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L’Aquila, dopo l’emergenza la ricostruzone?

Passaggio di consegne a L’Aquila; il presidente del consiglio ha presieduto alla cerimonia di consegne tra il Commissario delegato per l’emergenza terremoto, Guido Bertolaso, e il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi.

L'Aquila, dopo l'emergenza la ricostruzone?

Dunque, l’emergenza è finita, ciò significa che i cittadini coinvolti nel terremoto hanno avuto quello che serve per riprendere la vita quotidiana cioè: case, edifici pubblici (enti pubblici, scuole ecc.), edifici industriali inclusi quelli agricoli e pastorizi. Ora ci si appresta alla ricostruzione vera e propria degli edifici caduti o pericolanti o da mettere in sicurezza.
 
Peccato, però, che le cose non stiano proprio cosi. Stando a quanto dice il vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis (MPA), commentando la candidatura di Antonio Del Corvo (PdL) alla presidenza della Provincia dell’Aquila: ”Il terremoto, il G8, le continue e costanti presenze del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi testimoniano quanto simbolicamente elevato sia il significato di queste elezioni, tanto da non poterlo ricondurre ad un problema di numero di assessorati e di poltrone”.
 
E ancora: ”L’esigenza di dare risposte di altrettanta valenza è chiara ed evidente”, mettendo l’accento sul reale problema della ricostruzione dei centri storici e sulla necessità della zona franca urbana; accordi di programma, crisi occupazionale, un futuro certo alle giovani generazioni, sono i veri problemi su cui misurarci. Mi auguro che nelle prossime ore arrivino risposte adeguate a questo tipo di esigenza.
E ancora: "La decisione su questi argomenti, non ultima la disponibilità dei fondi per le aree sottoutilizzate (FAS), con tutto il rispetto per il collega e amico Del Corvo , deve essere data con chiarezza e in tempi rapidi dal Presidente del Consiglio, altrimenti diverrebbe poco comprensibile la presenza mediatica non sostenuta dai fatti concreti, che sono base di una totale ricostruzione sia della citta’ dell’Aquila che della stessa provincia”.
 
Qui ulteriori notizie su Giorgio De Matteis in merito al terremoto.

Credo che non servano ulteriori commenti. E’ chiaro che la "ricostruzione" de L’Aquila e i comuni terremotati, fino ad ora è servita unicamente come passerella propagandistica da parte della maggioranza.

Inoltre, alla cerimonia erano presenti anche il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente - a cui spetterà il ruolo di vicecommissario e la presidente della provincia-, Stefania Pezzopane, oltre a cento sindaci dei Comuni del cratere e circa 80 ragazzi abruzzesi delle scuole elementari, medie e superiori.

Sia il sindaco che la presidente hanno avuto parole di elogio per quanto fatto dal governo.
 
Ma anche su quanto detto da loro alla cerimonia lascia non poche perplessità. Il sindaco disse riguardo ai provvedimenti del governo in materia fiscale: "Gli oltre sessantamila sfollati (accampati tra alberghi e tende) dovranno tornare a pagare le tasse entro pochi mesi. Lo prevede un decreto legge voluto dal ministro dell’ Economia Giulio Tremonti. Ed ora sono in discussione gli emendamenti alle camere. È assurdo. Lo Stato ha deciso che qui, dopo appena cento giorni dal sisma, c’ è una situazione di normalità e che possiamo tornare a pagare le tasse. Cosa credono? Che dopo il G8 tutto sia tornato come prima? Noi siamo nella stessa situazione del 6 aprile. Senza case, senza lavoro, senza futuro. Stiamo morendo".
 
"Il governo non è attendibile", continua Cialente, "da un lato promette di tutto, poi all’ atto pratico non garantisce nemmeno il minimo. Ora il parlamento, se approva il decreto in quel modo, uccide L’ Aquila. Per questo ho intenzione di restituire la fascia tricolore al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano".

Mentre la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane ha criticato, opponendosi, la mancanza di una adeguata politica economica per la ricostruzione, in modo particolare il reperire i soldi dalla finanza ordinaria anziché straordinaria togliendoli dai bilanci delle province del sud.

Cosa sia cambiato da allora ad oggi per far dire al sindaco: "Lei - rivolgendosi al presidente Berlusconi - può essere orgoglioso di guidare questo paese, non lo so, posso solo immaginarlo".

Sta di fatto che, in Abruzzo, la ricostruzione è ancora al di là dall’incominciare.
 

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