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La Palestina: un po’ di storia

Il mondo palestinese è molto complesso, articolato e non facile da descrivere. Benché sotto l'impero ottomano i palestinesi costituissero la maggioranza in Palestina, tuttavia era presente una minoranza ebraica, che non aveva partecipato alla diaspora iniziata in epoca romana.

 Sotto il protettorato britannico iniziato con la fine della prima guerra mondiale confluirono ebrei in Palestina, ma questo flusso crebbe soprattutto dopo l'olocausto. Gli ebrei godevano di importanti finanziamenti e compravano terre. Dopo la seconda guerra mondiale si costituì un nucleo armato di ebrei insieme a uno arabo- palestinese.

Nel 1948 l'esercito britannico lasciò la Palestina e il rapporto fra ebrei e palestinesi divenne apertamente conflittuale. Molti palestinesi fuggirono dai territori in cui erano presenti anche ebrei a causa del clima di violenza e insicurezza creatosi. Forse speravano di rientrare alla fine del conflitto. La Cisgiordania passò sotto il controllo della Giordania e la striscia di Gaza sotto quello egiziano. Molti palestinesi confluirono in Giordania - dove era già presente una comunità palestinese - altri in Cisgiordania o nella striscia.

La Palestina non era nemmeno nata. Dopo il conflitto del 1967 Cisgiordania e striscia di Gaza passarono sotto il controllo israeliano. Con la nascita dell'Olp di Arafat si venne a creare un braccio armato dei palestinesi in Giordania. Crearono delle zone indipendenti, ci furono degli attentati nei confronti del sovrano e i palestinesi entrarono in conflitto con l'esercito locale. A partire dal 1970 l'esercito giordano agi in modo brutale e i palestinesi si trasferirono in Libano. Il Libano era negli anni Trenta un paese a prevalenza cristiana, che aveva costruito delle milizie - le falangi - e quando andarono via i francesi aveva realizzato un paese dove tutte le minoranze erano rappresentate, ma l'esercito rimaneva nelle mani dei cristiani. Si parlava della Svizzera in Medioriente.

Negli anni settanta e ottanta l'idillio finì. Iniziarono le occupazioni e i palestinesi erano presenti anche con un esercito di quindicimila uomini guidato da Arafat. Ci furono molte tensioni. Anche il Kuwait ospitò molti profughi palestinesi. Si trattava di almeno centocinquantamila persone che trovarono lavoro nel ricco paese. Quando nel 1990 il paese fu invaso dall'Iraq i palestinesi rimasti passarono dalla parte di Saddam. Quando il paese fu liberato i Kuwaitiani li mandarono via considerandoli dei traditori.

Oggi i palestinesi nei paesi arabi sono considerati cittadini di serie B e spesso spinti ad andare via. Il resoconto non vuole accusare i palestinesi della striscia di Gaza - che si ritrovano probabilmente sotto la dittatura di una minoranza - ma i precedenti storici a guida Arafat, di creare uno stato palestinese anche a scapito di giordani, libanesi o kuwaitiani non gioca a loro favore anche presso i paesi arabi "fratelli". Anche milioni di siriani vivono come profughi in Turchia, Libano e Giordania ma non hanno creato nessun braccio armato. Non hanno fatto nessun tentativo di fare uno stato nello stato. Sperano che il conflitto in Siria finisca e di poter rientrare nel loro paese. Chi può emigra in Occidente.

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