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 Home page > Attualità > Società > L’area pedonale di Scalea: opera inutile e costosa

L’area pedonale di Scalea: opera inutile e costosa

"Le opinioni di un cittadino sull’area pedonale di Scalea".

Scrivo questa lettera con l’intento di porre l’accento su una realtà, quella dell’area pedonale di Piazza Gregorio Caloprese a Scalea, troppo spesso sottovalutata e in certi casi descritta al pubblico, proprio da alcuni suoi colleghi, in maniera a dir poco fuorviante.

 

Capisco, infatti, che ogni qualvolta si debba effettuare un cambiamento esso non sia completamente indolore, tuttavia ritengo sia doveroso da parte di una buona Amministrazione, prima di procedere all’approvazione di un progetto e alla sua successiva messa in atto, prendere in considerazione i pareri dei cittadini poiché in fin dei conti, l’ultima parola dovrebbe spettare proprio a loro. Questa lettera, dunque, si pone come obiettivo quello di affrontare apertamente il problema e presentarlo ai lettori dal punto di vista di un comune cittadino.

 

A Scalea, negli anni passati, limitatamente alle ore serali, durante l’estate, Via Michele Bianchi rimaneva chiusa al traffico, consentendo tranquillamente ai turisti il piacere di una piacevole passeggiata tra le vetrine ed i bar della nostra via principale.

Da due anni a questa parte invece è tutto improvvisamente cambiato. Ritengo, infatti, che la scelta di circoscrivere l’area e di chiuderla al traffico in maniera definitiva sia inutile, vista la scarsa frequentazione nelle ore diurne e durante l’inverno, ed è inoltre da considerarsi profondamente ingiusta se si considera che i lavori della Piazza situata, come tutti sanno, nel pieno centro di Scalea hanno prodotto come prima conseguenza della chiusura al traffico, quella dello sconvolgimento della viabilità.

Difatti numerosi sono gli svantaggi che l’opera apporta ai residenti di Via Michele Bianchi e del Centro Storico, i quali si ritrovano costretti a modificare e, in alcuni casi, a sconvolgere completamente il loro percorso di ritorno e di uscita dalle proprie abitazioni.

 

Un altro fattore di cui non si è tenuto conto, a mio avviso colpevolmente, è quello del rialzamento della pavimentazione che, non consentendo il transito alle auto, impedisce l’accesso all’area anche ai veicoli guidati da invalidi e ai mezzi di soccorso (ambulanza, vigili del fuoco, ecc.) come è già accaduto nel corso di quest’estate, quando dinanzi ad un principio di incendio presso i locali della Banca, i vigili del fuoco hanno faticato a farsi largo tra i tavolini dei diversi bar. Alla faccia della sicurezza dei cittadini!

 

Tuttavia non sono questi i maggiori disagi prodotti dall’opera. Infatti è sotto gli occhi di tutti che i soggetti più profondamente colpiti sono sicuramente ed innegabilmente i commercianti o meglio quella parte di commercianti (tabacchi, edicola, farmacia, alimentari,stazione di servizio) che basava le proprie vendite sul fatto che i propri esercizi si trovassero in centro e che hanno visto di colpo sparire la propria clientela, trovandosi da un momento all’altro in gravi difficoltà economiche. Di conseguenza si sono ritrovati successivamente a manifestare in maniera netta il proprio dissenso, dovendo necessariamente piegarsi alle imposizioni dell’amministrazione comunale e vedendosi costretti a sacrificare le loro attività nel nome della svolta verso il tanto atteso e decantato “turismo d’élite”.


 

Ebbene questa lettera è rivolta anche a queste persone e, nel manifestargli la mia solidarietà, colgo l’occasione per invitarli a non arrendersi, ma semmai a costituire un’associazione e se si dimostrerà necessario, passare a vie legali, proprio perché il loro futuro e quello delle loro famiglie deve essere difeso a denti stretti per far si che gli anni trascorsi e i tanti sacrifici fatti non rimangano vani.


