• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Viaggi > India da scoprire: Pondicherry

India da scoprire: Pondicherry

A circa 2 ore di autobus da Chennai, vi è la città di Pondicherry. Ex territorio francese, immerso in un continuum di classe europea e moderna bizzarria indiana. Il posto ideale per chi sente la nostalgia di casa. I punti di notevole interesse si trovano tutti nel quartiere francese, vicino alla spiaggia. Di particolare importanza il giardino botanico, purtroppo non è ben curato, lasciato in balia dei pochi frequentatori distratti. Tuttavia, ha due punti a suo favore: uno per bambini, il piccolo trenino che corre lungo il suo perimetro e, per adulti e piccini, le simpatiche scimmie.

Il museo della città non ha nulla di particolare, ma il suo staff è ben disponibile e orgoglioso di mostrare la storia di Pondi prima dell'avvento dei francesi e soprattutto le elaborate anfore, in cui si trasportavano le spezie dal sud del Tamil Nadu e dallo Sri Lanka.

Tutta la città sembra incentrata sulla figura di Sri Aurobindo, l'estinto guru, artefice di quella che poi sarà la comunità di Auroville. Tutto ciò che ha dello spirituale, o quasi, porta il suo nome: dai centri di meditazione, all'ashram, in Rangapillai street. Questo ultimo, fondato nel 1926, conta 400 studenti e dispone di camere per fugaci visitatori. Ovviamente il tutto nel rispetto del silenzio e dello yoga. Dispone anche di una sala per colazione e pranzo, costellata dalle frasi del maestro, quali “una vita senza scopo è una vita miserabile” o ”senza la forza della mente, come può il corpo vivere?” direi un ottimo connubio tra il (poco) misticimo indiano e le comodità del viaggiatore occidentale. Anche il giardino non è da sottovalutare, con le sue riproduzioni di Ganesh, Buddha e Gesù. È l'unico posto in cui si può trovare dell'acqua potabile. Il resto della città è da prendere come una sosta di relax e ritorno al mondo cosiddetto civilizzato. I prezzi non sono stracciati come nelle altre città, ma ancora competitivi. La cucina ha avuto una evoluzione interessante, l'incontro della baguette con il paneer, l'unico formaggio indiano, ha dato vita ad un gustoso snack pondicherrieuse. Vi sono due panetterie: Hot breads e Coffe.com, offrono una colazione combo con croissant freschi.

Per la cena, l'hotel Aristo (hotel in India, indica i ristoranti o le mense) con la sua terrazza che si affaccia sul comune e il corso centrale, offre un menu fusion e, non dichiarato nel menu, anche dell'ottima birra.

Durante l'ultma settimana di luglio e la prima di agosto, il festival di teatro franco indiano, il Camaleont Festival, farà da sfondo alle vostre afose serate. Parigi è anche, un pochino, quaggiù

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares