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Intervista a Enzo De Camillis, regista del corto che la Mambro vuole far sparire

Questa è una di quelle storie che devono essere conosciute. 
E' una di quelle vicende, che rischiano di compromettere sia quel senso di libertà che deve caratterizzare l'arte e la cultura, sia quel senso di rispetto per una vita uccisa dalla follia dei neofascisti dei Nar.

L'arte e la cultura non si processano. Eppure qualcuno prova ad adoperarsi per censurare, per attaccare la voce della verità che ha trovato nell'arte la sua eco. Era il marzo del 1982. Alessandro, come molti ragazzi della sua età, si stava recando a scuola. Ma quel giorno il destino, maledetto in questo caso, ha voluto che i suoi sogni, la sua vita, il suo divenire, dovesse giungere alla fine.

Incontra i proiettili dei Nar durante una rapina avvenuta a piazza Irnerio.


 La Mambro ferita in quella occasione, viene abbandonata dal resto del gruppo fascista davanti all’ospedale ed arrestata. Condannata a nove ergastoli, il 4 febbraio 2009, la Cassazione le ha concesso la libertà condizionata.

Enzo De Camillis, nato artisticamente come scenografo lavorando con registi come Steno, F. Rosi, G. Tornatore ecc, gira un corto dal titolo Uno Studente di Nome Alessandro. Un Corto che è stato riconosciuto dal MiBAC come Interesse di cultura nazionale, ha ottenuto anche una lettera di consenso dal Quirinale, Provincia, Comune, Regione Lazio, ecc.
 
 
 
 

 
 
Decide di non far finire la storia di Alessandro, nell'oblio della frenesia della presente società.Ma accade qualcosa. Qualcosa di spiacevole.Di abominevole. Questo cortometraggio rischia di essere sequestrato, ciò per una iniziativa intrapresa dalla Mambro. Contatto Enzo, per avere maggiori lumi su questa vicenda che non ha avuto ad oggi la giusta luce.
 
 
Caro Enzo, quando è stato girato il Corto?

Il cortometraggio è stato girato e montato nel mese di agosto 2011.

 Quando è diventato di "dominio" pubblico?

E' stato immediatamente selezionato e presentato come Evento Speciale da
Steve della Casa presso il Roma Fiction Fest il 27 settembre 2011 presso l'Auditorium Parco della Musica (Roma), è stato proiettato al DAMS Roma 3, Presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio (Il Terrorismo Internazionale) e presso il XVI Municipio di Roma. E' stato scelto alla Prima selezione dei Nastri d'Argento e inserito nel Premio David di Donatello.

 Rischia di essere sequestrato dalla Magistratura?
 
La richiesta del ritiro del cortometraggio da parte di Francesca Mambro è avvenuta il 22 dicembre 2011 Presso il Tribunale della Procura della Repubblica di Roma.
 
Perché girare quel corto (cosa che condivido sia ben chiaro)? In cosa poteva consistere la lesione dell'immagine , visto che sembra che la richiesta di sequestro sia stata fatta per questione di tutela d'immagine?
 
Un cortometraggio che racconta una brutta vicenda della storia italiana, per far conoscere alle nuove generazioni un passato che non dovrà più ripetersi. Un monito per i politici, affinché si impegnino ad ascoltare le esigenze dei giovani e riconquistare la fiducia, ritornando ad essere per loro un punto di riferimento politico e morale. Ultimo punto, Alessandro frequentava il mio stesso liceo artistico di piazza Risorgimento a Roma (oggi porta il suo nome). Ultima motivazione, Alessandro era mio Cugino. Io ho raccontato la storia vissuta di Alessandro; la mattina si alza per andare a scuola e per sua disgrazia incontra, mentre attraversava, la Mambro.
 
Conosci altre situazioni similari di sequestri preventivi su film, corti, che denunciano il fascismo?
 
No, non conosco altre situazioni sui corti. La censura è solo ideologica. Il Ministero ha concesso il visto censura del corto. Pochi giorni fa, è stata rimessa in onda "Il capo dei capi" una fiction dove si racconta la storia di Riina facendo nomi e cognomi...
 
Può essere una iniziativa, quella della richiesta di sequestro, che rientra nel processo di revisionismo storico?
 
Sì ne sono convinto.

Vi siete tutelati anche legalmente?
 
Abbiamo un nostro legale, Enzo Sinopoli.

 
Segue l'appello che è stato realizzato a sostegno di questa battaglia, per Alessandro, contro ogni revisionismo storico, per la difesa dell'arte.


(Note: foto concesse da Enzo De Camillis per la stesura dell'intervento).

 
Oggetto: adesione per appello "Uno Studente di Nome Alessandro" di Enzo De Camillis
Gentilissimi, 
vi informiamo che il cortometraggio "Uno Studente di Nome Alessandro" di Enzo De Camillis narra la storia 
dell'ultima rapina del 5 marzo 1982 dell'ex terrorista dei NAR Francesca Manmbro, dove uccise il giovane 
diciasettenne, Alessandro Caravillani. Per questo crimine la Mambro nel 1985 è stata condannata all'ergastolo 
(il nono) con sentenza definitiva. Nel 2013 per effetto dei benefici di legge sarà definitivamente liberaIl film è stato presentato di Steve Della Casa come Evento Speciale presso l'Auditorium Parco della Musica inoccasione del Roma Fiction Fest. Il corto ha ricevuto il riconoscimento dal MIBAC Come Interesse di Cultura Nazionale, una lettera di consenso dal Quirinale, il patrocinio del Ministero dell'Interno, il patrocinio dell'Associazione Strage di Bologna, e altro ancora. Per tale documento filmico Francesca Mambro ha chiesto alla Procura della Repubblica il sequestro del Cortometraggio perchè avrebbe leso la sua immagine. 
Noi firmatari dell’Appello siamo fermamente convinti che si debba tutelare il diritto alla libertà di espressione e che vada ribadito con forza il diritto di raccontare tali eventi perché la memoria di quanto è accaduto nel corso della storia non può essere cancellata. Pertanto chiediamo la Vs. adesione e la divulgazione dell'appello per organizzare una conferenza stampa verso la II° settimana di febbraio. 
 
per adesione inviare mail: [email protected]
 
 
 
 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.153) 11 febbraio 2012 15:47

    grazie dell’articolo: e’ importante averlo scritto ed e’ importante aver girato quel "documentario".

    Teoricamente non ci si dovrebbe preoccupare: non ci sono motivi perche’ venga accolta la richiesta di sequestro del film, ma tutto puo’ succedere, anche perche’ la Mambro e’ una di quelli che non hanno parlato, cioe’ non ci ha mai detto per conto di chi e gestiti da chi agivano i NAR.

  • Di Geri Steve (---.---.---.153) 11 febbraio 2012 15:53

    grazie dell’articolo: e’ importante averlo scritto ed e’ importante aver girato quel "documentario".

    Teoricamente non ci si dovrebbe preoccupare: non ci sono motivi perche’ venga accolta la richiesta di sequestro del film, ma tutto puo’ succedere, anche perche’ la Mambro e’ una di quelli che non hanno parlato, cioe’ non ci ha mai detto per conto di chi e gestiti da chi agivano i NAR.

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