In questi giorni si sta assistendo ad una vergognosa campagna mediatica, che mira a identificare nella stazione di servizio Agip di Scalea il capro espiatorio della mancata svolta turistica del nostro paese e nel suo trasferimento la soluzione che risollevi le sorti del nostro paese.
 

E’ inutile costruire opere come l’area pedonale o la scalinata che collegherebbe via Michele Bianchi al Centro storico se poi chi lo va a visitare assisterebbe all’impietoso spettacolo di disfacimento di molte delle sue abitazioni, monumenti come il Castello Normanno in stato avanzato di degrado, o la cappella contenente gli affreschi bizantini di cui tutti sembrano essersi dimenticati. Eppure basterebbe investire solo un quarto delle risorse stanziate per la costruzione delle “grandi opere” come porto, aeroporto e non ultima, la già citata area pedonale, per rimettere in piedi da cima a fondo il nostro Centro Storico, con tutti i suoi vicoli, quello sì, vero patrimonio culturale e orgoglio di Scalea.


Aggiungo che è a dir poco mortificante, vedere un opera come l’area pedonale, costruita per il passeggio, semi deserta quasi ogni sera; i dubbi sulla sua utilità sorgono spontanei.


Inoltre ritengo sia opportuno far conoscere, a chi con grande facilità si scaglia contro l’abusivismo, che la realtà giudiziaria è ben diversa da come la si descrive. Infatti alla società ENI è stata riconosciuta dal TAR la possibilità di operare nella zona di via Michele Bianchi, in quanto in possesso di tutti i requisiti legalmente richiesti, come già ricordato dal consigliere Introini alla maggioranza, nel corso dell’ultimo consiglio comunale. 


Infine desidero rivolgermi anche all’Amministrazione comunale di Scalea, invitandola a non trascurare la situazione andando avanti a testa bassa, ma fermandosi a riflettere, chiedendosi se davvero sia valsa la pena spendere oltre 437.000 euro rovinando la vita a molte famiglie.

 

Commenti all'articolo

  • Di Favorevole all’Isola pedonale (---.---.---.55) 26 dicembre 2008 18:19

    Mi spiace veder pubblicate queste cose sull’isola pedonale. Soprattutto se chi scrive può essere parte interessata. Invito lo studente di Perugia ad aggiornarsi e a chiedere ai commercianti se sono favorevoli o meno all’isola pedonale. Proprio recentemente un negozio si è trasferito da un locale in una via del centro all’interno dell’area pedonale. E’ chiaro che chi scrive è persona interessata da parentele.
    Ma è anche giusto dire che c’è il progetto di un ampliamento dell’area pedonale per dare più possibilità ai cittadini di vivere i momenti liberi lontani dal traffico cittadino, come avviene nelle più grandi città italiane. L’ampliamento, come molti sanno, interessa un’area dove attualmente funziona una pompa di benzina, di proprietà di persone vicine allo studente perugino.
    Quella sì, è un’area inquinante e pericolosa. I fumi degli idrocarburi, quelli sì, inquinano; la pericolosità del carburante, quella sì, in caso di incendio creerebbe problemi seri ai vigili del fuoco che invece in occasione dell’incendio in Piazza Caloprese sono riusciti tranquillamente ad entrare nell’isola e a lavorare.
    L’area, poi, non è off-limits ai diversamente abili che hanno ampia facoltà di entrare all’interno e trovare spazi senza auto. per le auto, invece, è off-limits.
    Invito lo studente perugino a rendersi conto di persona di quanto sia utilizzata l’area pedonale e a non credere a ciò che gli viene riferito.
    In quella zona sono molti gli interessi di persone vicine alla famiglia del giovane, ecco perché esprime un giudizio negativo.
    Se si amplia il discorso anche al costruendo porto: invito tutti a verificare quanti approdi esistono nell’isola D’Elba, bandiera blu, quindi in pochi chilometri, e, soprattutto, in che modo riescono a convivere con gli stabilimenti balneari.
    Bisogna cambiare mentalità: pensare agli interessi dei cittadini e non sempre ai propri o a quelli delle proprie famiglie. Bisogna avere la mente sgombra da ragnatele e allora, ritengo, nessuno potrà mai dirsi contrario ad un isola pedonale, se in cambio bisognerà favorire il traffico; contrario allo spostamento di una pompa di benzina, se questa è in pieno centro e il suo spostamento vuol dire una conquista di area a disposizione dei pedoni.
    Infine, sul centro storico: l’eliminazione della pompa di benzina e la realizzazione di un nuovo collegamento con delle scale favorirà certamente lo sviluppo e una più libera fruizione del borgo antico, questo vorrà dire, in futuro, lo sviluppo della parte vecchia di Scalea.

