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La Sicilia come metafora

Il Dr. Gaetano Gaziano ha pubblicato nei giorni scorsi un interessante commento sul suo blog in merito al completamento dell’iter autorizzativo del rigassificatore di Porto Empedocle.

I tre lettori dei miei noiosissimi post conoscono la mia posizione sulla tecnologia dei rigassificatori come investimento strategico questa volta però non posso che concordare con Gaziano sul pasticcio che si sta consumando intorno al rigassificatore empedoclino.

Quando Gaziano dice "la Valle è stata cancellata veramente in senso letterale e giuridico" afferma il vero basta leggere on line i documenti ufficiali del Ministero dell’Ambiente (VIA, Allegati) per rendersene conto (la GU è quella del 24 Ottobre n.d.r.): la sensazione è di una documentazione "spinta" con molta forza anche laddove non sussistano i presupposti tecnici... Nel parere n 20 della commissione VIA del Ministero dell’11 Aprile leggevamo:

In altre parole, ragionevolmente peraltro, la Commissione chiedeva una valutazione integrata per il terminale GNL e le linee di interconnessione alla rete di trasporto nazionale gestita da SNAMRETEGAS: valutare anche il metanodotto oltre al rigassificatore. Con mia sorpresa a pagina 5 del documento con cui il ministero dell’Ambiente decreta il giudizio favorevole di compatibilità ambientale al progetto della Nuove Energie s.r.l. si legge:


Molto burocratese ma in sostanza mi sembra di capire che ancora non ci siamo pronunciati sul collegamento alla rete (immagino si tratti di un metanodotto interrato) però diamo l’autorizzazione a partire con il progetto di costruzione del terminale di rigassificazione: se poi scopriremo che per collegarlo alla rete nazionale dovremo passare accanto al Tempio della Concordia (...ma no il tracciato è già definito è scritto chiaramente!), la risposta sarà "’sto terminale ormai s’ha da collegare altrimenti è una cattedrale nel deserto..." sarò ripetitivo ma mi sembra un pasticcio!

Spieghiamo alla gente a cosa serve fare il rigassificatore proprio a Porto Empedocle (a me francamente sfugge): è vero che il terminale ha un basso impatto in termini di emissioni in atmosfera, è vero che ricorrendo alle migliori tecnologie disponibili il rischio è ridotto, è vero che si coglierebbe l’occasione per cancellare l’eredità dell’area ex Montedison; però o il rigassificatore costruito proprio qui obbedisce a logiche di interesse nazionale oppure non ha senso costruirlo comunque a pochi chilometri dalla Valle per qualche posto di lavoro!



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