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L’originalità colpisce la stampa del cavaliere, e Libero e Il Giornale aprono con lo stesso titolo

"Il Pd si asfalta da solo" contro "Il Pd s'è asfaltato da solo". La stampa liberale si fa fregio della sua autenticità.

Vi siete mai chiesti come scelgono i titoli i giornali? Se, una volta scelto il titolo d'apertura, impostata la prima pagina, posizionati gli articoli di cronaca, di colore e gli editoriali, gli editori o i direttori dei vari quotidiani hanno un confronto tra di loro per non incappare in brutte figure e mandare in stampa e nelle edicole dei prodotti con un titolo simile, a volte uguale, una prima pagina copia e incolla, e una foliazione a stampino?

Alla domanda pare abbiano risposto negativamente i due quotidiani di area Berlusconiana, Libero e Il Giornale. Chi nella giornata di ieri ha fatto visita alla propria edicola di fiducia, nell'accingersi al bancone dei giornali deve aver anteposto a tutto il resto il dubbio di trovarsi sotto effetto di allucinazioni post-messa domenicale. Perché sotto il nome della testata, almeno quello si era distintivo, hanno osservato le prime pagine dei due quotidiani collimare in una sintassi a dir poco speculare. L'uno - Il Giornale - titolava "Il Pd si asfalta da solo". L'altro - Libero - attingendo ad un bacino di tempi verbali al passato e utilizzando la rischiosissima tecnica d'utilizzo dell'apostrofo rincarava "Il Pd s'è asfaltato da solo".

Ma il titolo d'apertura non esaurisce lo specchio-riflesso che pare essere alla base della produzione dei due giornali. Simili se non del tutto uguali erano anche i tagli medio-alti con le notizie dell'appoggio di Rodotà alle Br, o il box in basso con il riferimento alla sentenza in Appello circa l'accusa di Plagio rivolta a Saviano e Mondadori, per quel che riguarda la stesura del libro "Gomorra". Un bel modo per dimostrare di distanziarsi da un'origine, una proliferazione e un padrone comune, soprattutto a seguito della campagna che in queste settimane ha visto i due giornali alimentare la macchina del fango nei confronti della magistratura, spalleggiando e a volte facendosi garante delle istanze politiche di Silvio Berlusconi

Nel gioco dell'originalità finisce immischiato però anche Il Fatto Quotidiano, che ieri titolava "I Mostri di Venezia", sulla protesta di una fetta di abitanti di Venezia circa l'eccessivo transito di navi dalle grandi dimensioni che finiscono per lacerare il bioequilibrio della laguna, ed in tema di scie si colloca su quella del titolo del Manifesto di sabato, "Le Mostre di Venezia".

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