  • Di Andrea De Vito (---.---.---.247) 26 dicembre 2008 20:42

    Sono sorpreso che sia dispiaciuto dal fatto di vedere pubblicato il mio articolo. Qual’è la ragione del suo dipiacere? Forse Le sembrerà strano ritrovare su internet un opinione dversa da quella espressa in questi giorni dalla stampa locale. Per fortuna che da qualche parte esiste ancora la libertà di espressione!
    Purtroppo le obiezioni che lei fa alla mia lettera sono per la maggior parte errate o quantomeno opinabii.
    Le spiego il perchè:Innanzi tutto non credo che chi sia parte interessata non possa esprimere la sua opinione,anche se legata da parentele.
    In ogni caso il mio articolo si basa, come recita l’introduzione "sulle mie opinioni da cittadino.
    Come ho scritto nella lettera i commercianti che sono contrari sono una parte, di cui credo debbano comunque essere tutelati gli interessi, senza contare le proteste di chi possiede una attività in via Lauro, come ad esempio la serrata durante la processione della Madonna del Carmine (basta cercare su internet) causata proprio dalla chiusura al traffico di Via Michele Bianchi, chiaro esempio che la politica dell’amministrazione lascia perplesso più di un commerciante al contrario di quello che si legge sui giornali di conseguenza non credo che il trasferimento di un singolo negozio rappresenti una obiezione sostenibile.
    Di certo non nego il mio rapporto di parentela anzi, se me Lo concede, mi sento fiero di poter rappresentare le opinioni della mia famiglia, infatti ho firmato con orgoglio e senza vergogna, la mia lettera con nome e cognome, al contrario di quanto fatto da Lei.
    Scalea, per estensione e per popolazione, non è una delle più grandi città italiane, come Lei scrive, di conseguenza le opere da realizzare devono essere progettate compatibilmente con il tessuto sociale e ragionando con i cittadini,inoltre non credo che l’areoporto, il porto o l’area pedonale abbiano incrementato il turismo. Ciò di cui parlo posso affermarlo con certezza, stia tranquillo non ho bisogno che le cose mi vengano riferite dato che abito proprio all’interno dell’area pedonale di conseguenza so per certo che l’affluenza non è di certo aumentata. Credo che i cittadini che vogliano trascorrere momenti lontani dal traffico cittadino debbano poter usufruire magari della realizzazione di una grande Area verde, priva di traffico lontana dal centro cittadino, questa si che esiste nelle più grandi città italiane, ma guarda caso non a Scalea.
    Chissà perchè? 
    L’area inquinante e pericolosa, di cui Lei parla, è in possesso (come dichiarato dal TAR) di tutti i requisiti necessari ad operare, per tanto ciò che lei dichiara è assolutamente falso, infatti da oltre 50 anni non si è mai
    avuta notizia del sussistere di malattie provocate dallo stesso distributore. Al contrario delle antenne costruite di recente nel silenzio generale, o dell’inquinamento provocato dalla discarica.
    Nel caso del principio di incendio di quest’estate, Le assicuro, dato che ero presente, che le operazioni hanno avuto più di una difficoltà dato che l’area pedonale non ha al suo interno i bocchettoni che consentono ai vigili del fuoco di prelevare l’acqua necessaria a spegnere l’incendio, inoltre lei stesso ha confermato che l’area e off-limits ai veicoli di

    Conseguenza anche a quelli che devono prestare soccorso come le ambulanze dato che l’accesso è ostacolato da transenne e pesanti vasi.

    Per ritornare al distributore di benzina in questione,vorrei rivolgere io un invito a Lei. Venga a visitare Perugia,la città in cui studio e si renderà conto di come all’interno del Centro storico, nei pressi della cinta muraria della città esistono distributori di benzina.

