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Inter: pareggio in rimonta, ma mancano ancora gioco ed energia

Non ho visto la partita. Ero a casa di amici che a tutto sono interessati tranne che al calcio. Ogni tanto controllavo sul televideo. Quando ho letto 0-2 ho pensato: “Ho bevuto troppo o rischiamo davvero di fare la fine della Sampdoria nella passata stagione?”. Ero a conoscenza delle formazioni ufficiali. Ritorno al 4-4-2, Forlan adattato esterno di centrocampo e bocciatura per Sneijder. Che non condivido: nella mia visione del calcio, chi ha qualità deve giocare sempre. Ieri sera ho visto gli highlights della partita e ho pensato che mi sono risparmiato l’ennesimo attacco di bile. Commentando la precedente partita avevo già detto che l’Inter non c’è più. Osservando le immagini della partita contro il Catania, ribadisco che è una squadra allo sbando. Senza gioco e senza energia. Spompata. Gli etnei si sono portati sul 2-0 con una semplicità quasi disarmante, anche se l’azione del raddoppio era viziata da un’evidente posizione di fuorigioco. Ma avrebbero potuto realizzare altre reti, sia nella prima frazione di gioco che nella ripresa. L’Inter è un pugile suonato e anche se con una forza di volontà ammirevole è riuscita alla fine ad evitare un’altra sconfitta, sono ora nove le partite concluse senza la vittoria.

Pare che Julio Cesar nell’intervallo abbia tenuto un discorso che ha scosso la squadra e dato una spinta positiva. Ranieri ha inoltre inserito Sneijder per Faraoni, passando così al 4-2-3-1. Subito dopo ha sostituito Palombo e Cambiasso con Obi e Poli, probabilmente per supportare i quattro attaccanti con due giocatori freschi e più dinamici. La caparbietà di una squadra che comunque non vuole arrendersi ha portato ad un insperato pareggio, propiziato da soprattutto da Forlan, che è tornato al gol e ha fornito l’assist del 2-2 di Milito.

Una considerazione a parte va fatta per i fischi a Cambiasso. Non ho mai amato un “certo” tipo di tifoseria, anche se comprendo le dinamiche del passaggio dall’altare alla polvere. Però la riconoscenza deve essere un valore, altrimenti “che uomini saremmo?”. Cambiasso, come tutti, può sbagliare partita, può non essere in forma, può essere giunto al capolinea. Però è innanzitutto un uomo, secondariamente un calciatore che ha dato tantissimo alla causa nerazzurra. Chi fischia Cambiasso o qualunque altro senatore dovrebbe soltanto provare vergogna.

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