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La Cuba dell’utopia concreta e reale

Granjita Feliz: un esempio vincente di azione sociale e “utopia concretizzata” a Cuba

Durante la mia ultima permanenza a Cuba, il 29 luglio 2021, decido di incontrare, a La Habana, nel quartiere Guanabacoa, il compagno Luis Darío Martos Gonzalez, nostro co-redattore della rivista di teoria politica “Ideologia Socialista”. Luis Darío Martos è cofondatore, assieme a sua moglie Elizabeth Frómeta, del progetto rivoluzionario, comunitario e umanitario intitolato: Granjita Feliz. Il progetto si pone, come obiettivo, la resistenza al criminale bloqueo economico statunitense, cercando di promuovere l' indipendenza economica e l' autonomia alimentare di interi quartieri de La Habana, coltivando ortaggi, coltivando alberi da frutto, allevando conigli, creando concime biologico, nonché promuovendo la cultura comunitaria ispirata all'opera di Martí, sotto la guida della Società Culturale José Martí.

I promotori di questa attività, Darío e Lisy (come la chiamano i suoi amici) hanno avviato, tra le altre cose, un'attività conosciuta con il nome "Uniti per voi", che consiste nel donare cibo biologico ai bambini malati di cancro e ai malati terminali, fornendo aiuto solidale alle persone bisognose dei municipi di Cotorro, Regla, Guanabacoa e San Miguel del Padrón. Una volta al mese, consegnano una scatola di circa 60 e 80 libbre, contenente carne e latticini, oltre a frutta e verdura, per cercare di sostenere le persone gravemente malate. Il compagno Luis Darío Martos ha avviato anche una nuova attività culturale, a cui partecipano artisti di fama internazionale, da tutto il mondo, sviluppando lo spazio culturale "Conquered Dreams", rivolto alla crescita intellettuale e artistica dei bambini autistici, alcuni con sindrome di down e altri con disabilità fisiche. Ogni bambino ed adolescente bisognoso, in tal modo, apprende i primi rudimenti di musica, canto, pittura e recitazione, realizzando anche dei piccoli saggi e delle piccole mostre artistiche.

 

La fattoria di tutte/i!

 

Darío ha raccontato che il progetto ha avuto origine in un piccolo luogo, dove attualmente si trova il cuore dell'azienda agricola: “un terrazzo che è in casa nostra”, in soli 25 metri quadrati a 7 metri e mezzo di altezza, in un edificio plurifamiliare, nel centro del centro storico del municipio di Guanabacoa. “Il nostro obiettivo è usufruire dei piccoli luoghi e poter offrire alle famiglie svantaggiate un'occupazione, nel rispetto dell'ambiente. Insegnando alle persone che si possono fare cose utili, per il bene della società, anche in piccoli spazi e senza grandi finanziamenti”. Il terrazzo attualmente è adibito alla coltivazione di fragole, all' allevamento di conigli e alla creazione di una piccola officina per fabbricare mobili in bambù. Bambini e persone disabili si incontrano quotidianamente, sul terrazzo, per imparare i trucchi del mestiere: come coltivare nel miglior modo possibile le fragole o le piante aromatiche e officinali, come coltivare piante ornamentali, i trucchi della cunicoltura e come auto-fabbricarsi mobili con il bambù. Darío ha ricevuto un premio dal Gruppo Nazionale di Agricoltura Urbana e Suburbana, per il lavoro sostenuto. Successivamente, gli è stato offerto in dotazione un fazzoletto di terra, sempre all' interno del suo quartiere, dove attualmente coltivano vari ortaggi e diversi alberi da frutto. Il progetto comunitario Granjita Feliz include anche un'ampia visione sociale e comunitaria. Per questo motivo, svolge diverse attività culturali e artistiche, come la “Festa Domenicale” presso la Casa della Cultura di Guanabacoa, con bambini, giovani e anziani. “Questa diventa una grande festa di famiglia, alla quale partecipano non solo le persone affette da patologie, ma anche musicisti, cantanti, attori, poeti e chiunque voglia condividere le proprie capacità artistiche con noi”.

