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 Home page > Tribuna Libera > La Chiesa, l’omosessualità e l’omofobia

La Chiesa, l’omosessualità e l’omofobia

Carissimo Papa Francesco,

Io, da gay, ti prego di non illuderti né illudere altri quanto leggi o ti viene detto sull'omosessualità e i suoi misteri. La religione, come si sa, può essere ereditaria oppure una libera scelta, l'omosessualità no. Quest'ultima non è nient'altro che l'amore o l'attrazione tra due persone dello stesso sesso e, pertanto, non è una malattia come lo è invece l'omofobia.

Inoltre, volevo dirti ― senza offesa e senza cercare scontro ― che ci sono più gay in cielo e in terra di quanti ne sognano la Chiesa e l'omofobia. Una religione che si dice "cristiana" e non segue religiosamente gli esempi di Gesù non può, a mio avviso, fregiarsi di tale nobile e rispettabile aggettivo.

Jean-Paul Malfatti, aspirante poeta e libero pensatore gay.

Motto: "Un poeta gay è solo uno dei tanti gay poeti di ieri, oggi e domani."

http://tinyurl.com/pp231083

http://tinyurl.com/pp228169

http://tinyurl.com/pp181541

Ps. ― A chi mi legge anche qui su AgoraVox:

Se sei un gay cattolico (oppure un cattolico gay o cosiddetto tale) e la Chiesa o il Papa ti da sui nervi o ti fa incazzare nero, smettila di essere cattolico e punto. E se, malgrado questo, ti va di continuare ad essere solo cristiano, prosegui ad esserlo a modo tuo o come più ti piace... soprattutto perché Gesù non era cattolico e, a dirla tutta, né tantomeno cristiano. ― Io l'ho fatto, qualche tempo fa, e credetemi, è stato molto ma molto più facile che fare la volontà della Chiesa e provare a diventare etero o far finta di esserlo. Noi non abbiamo bisogno della Chiesa, soprattutto se si mostra omofoba o fa il doppiogiochismo, è Lei, invece che ha bisogno di noi.

E l'ho fatto semplicemente perché ― "Amo essere gay e soprattutto vivere da gay. E' un orientamento sessuale che ha tantissimo a che fare col mio modo di essere e vivere che credo che non riuscirò mai a farne a meno." ― Inoltre, un mio amico avvocato mi ha detto che, in Italia, 90% di quelli che si separano o si divorziano si erano sposati in chiesa e avevano promesso l'uno all'altro, con la mano destra sulla Bibbia oppure giurato davanti all'altare, di non abbandonarsi mai e che sarebbero state insieme per sempre, sia nella buona che nella cattiva sorte.

http://tinyurl.com/PP156547

Foto: Guillaume Paumier/Flickr

 

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