Indagini a tappeto contro la App per iPhone "Italia spaghetti e mafia"

L’altra mattina è iniziata decisamente con una gran risata.
Come ogni mattina, sornione, accendo la tv mentre preparo la colazione e comincio ad ascoltare il Tg5; dopo la prima carrellata di notizie smetto di bere il secondo caffè incuriosito da una notizia diversa dalle solite:
- campagna pubblicitaria diffamatoria dei lavoratori italiani in Svizzera: in 45000 arrivano a rubare le risorse elvetiche-
- l'agenzia pubblicitaria che si è occupata della campagna è di un ragazzo calabrese che vive e lavora in Svizzera - non ha voluto rivelare l'identità del committente (aggiungo io: segreto bancario???)
...già la tazzina vacilla...
Il bello è che non è finita qua:
il servizio prosegue affermando - il ministro Brambilla ha dato incarico all'avvocatura dello Stato per indagare sugli sviluppatori della App. per iPhone che dipinge l'Italia con lo slogan: "spaghetti pizza e mafia" oramai il mio caffè si è completamente rovesciato sulla tavola, non trattengo più le risate e mi domando: non riusciamo nemmeno a risalire al legale rappresentante di una ditta di Santa Lucia e ora diamo la caccia ad un innocuo sviluppatore informatico?
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