    Parlando di interessi personali Le chiedo: è proprio sicuro che le “grandi opere” di cui abbiamo parlato verranno realizzate per l’interesse dei cittadini?Vedendo la fine che ha fatto gran parte di queste mi sorgono spontanei dei dubbi.

    Sono d’accordo che gli interessi della comunità debbano essere anteposti a quelli della comunità, ma solo di fronte a progetti seri, infatti fanno più male al nostro Centro storico anni di incuria e mortificazione che un distributore di benzina.

    La parte vecchia di Scalea prima di svilupparsi ha bisogno di essere restaurata, in molti tratti manca l’illuminazione e molti monumenti storici come ho già scritto sono in avanzato stato di degrado.

    In conclusione La invito,in futuro, a non avere la presunzione di affermare che nessuno può essere contrario alla costruzione dell’area pedonale, visto che il suo anonimato la autorizza a rappresentare solo la Sua opinione personale e non quella della cittadinanza. Si tenga le Sue ragnatele e trovi almeno il coraggio di firmare il suo intervento, non Si preoccupi, non penserò, come Lei, che stia parlando per interessi personali! 

     

  • Di Sveglia Scalea (---.---.---.247) 29 dicembre 2008 21:08

    non preoccuparti non sei il solo a pensarla così!
    Hai perfettamente ragione a parlare degli aspetti negativi delle cosidette "grandi opere"!Bisogna iniziare
    da ciò che già abbiamo (il centro storico e il mare:le nostre risorse principali)
    Per quanto riguarda l’Agip, non conosco la sentenza del TAR ma se si trova lì, sono sicuro che la concessione
    la ha ottunata e possiede tutti i requistiti, visto che per quello che so la certificazione la si effettua anche con l’ausilio del parere tecnico dei vigli del fuoco (quindi nessun pericolo di incendio) e anche con la soprintendenza ai beni ambientali e architettonici!Di solito le concessioni le concede il comune quindi
    non credo proprio che sia abusivo visto che l’area dove si trova non è all’interno del centro storico ne tantomeno inquinante come lo si definisce, visto che fino ad ora a Scalea non è morto nessuno per i fumi nocivi di quella pompa di benzina, tanto meno i suoi dipendenti (meno male)!Dunque, mi pare ovvio che tutto ciò che si legge in giro sia una manovra strumentale dei potenti di turno che di sicuro non fa bene al nostro paese.Che sia brutto li dove come scrive qualcuno, è un opinione personale se vuoi la mia non è che poi l’area pedonale e la piaza siano poi così tanto migliori!
    Fai bene a scriverne e a parlarne bisogna far conoscere anche gli altri punti di vista e devono imparare ad ascoltare noi cittadini! 

    • Di favorevole all’estensione dell’isola (---.---.---.248) 31 dicembre 2008 09:54

      Miei cari, ormai si fa ambientalismo al contrario o a "gettone". Il proprietario dell’Agip non è un iscritto al Wwf? Non è un noto fautore delle bellezze del centro storico. Ebbene! La rinascita di quel sito si può avere a partire dall’estensione dell’isola pedonale che, inevitabilmente tocca l’area dell’Agip.
      Ma se si vuole rendere più ecocompatibile l’area, come si dice oggi, è inevitabile che si chiuda al traffico. Non venite a dirmi che lo scarico delle automobili o dei mezzi da trasporto in genere non è inquinante. Alla pompa di benzina si fermano giornalmente biciclette ecologiche o auto con i motori accesi in fila in attesa di fare benzina o diesel. Dai tubi di scappamento, scusate, cosa esce aria pulità?
      E’ chiaro che dal punto di vista normativo l’area è a posto, altrimenti non sarebbe rimasta lì per tanti anni. Ma credo che si chieda uno sforzo per migliorare la vivibilità del paese.
      Infine, sull’accessibilità ai mezzi di soccorso nell’area pedonale, solo chi non vuol vedere non vede, basta mettere il naso un po’ fuori dal guscio e accorgersi che esistono dissuasori, cilindri metallici, che con telecomando o con chiave scompaiono al di sotto del manto stradale lasciando libero il passaggio ai mezzi di soccorso o ai mezzi del comune per la pulizia.

