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L’astensione

Movimentatissima, senza esclusione di colpi, connotata da violenza verbale inaudita l'ultima settimana di campagna elettorale, che vede mescolate in alcune località elezioni europee e consultazioni locali.
 
I problemi della politica europea, che sono gli stessi della politica del Paese, sono quasi assenti dalla discussione quotidiana. Abbondano invece le accuse più volgari, personali, gridate, per screditare o delegittimare il nemico politico.
 
Nei mille dibattiti televisivi o radiofonici raramente si sente parlare dei problemi veri; di come rilanciare l'economia, ridurre la disoccupazione, ridurre la pressione fiscale, fare una spending review seria e duratura, riconquistare la fiducia dei mercati, attirare i capitali esteri, risollevare il turismo, nostro bene primario. No! Si parla di destra e di sinistra, di uscire dall'euro, di Nord contro Sud, si additano gli altri e la Germania come responsabili dei nostri malanni. Insomma noi ci consideriamo, in ogni circostanza e per qualsiasi avvenimento, vittime di complotti altrui, secondo ormai una consolidata e retorica prassi politica infantile e paesana.
 
Tutti si dicono sicuri di vincere, sciorinano previsioni illusorie o false per ingannare gli elettori spesso ignari dei giochi di potere di questi signori, che hanno ridotto il Paese in braghe di tela da almeno due decenni. Fingono di scannarsi per un pugno di voti in più. Minacciano di dare l'ostracismo agli avversari, di mandare a casa il presidente Napolitano, di fare addirittura la marcia su Roma. Ma una cosa sola è certa, che dopo si metteranno ancora d'accordo bene o male per spartirsi le macerie (che non resta altro) di un Paese distrutto.
 
Ed il cittadino elettore e spettatore di questa violenta tragicommedia verbale, che cosa possa pensare sperare o fare, non se lo chiede nessuno. Per rabbia e dispetto nei riguardi di chi lo ha ancora ingannato e deluso, può ancora votare per populisti come Grillo come accadde l'ultima volta? No, bisogna andare oltre! Non si può per dispetto al PD o a Forza Italia, dare il consenso al Movimento grillino, che si è rivelato peggio degli altri. 
 
Non resta che l'astensione.
 
 
Foto: Simone Ramella, Flickr
 

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