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Isernia: traffico di droga, 7 dei 15 arrestati già in lbertà

Sette dei quindici arrestati della maxi operazione Impero tra la provincia di Isernia e la Marsica lasciano il carcere. Il Riesame ha stabilito che potranno tornare in libertà. Lo scorso 27 gennaio il blitz della Squadra mobile di Isernia al termine dell’indagine della Dda di Campobasso su tre associazioni a delinquere formate da altrettante famiglie rom che, secondo gli inquirenti, avevano stabilito una pax criminale per il controllo dello spaccio tra la provincia di Isernia e Avezzano.

Sono fuori sette dei quindici arrestati dell’operazione Impero che, lo scorso 27 gennaio, portò alla notifica dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone, residenti a Isernia e Avezzano, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di sostanze stupefacenti.

Gli arresti scattarono al termine di un’inchiesta condotta dalla Squadra mobile di Isernia su delega della Direzione distrettuale antimafia di Campobasso. Secondo gli investigatori tre famiglie rom, Di Silvio, Sarachella e Morello, avrebbero messo in piedi un traffico di cobret e crack proveniente dalla Campania, come piazza di rifornimento, e destinato ai consumatori della provincia di Isernia e della Marsica. Le tre famiglie, secondo le indagini, avrebbero raggiunto una sorta di pax criminale dando vita a tre distinte associazioni a delinquere federate tra di loro. Ipotesi dall’inizio contestata dalla difesa. L’avvocato Carmine Verde, al riguardo, aveva sostenuto l’inconsistenza dell’ipotesi di associazione a delinquere nei confronti di soggetti sui quali, già in precedenza, erano state svolte indagini sempre in materia di spaccio.

I legali della difesa, gli avvocati Carmine Verde del foro di Campobasso, Antonio Milo del foro di Avezzano, Franco Mastronardi e Fabio Milano del foro di Isernia, avevano nei giorni scorsi presentato richiesta di scarcerazione e, in subordine, di attenuazione della misura restrittiva nei confronti dei loro assistiti dinanzi al tribunale del Riesame di Campobasso. <Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza che dovrebbero arrivare nell’arco di un paio di giorni> ha affermato l’avvocato Verde.

Delle cinque donne finite in manette, due avevano già, dopo pochi giorni, lasciato il carcere ed erano stati loro accordati i domiciliari poiché madri di figli piccoli. Con questa nuova tranche di scarcerazioni risultano in libertà i componenti della famiglia Di Silvio, gravitante su Avezzano ma di origini isernine. Dei quattro fratelli Di Silvio rimangono detenuti solo Adriano e Cristian, mentre lasciano il carcere Ferdinando e Antonio. In libertà la loro madre Angelina Morello.

Lasciano il carcere altre tre donne: Dora Sarachella, Nadia Spada (coniugata Sarachella) e Pamela De Silvio (coniugata Di Silvio). Infine l’ultimo a lasciare il carcere è Gennaro Borgo.

Ristretto rimane, invece, Mario Sarachella che in realtà, al momento del blitz, risultava già detenuto perché colpito da un precedente provvedimento spiccato questa volta dal Gip su richiesta della Procura di Isernia a seguito dell’operazione “San Leucio” sempre per reati inerenti lo spaccio di droga. Come pure rimane detenuto Carmine Michilli di Castellammare di Stabia ma residente a Isernia.
 

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