    • Di Andrea De Vito (---.---.---.247) 31 dicembre 2008 15:04

      Le ho già risposto che, secondo me un’area eco-compatibile, si dovrebbe trovare immersa nel verde, lontana dal traffico, come vuole la logica, e non in pieno centro, dunque si dovrebbe delocalizzare l’area pedonale e non l’Agip, ma a quanto pare non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!
      Mi chiedo se chi ha progettato quest’opera sia la stessa persona che ha avuto l’idea di collocare una pista ciclabile (che dovrebbe essere "eco-compatibile") parallelamente alla S.S. 18, quella si, strada altamente trafficata.Senza dubbio l’Amministrazione è la stessa, dunque, come si fa a parlare ancora di ambiente?
      Le chiedo come mai, invece di investire nel restauro dei nostri siti e monumenti di intresse storico, fino ad ora si è pensato solo richiedere finanziamenti per la costruzione dal nulla delle "grandi opere", come area pedonale ed areoporto?
      Visto ciò che è accaduto negli anni precedenti, con l’approvazione di progetti che alla fine si sono rivelati incompiuti o inutili (museo del bambino, areoporto) c’è il serio rischio che l’area pedonale e l’eventuale scalinata siano l’ennesimo spreco di denaro pubblico. 
      L’area pedonale sarebbe stata utile nel caso si fosse pensato a costruirla sul nostro lungomare, incrementando il passeggio dei cittadini ed il commercio, che avrebbero sicuramente valorizzato questa zona anche essa dimenticata e spenta.
      A Praia e Diamante,senza scomodare le grandi città, si è provveduto in questo senso, a fare del lungomare la propria vetrina principale, dove poter fare una tranquilla passeggiata, consentendo in ogni caso il parcheggio e il transito delle auto.Un’eventuale chiusura avrebbe, altrimenti, significato gravi perdite economiche ai commercianti della zona proprio come a Scalea. A Praia, addirittura, l’allargamento del percorso pedonale, in pieno centro non ha minimante ostruito il transito delle auto.
      Sarà forse per questo (ma non solo) che l’estate, molti turisti prefericono queste 2 vicine cittadine alla nostra?
      In ogni caso non ho mai visto una città, grande o piccola che sia, chiudere completamente al traffico la sua via principale, il tutto senza minimamente consultare i cittadini che ci abitano o che ci lavorano.Anche questo fa parte del miglioramento della vivibilità del paese?
      Parlando di inquinamento Le chiedo, se ha mai misurato effettivamente la quantità di emissioni di Co2 prodotte dalla presenza dell’impianto in questione?io non credo, infatti si accorgerebbe che i livelli di inquinamento, non sono sicuramente così elevati come li si definisce. A questo punto si farebbe meglio a chiudere al traffico anche via Lauro e via Fiume Lao, tanto per stare tranquilli! 
      Le vorrei, inoltre, far presente che, l’Amministrazione Comunale, che per nove anni ha fatto poco o niente per salvare i resti del patrimonio storico che ancora ci rimane, voleva valorizzare la nostra Torre Talao,simbolo da sempre di Scalea, autorizzando la costruzione di un’antenna per la ricezione telefonica.
      Dopo ciò che ho elencato ritengo che i miei dubbi siano più che legittimi.
      Per quanto mi riguarda, solo quando vedrò restaurati i nostri monumenti storici, riportati a nuova vita, solo allora saprò di aver trovato un’Amministrazione che vuole davvero investire per "il bene di Scalea" con cui tanto, ultimamente, ci si riempie la bocca.
      In conclusione dopo averLe esposto ancora una volta le mie opinioni Le comunico che in seguito non risponderò più agli internventi di chi, credo in maniera poco disinteressata, scrive senza il coraggio di firmare il suo commento.

