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L’Italia non finirà come la Grecia, ma la crescita arriverà solo nel 2013

Presentato il Documento di Economia e Finanza. Evitato il rischio di finire come la Grecia, ma non ci sarà crescita fino al 2013. Lo ha detto il premier Monti alla conferenza stampa di presentazione del DEF 2012.

«Ristabilire un’Italia capace di crescere è un compito appena iniziato. Ci battiamo ogni giorno per evitare il drammatico destino della Grecia». Dice Mario Monti in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Sul piano interno la crescita non tornerà fino al 2013», sottolinea ancora il premier nella bozza della relazione che accompagna il Documento di economia e finanza.

 

«La congiuntura internazionale, come indicato nel Programma di Stabilità, resta debole e incerta», il gettito recuperato dalla lotta all’evasione fiscale dovrà servire in futuro a ridurre le aliquote fiscali.

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Il governo ritiene che l’evasione fiscale abbia ormai raggiunto livelli inaccettabili. Monti definisce il fenomeno una forma di concorrenza sleale: «A ragione d’equità risponde anche l’impegno per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale che in Italia ha raggiunto livelli inaccettabili – ribadisce il premier – l’evasione fiscale è una forma di concorrenza sleale tra imprese e un modo in cui alcuni cittadini disonesti provocano un danno ad altri cittadini, causando per tutti una pressione fiscale più elevata. Per questo in futuro i proventi della lotta all’ evasione fiscale dovranno essere utilizzati anche per ridurre le aliquote fiscali».

Sul fronte del lavoro, il Presidente del Consiglio avverte che «Il disagio occupazionale tocca direttamente e indirettamente quasi la metà delle famiglie italiane» e il «prossimo anno deve essere per l’Italia un anno di profonda trasformazione, in continuità con quanto già avviato nei mesi passati». Per questo bisogna «agire con determinazione per completare la sequenza di riforme».

 

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