendo alla volontà di dare in primo luogo testimonianza di quel teatro italiano che da più di quarant’anni ha saputo imporsi per forza espressiva e capacità di rinnovamento, ma anche all’esigenza di compiere un gesto di sostegno e di vicinanza, rivendicando il valore di un impegno incessante, nel momento in cui la stretta economica sembra rendere ancora più incerta la vita del teatro”.

Insomma una scelta forte in un momento di enorme crisi per il panorama teatrale e culturale in generale. Una volontà che si è espressa unendo a giovani artisti alcuni dei nomi più importanti del teatro italiano, in un incontro di generazioni che ha dato una forte caratterizzazione alla manifestazione. All'apertura affidata al Circus Klezmer della compagnia spagnola Aire Aire di Barcellona si frappone una chiusura importante che vedrà sul palco attori del calibro di Nicoletta Braschi, Tony Laudadio ed Enrico Iannello.

La chiusura del festival, infatti, è stata affidata a questi tre nomi diretti dal regista napoletano Francesco Saponaro (già protagonista del Napoli Teatro Festival con "Yo, el heredero") con lo spettacolo “Interno 3” prodotto dall'O.T.C. Onorevole Teatro Casertano. Uno spettacolo diviso in 3 atti affidati ciascuno a tre drammaturghi provenienti da diverse esperienze letterarie: la poetessa e saggista Antonella Anedda, lo storico dell'arte e poeta Igor Esposito e lo scrittore e sceneggiatore Massimiliano Virgilio.

Uno spettacolo che indagherà lo smarrimento degli ideali all’interno della famiglia, i rapporti sentimentali corrotti nelle relazioni di coppia o nel mondo del lavoro, temi, quindi, che insistono sulla crisi e sulle contraddizioni del modello borghese dove l’altro, lo straniero, il diverso si scontra con il nostro privato destabilizzando il tragicomico e apparente equilibrio della società contemporanea.

Massimiliano Virgilio ha scritto Dimensione affettiva di King Kong ambientato nella New York del 1941. Il gorilla King Kong è ora un famoso produttore. Negli ultimi tempi, però, qualcosa lo inquieta. Sua moglie, Fay Wray, l’attrice che nel primo King Kong interpretava Ann, la bella eroina di cui il gorilla s’innamora, forse lo ha tradito. Il sospetto diviene certezza e mette il gorilla dinanzi a una difficile scelta: far divampare la gelosia, dar sfogo alla sua primordiale sete di vendetta eliminando il rivale, oppure accettare il tradimento, perdonare Fay e diventare (forse) il padre di un essere umano?

Igor Esposito, invece, ha dato vita a Ritratto di Coniugi in cui un uomo, una donna e il fantasma di un artista danno vita ad un triangolo in cui si innestano tre ossessioni. Un imprenditore di tubi ossessionato dalla conquista del mercato. La moglie dell’imprenditore di tubi ossessionata dalla pittura. Il fantasma di un artista - Tano Festa- che ha vissuto l'arte come unico riscatto alla propria disperata esistenza. Ogni ossessione ha la sua declinazione: mediocrità quotidiana, disperata follia, ricerca di libertà oltre ogni convenzione sociale.

A Lunar Woman è il nome dell'atto scritto dalla Anedda ed è un viaggio di suggestioni poetiche in bilico tra il ricordo e la ricerca affannosa e nostalgica di un presente effimero. Una donna stende un lenzuolo sulla luna. Il lenzuolo diventa uno schermo che campeggia sull'intera scena come un fondale argenteo di bianchi e neri convulsi, come le nuvole passeggere di un cielo in chiaroscuro in cui si perdono - fuori dall'obbligo di una sintassi logica e narrativa - il mondo esterno e il viaggio introspettivo della protagonista.

Per assistere allo spettacolo è il caso di prenotare dato che potranno assistere 99 spettatori alla volta.

Questi orari e prezzi:

Orari: venerdì 23- sabato 24- domenica 25 novembre, ore 19.30

Lunedì 26 novembre, riposo

27-28-29-30 novembre, ore 20.30

Sabato 1 e domenica 2 dicembre, ore 19.30

posto unico: euro 15,00

biglietteria: Teatro Il Vascello tel. 065881021/31

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