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Imu e Otto per Mille. Anche la chiesa pagherà la crisi

Sabato Mario Monti incontrerà Benedetto XVI. Si parlerà di Imu e Otto per Mille. In arrivo, anche per la Chiesa, una pesante batosta.

 

Tempi duri anche per la Santa Sede. Benché abbia appoggiato convintamente il Governo Monti il clima sociale del Paese è profondamente cambiato e i cittadini, ai quali si chiedono pesanti sacrifici, non sembrano voler tollerare i privilegi di cui finora ha goduto la chiesa. Che naturalmente sta cercando di "limitare i danni".

Sabato prossimo, infatti, Mario Monti incontrerà il Papa. Sulla carta si tratterà di una visita istituzionale di rito, ma c'è da giurare che si discuterà della manovra economica e di come il Vaticano dovrà fare la "sua parte". 

Il primo tema sul tavolo sarà l'Ici. L'opinione pubblica chiede che anche il Vaticano stringa la cinghia e che le esenzioni di cui hanno goduto finora le "strutture commerciali gestite da istituzioni ed enti religiosi" paghino il dovuto, come tutti. I vescovi hanno tentato di difendersi sostenendo che eventuali illeciti andrebbero sanzionati dai comuni (perché non da loro stessi? Perché non sono stati loro a controllare?). Ma visto che sulla questione c'è una forte indignazione popolare il cardinale Angelo Bagnasco è stato costretto a dichiarare: "Se ci sono punti della legge da rivedere o da discutere non ci sono pregiudiziali da parte nostra. La Chiesa, consapevole della situazione economica generale, è disponibile a fare qualche precisazione nei tempi e nei modi opportuni".

E infatti il governo non si è fatto sfuggire l'occasione, approvando un ordine del giorno proposto dei Radicali che chiedeva, per la Chiesa (ma non solo), una normativa Ici (il futuro Imu) "in linea con la legislazione europea relativa alla concorrenza". Insomma, anche loro pagheranno. Ma pagheranno tutto o godranno ancora di un trattamento privilegiato?

Ma la stretta arriverà anche sull'Otto per Mille. Il Governo Monti pochi giorni fa ha dichiarato che "i fondi della quota di otto per mille attribuiti allo Stato saranno suddivisi fra protezione civile e emergenza carcere, per tutto il resto non resterà nulla".

Il "tesoretto" ammonterà a 145milioni di euro (dati ufficiali 2011): quei soldi finora finanziavano centinaia di piccoli o grandi interventi di restauro su luoghi di culto: monasteri, cattedrali, parrocchie che, essendo parte del patrimonio culturale italiano, rientravano in pieno nelle finalità dell'Otto per Mille (insieme a calamità naturali, fame nel mondo e assistenza ai rifugiati).

Insomma, anche per la Chiesa sembrano essere in arrivo tempi duri. In attesa che Monti si decida a colpire anche tutti gli altri "privilegiati" finora rimasti illesi dalla scure del governo. Lo farà?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.85) 11 gennaio 2012 17:27

    BASTA BUGIE. BUGIARDO DI UN CATTOLICO MONTI. QUANDO UNO E’ CATTOLICO FA GLI INTERESSI SOLTANTO DELLA SUA SETTA. Se si rastrellassero ogni anno i 13 miliardi di euro che un sottogoverno confessionale continua a donare alla Città del Vaticano, sottraendoli con la menzogna dalle tasche della povera gente, se si recuperassero tutti gli introiti dell’ICI (il valore degli immobili vaticani ammonta per difetto a 30 miliardi di euro), la smetteremmo di parlare di debito pubblico (altra bufala) , di crisi delle pensioni, di tagli ai rinnovi contrattuali, alla sanità, alla scuola pubblica, all’arte, alla musica e allo spettacolo… Grazie a Berlusklaun il Vaticano, il più ricco Stato del Mondo, non paga più neppure l’ICI, i suoi monumenti privati sono ristrutturati con le tasse imposte ai lavoratori italiani, e gli istituti cattolici sono finanziati con i soldi di noi tutti, non con le offerte dei fedeli o delle aziende di Berlusconi, abbastanza ricche da permetterselo. Siamo il solo caso nel mondo in cui una popolazione multirazziale e multiconfessionale deve obbligatoriamente versare i propri contributi per farsi indottrinare. Atei, non credenti, agnostici, musulmani, ebrei, protestanti ed induisti, le cui tasse statali sono devolute molto benignamente ad una ideologia religiosa che li combatte accanitamente e che se potesse tornerebbe ad accendere nuovi roghi! È come se gli Italiani – il paragone non vi sembri forzato – fossero costretti a finanziare l’Iran per lasciarsi plagiare: è la stessa identica cosa, anche se sembra assurda. Ma come ha detto qualcuno: “Il Vaticano è uno stato! L’Italia no!”. DA: LA RELIGIONE CHE UCCIDE COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ (Nexus Edizioni), giugno, 2010. 517 pagine, 130 immagini, € 25

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  • Di (---.---.---.3) 13 gennaio 2012 23:37

     "i fondi della quota di otto per mille attribuiti allo Stato saranno suddivisi fra protezione civile e emergenza carcere, per tutto il resto non resterà nulla".

    Non mi piace affatto.

    Così il mio 8 per 1000 viene usato per la protezione civile e l’emergenza carcere.

    Così io ed i citrulli come me pagano spese dello stato.

    L’8 per 1000 di pretoidi, furbi, furbastri e compagnia cantante va per finanziare i rispettivi preti, cardinaloni, papa e relativi "compagni di merende, leccapile, collitorti.

     

     

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