La Cina punta concretamente sull’Istruzione

 Il Gigante Cinese, in rapidissima ascesa economica, deve fronteggiare la massiccia richiesta interna di figure altamente qualificate per sostenere lo sviluppo industriale, mediante innovativi centri di sviluppo e ricerca, e  per dar modo alle  necessarie società di servizi complementari all’industria di espandersi. Atro problema che la Cina si trova ad affrontare è l’altissimo tasso di analfabetismo o semianalfabetismo di tutta la parte occidentale del Paese, caratterizzata ancora da un’economia essenzialmente rurale e da povertà generalizzata.

Il piano di riforma a medio termine prevede sia la realizzazione di poli d’eccellenza tecnologica per supportare le zone altamente produttive del Paese sia il drastico abbattimento della non scolarizzazione delle campagne. In tutta la zona occidentale la scuola diviene effettivamente obbligatoria ma senza gravare sulle famiglie, infatti tasse d’iscrizione e libri divengono interamente a carico dello Stato. La portata di tale iniziativa è epocale, la Cina investe concretamente ed a tutto tondo sull’istruzione garantendo  la scolarizzazione su tutto il suo immenso territorio.

Altro punto d’interesse della riforma in atto prevede la copertura, da parte del governo centrale, delle spese universitarie per gli studenti meritevoli, ma poveri, delle zone rurali a patto che costoro una volta laureati prestino servizio come insegnanti nelle scuole di campagna, per un certo lasso di tempo prestabilito (almeno 10 anni). In tal modo si garantisce ai migliori la possibilità di accedere alle università del Paese, essenzialmente situate nella zona orientale e costiera della Cina, e la successiva ritrasmissione delle conoscenze acquisite presso le zone rurali d’origine dei neo docenti.

L’impegno sostenuto e pianificato dal Governo Cinese non ha precedenti nella storia, per quantità di studenti coinvolti, e nel medio e lungo termine sarà determinante per ultimare il processo di modernizzazione e democratizzazione della Cina contemporanea.