In centocinquantamila sfilano in Francia contro la nuova legge antimmigrazione

La Francia come ha ampiamente dimostrato a Ventimiglia non ha una politica di accoglienza nei confronti degli immigranti. A Ventimiglia respinge tutti quelli che può. Per questo atteggiamento è stata condannata dalla Corte europea, ma continua a farlo. Lo scorso dicembre ha approvato una legge restrittiva mei confronti degli emigranti La sinistra ha fatto ricorso contro questa legge al Consiglio costituzionale. Il Consiglio ha un mese di tempo per pronunciarsi. Potrebbe anche respingere alcuni degli articoli. In tal caso la legge ritornerebbe al Parlamento. La legge prevede in realtà anche delle facilitazioni, per quelle persone che hanno un titolo di studia o una esperienza lavorativa che è richiesta dal mercato del lavoro. In questi casi è previsto che la domanda di asilo abbia un iter più snello. Limitazioni ci sono invece per la concessione della cittadinanza a figli nati in Francia da stranieri. Altre limitazioni riguardano l'assegnazione di benefici. Nei confronti poi delle persone che delinquono se hanno la doppia cittadinanza quella francese può essere revocata. Non sappiamo se la legge risponde ad esigenze politico elettorali oppure ad esigenze oggettive. Dopo il governo del Regno Unito, quello danese così anche la Francia si aggiunge ai paesi che danno una stretta sull'immigrazione. Altri paesi lo fanno con comportamenti illegali, come la Grecia che opera respingimenti. Al tempo stesso va però sottolineato che di fronte ai flussi provenienti dalla martoriata ucraina nessun paese si è tirato indietro.