Nel campo della cunicultura hanno sviluppato altri due progetti associati: l'Apollo – per lo sviluppo della cunicultura familiare - e Nutricom -

per la produzione di mangimi per conigli, con risorse locali, sostituendo le materie prime importate, che conservano i fabbisogni nutrizionali per la specie -.

Darío sottolinea che Granjita Feliz incoraggia la partecipazione degli individui alla vita sociale, a progetti che promuovano uno stile di vita sano e sostenibile, un'alimentazione biologica e il legame con la natura. “Ecco perché vi sono circoli di interesse e laboratori in 27 scuole con diversi insegnamenti, in tre comuni della capitale: Guanabacoa, Regla e Boyeros, che ci permette di avere quasi 1.500 studenti che fanno parte dei diversi laboratori in cui insegniamo: cunicultura, coltivazione di piante officinali e ornamentali, coltivazione delle fragole, coltivazione di ortaggi e alberi da frutto”.

“In questo momento stiamo cercando di estendere il progetto, prima al resto della provincia e poi al Paese, in modo che le nostre attività possano essere svolte anche in altri municipi cubani. Questo lavoro non richiede grandi risorse materiali o finanziarie, solo tanto cuore e voglia di continuare a lavorare”. Attualmente, il progetto Granjita Feliz costituisce una sorta di centro-educativo in cui si educa l' individuo alla cittadinanza attiva e responsabile, allo sviluppo comunitario, al rispetto dell' ambiente, all' educazione alimentare e all' autonomia alimentare, apprendendo la coltivazione di fragole, piante aromatiche e officinali, insieme alla pratica della cunicultura, dell'allevamento delle api e della produzione di fertilizzanti organici e liquidi. Il programma copre buona parte del fabbisogno alimentare ed educativo (educazione alla biodiversità) di municipi come Guanabacoa, San Miguel del Padrón, Centro Habana, Arroyo Naranjo, Regla e Cotorro.

Granjita Feliz è un laboratorio di agro-biodiversità: sono stati avviati anche nuovi seminari sull'agro-biodiversità volti a promuovere le buone abitudini alimentari e, quindi, a migliorare la qualità della vita dei partecipanti e delle loro famiglie.

Gli specialisti hanno evidenziato come, i due obiettivi principali, cioè fare in modo che le comunità socializzino al fine di ottenere maggiore occupazione e ridurre l'impatto economico nelle famiglie bisognose, siano stati ottenuti con ampio successo: senza, peraltro, grandi investimenti iniziali.

La Granjita Feliz non gode di finanziamenti ufficiali, ma la coesione di varie entità del settore non statale e di varie cooperative di credito e servizi ha reso possibile questo sogno. "Più di 1.200 persone sono legate a noi e, grazie a ciò, possiamo fornire ai partecipanti un contributo consistente di carne, latticini, verdure e altri generi alimentari, ogni mese, e celebrare eventi ricreativi", ha affermato Elizabeth Frómeta.

L' “utopia-concreta” (e pienamente realizzata) di Granjita Feliz ha purtroppo risentito della crisi pandemica del Covid-19, perciò molte attività sono state annullate (come il laboratorio di falegnameria, di recitazione, di canto e i vari laboratori artistici, etc.) o rallentate (come il laboratorio sull' agro-biodiversità) penalizzando la comunità locale proprio nel momento di maggiore bisogno.

Per questa ragione, l' incontro è avvenuto con la compartecipazione di Barbara Iadevaia, dell' AiM, Associazione italiani del Mondo (residenti a Cuba) che, analizzando i punti di forza e debolezza del progetto, si cercherà di rafforzarlo ed ampliarlo, mettendo Luis Darío Martos Gonzalez in contatto con altri centri culturali e realtà imprenditoriali di origine italiana. L' idea è quella di divulgare, all' interno dell' Isola Ribelle, un' autentica cultura e indipendenza alimentare che renda l' isola maggiormente autonoma (sotto il profilo produttivo) e più “resiliente” agli attacchi interni ed esterni.

 

 

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