• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > La campagna elettorale italiana

La campagna elettorale italiana

La campagna elettorale italiana ha avuto al centro alcuni temi principe: tasse, sicurezza, immigrazione, lavoro. E negli ultimi tempi gli animi si sono accesi con scontri tra opposti estremismi che hanno messo a dura prova le forze dell'ordine.

Il 4 marzo, gli italiani si recheranno alle urne ma è sempre più visibile la riluttanza delle forze politiche a trattare altri argomenti, altrettanto importanti per le sorti del paese, ma forse non tanto trascinanti per l'elettore cosiddetto "mediano", quello che deciderà le sorti del voto. La totale assenza dal dibattito politico della politica estera, dei temi globali come quelli dell’Agenda 2030, fanno davvero riflettere.

Come non è esistito nella comunicazione mediatica dei candidati un impegno pubblico e concreto per garantire un’efficace politica di cooperazione internazionale in favore della giustizia sociale e dei diritti al centro dello sviluppo. La lotta alla povertà e l’affermazione della giustizia sociale in Italia e nel mondo, la pace e i diritti umani come obiettivi di cooperazione internazionale, i diritti umani al centro delle politiche migratorie; politiche commerciali, finanziarie e ambientali più sostenibili nonché il valore del sistema di solidarietà e della cooperazione internazionale si sono dileguati in un paese demograficamente invecchiato e con un sistema di istruzione vetusto.

Anche il dibattito sull’Unione europea è stato trattato spesso solo in negativo. In uno scenario di diseguaglianze crescenti a livello globale, fra i Paesi e al loro interno, in cui potere e risorse sono sempre più concentrati nelle mani di pochi, i cittadini elettori non hanno chiesto alla politica di invertire la rotta e rimettere diritti, solidarietà, coesione sociale e redistribuzione della ricchezza e delle opportunità al centro delle politiche interne e internazionali del nostro Paese. I cittadini italiani si confermano soltanto "clientes" della politica e non sono stati in grado finora di rimettere in discussione democraticamente la maniera di fare politica.

Un mondo in cui le disparità socio-economiche e di genere si vanno acuendo è un mondo sulla cui tenuta e sul cui futuro regna un profondo senso di incertezza, in cui si paralizza la mobilità sociale, si svuotano di senso i diritti, si creano le condizioni per un aumento della criminalità e della corruzione e vacilla la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni: così si minano implacabilmente le fondamenta stesse delle società. Ma nessuno sembra accorgersene.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità