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 Home page > Tribuna Libera > L’Inter e il caso Sneijder

L’Inter e il caso Sneijder

Alla luce dei risultati di quest’ultimo mese l’Inter si trova ad un bivio importante della stagione.

Dovrà scegliere se rassegnarsi ad un altro anno di transizione o manifestare l’ambizione di competere ancora sui tre fronti dello scudetto, della Uefa League e della Coppa Italia.

La stagione non è compromessa, il percorso è ancora lungo e le chance tutte da giocare.

Però la squadra, dall’ampia rosa ma dall’età media elevata, è ricca di difensori e mediani di buona qualità, ma scarseggia di attaccanti e di uomini che sappiano creare gioco, servire adeguatamente le punte, ribaltare l’azione con velocità innescando il contropiede.

Due sono gli elementi all’altezza della situazione: Cassano e Sneijder. E quando mancano la qualità del gioco e della squadra scade.

In questo ruolo la squadra, purtroppo, non ha ricambi.

E se Cassano, rinnovato sotto l’aspetto caratteriale, ha tuttavia limiti di tenuta atletica per i suoi problemi di salute superati, ma che ne possono influenzare il rendimento sotto il profilo psicologico, Sneijder è vittima di un controproducente braccio di ferro con la società, che sta arrecando danno all’immagine di tutti: società e calciatore.

Se l’Inter vuol vendere il calciatore alle sue condizioni, temo non ci riuscirà (a meno che non voglia regalarlo).

Se Sneijder crede di trovare un club che gli corrisponda lo stesso ingaggio che percepisce ora, temo che si illuda.

Allora potrebbe succedere che l’Inter debba tenere Sneijder fino alla scadenza del contratto, pagarlo senza farlo giocare. Autolesionismo puro.

Caro presidente Moratti, lo si faccia giocare. Il ragazzo è un campione e la squadra ne trarrà giovamento e qualità. Sarà poi il mercato a dire quale sarà il futuro del calciatore e se alla società converrà o meno tenerlo o lasciarlo andare.

È tempo di realismo non di puntigli.

Buon Natale a tutti.

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