    • Di Che vergogna l’area pedonale! (---.---.---.247) 31 dicembre 2008 19:30

      Persino il nostro sindaco, per timore di contestazioni non passeggia mai, almeno in pieno giorno, all’interno della tanto amata area pedonale!E’ stata un opera voluta da pochi e per pochi (come giustamente si dice,senza il parere dei cittadini). Meno spreco di denaro e più opere utili e concrete. Vergogna!

    • Di L’isola pedonale una conquista del cittadino (---.---.---.141) 1 gennaio 2009 10:31

      Mi spiace tornare sull’argomento, ma io non ho alcun interesse nel sostenere le mie tesi; è Lei, invece, la persona che ha interesse avendo parentele qui e là in quella zona, tutti sogetti che si sentono "toccati". Mio caro giovane, si altera senza ragione, è stato lei ad inserire in questo sito dedicato ai cittadini l’argomento, o pensava, dall’alto dei cieli, di essere l’unico ed il solo possessore della verità? Riteneva forse di trovare solo consensi? Voleva far apparire come non buona una iniziativa che, invece, va a favore di tutti i cittadini, che non sono solo i commercianti (danneggiati?!)?
       Scalea è vasta, chi non è contento dell’area pedonale può spostare altrove la sua attività commerciale, non si può pensare ai cittadini solo in funzione del commercio e del "dio" denaro; a me risulta che una nuova attvità è stata aperta, invece, all’interno dell’area dell’area pedonale. Questa nuova attività, fra l’altro, può contare sull’esperienza di altri due familiari che già hanno altri negozi nella stessa isola pedonale; se fossero stati danneggiati non avrebbe certo consigliato al loro familiare di spostarsi in quell’area.
      Non credo che ci sia tutta questa "opposizione".
      Perché spostare l’area pedonale? Tutte le città, contrariamente a quanto lei sostiene, hanno un’area pedonale al centro. Praia a Mare è una questione a parte perché strutturalmente la doppia strada del centro permette l’uso pedonale e quello di viabilità cittadina, Non nascondiamoci dietro ad un dito!
      A Scalea, il lungomare già esiste ed è un’area pedonale a tutti gli effetti.
      Sull’inquinamento è inutile ribadire che le auto in fila, in attesa di fare il pieno di benzina producono più inquinamento dei mezzi che passano su via Lauro o su via Fiume Lao.
      Le antenne: anche questo un argomento sul quale si potrebbe discutere all’infinito e che lei tira fuori strumentalmente. Ma anche in questo caso, a Roma, Milano, Firenze ecc. sono stati realizzati impianti, poco invasivi, che trovano spazio su monumenti e, anzi, creano fonte di guadagno per i comuni.
      Infine, sull’anonimato: Agora vox mi dà questa possibilità, ed io intendo avvalermi di questa facoltà per motivi personali e non certo di "interesse" perché non traggo alcun beneficio economico né nell’uno e né nell’altro caso; invece, come cittadino conquistando un’area pedonale in più ho vinto la mia battaglia e quella di tanti alri, adulti, bambini e anziani. Ecco perché sostengo con forza la mia idea.
      Poi, il resto, munumenti storici, ecc. ecc. può sempre essere migliorato.
      Se lei non mi risponde più, poco importa, sono la voce del "cittadino che fa notizia", Lei è la voce di chi si nasconde dietro la sua ombra per sostenere interessi personali, quelli di una pompa di benzina che purtroppo si trova nel bel centro di una nuova isola riservata ai pedoni, agli anziani, ai bambini, ed anche, volendo, ai commercianti.

    • Di Andrea De Vito (---.---.---.247) 1 gennaio 2009 13:42

       Gli altri commenti possono bastare a far capire che non sono il solo a pensarla cosi!Buon Anno Scalea e Buona Fortuna!!!In ogni caso lasciamo che sia il tempo a giudicare cosa porterà a Scalea questa nuova opera!

    • Di IL MORALIZZATORE (---.---.---.113) 14 gennaio 2009 19:09

      In questo piccolo breve commento ... intervengo solo per rispondere al Signore delle Antenne ... e dei rifiuti . Visto che ha rinunciato a parlare delle antenne ...lo aiutiamo con qualche premessa : nella sua eventuale risposta non ometta di dire la sacrosanta verità ! Provi a smentirmi : 

      Ecco cosa è successo ...gli attuali amministratori ( Forza Italia e Allenza Nazionale) si sono "divisi" il bottino ! 

      Alla famiglia di un’assessore viene concessa 1 bella antenna dal valore di 26.000 euro all’anno !!! Alla faccia dei cittadini ... ( da premettere che il responsabile dell’uffico tecnico è lo zio dell’assessore ) Che bel conflitto di interesse ! 
      Un altro assessore invece il regalo di un’altra bellissima antenna ...è sul proprio tetto di casa !
      Altre antenne tutte istallate nei terreni di dipendenti comunali ,

      Il sindaco si è preso la bella fetta di torta nella società mista ATC ...regalando una bella discarica ai cittadini !!!

      Non mi parlate di isola pedonale ... PERFAVORE ! è solo parvenza dopo aver inquinato tutto il territorio ...adesso il problema diventa una pompa di benzina????? Per nascondere cosa ....altri affari che stanno cercando di fare , ma per fortuna (sono alla frutta ) ! Per tutto il resto ci affidiamo alle forze dell’ordine che prima o poi possano "scoperchiare" qualche bella pendola !

    • Di Finalmente la verità! (---.---.---.55) 15 gennaio 2009 13:58

      Caro Moralizzatore,

      hai visto giusto!Finalmente si scoprono gli altarini!Cari concittadini scaleoti,bisogna rendersi conto che la realtà dei fatti è questa!L’amministrazione mette le mani nelle nostre tasche giustificandoli con le loro "grandi opere" e fa i soldi sulla nostra pelle (antenne e discarica), sono loro a nascondersi dietro un dito sperando nella disinformazione. Allora viva chi ha il coraggio di denunciare queste situazioni...sperando di essere quasi alla fine di un incubo durato 10 anni!

  • Di Chiaro e diretto! (---.---.---.28) 8 marzo 2009 08:40

    L’area pedonale di Scalea? Un disastro per il turismo! Parlandoci chiaro, a parte l’enormità di soldi spesi, i disagi arrecati ad alcuni, e sottolineo "ALCUNI" negozietti (tabacchi ed alimentari) e le strade dimezzate, di questa "opera" noi cittadini cosa abbiamo ottenuto? Nulla.
    Le strade per il centro andare al centro storico sono state dimezzate, per poi cosa? Tanto, a parte il piccolo tratto chiuso, tutti passano dall’altra parte in contro senso, non si "sporca" lo stesso il fondo stradale? Tanto valeva aprirla normalmente la strada!!! COSA SENZA SENSO è un’isola pedonale tanto larga che è INVASA da tavolini di rosticcerie e bar! Un turista per passare deve aspettare la fila!
    VERGOGNATEVI voi dell’amministrazione comunale, dovete pensare a chi vi porta i soldi nelle casse, il cittadino ed il turista, e non i cari amici dei locali!

    • Di io la vedo così (---.---.---.194) 22 agosto 2009 17:06

      Ma siete sicuri di ciò che parlate? Io ero felice che a Scalea fosse istituita una zona pedonale, ero felice di poter passeggiare con mia moglie nel centro della mia città. Ma ci avete mai passeggiato? se sì, non vi siete accorti di niente?, non vi siete accorti che NON VI SI PUO’ PASSEGGIARE in quanto i bar se la sono presa loro al 60%, non vi siete accorti che bisogna fare lo slalom fra i tavolini? non vi siete accorti del lerciume che regna sovrano? della puzza di fritto? Forse quest’amministrazione ha dimenticato che Scalea aveva bisogno solo di un poco d’ordine, non di uno smembramento nella viabilità, infatti le persone intelligenti si sono accorte di qualcosa della quale i "nostri" amministratori non si sono accorti, passeggiare sul lungomare che ritengo la unica isola pedonale tranquilla, spaziosa e con i bar al loro posto.........questo l’amministrazione non l’aveva notato, non aveva considerato che magari con quella cifra si sarebbero potute realizzare molte altre cose invece di orrendi slalom,sedute a mò di tagadà e favori ai gelatai........

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