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Imane Khelif: un’assurda ed enorme "gogna mediatica"

Un'assurda ed enorme "gogna mediatica" Sono a dir poco nauseato ed amareggiato per l'assurda vicenda che vede come protagonista, suo malgrado, Imane Khelif. 

Negli ultimi giorni, la pugile algerina ha dovuto subire una feroce, disgustosa ed abominevole "gogna mediatica", un'inaudita montagna di cattiverie e di infamie, di tutto e di più: accuse, insinuazioni, falsità ed ingiurie oltremodo denigranti, calunnie, giudizi sprezzanti e via discorrendo, da parte non solo di persone comuni, aduse a "sfogarsi" sul web, sui vari social network, bensì pure di esponenti politici, giornalisti e addirittura ricchi e potenti imprenditori quali Elon Musk... Ebbene, l'unica "colpa" dell'atleta sarebbe quella di non esibire gradevoli sembianze femminili. Per tale motivo è stata dipinta come una sorta di "mostro" ed in tanti l'hanno vituperata e demonizzata. Non mi interessa se lei è "trans", "intersex", se è affetta dalla sindrome di Morris, da iperandrogenismo, oppure ermafroditismo, o come dir si voglia. La misura è colma! In tale vicenda, a mio modesto avviso, si è varcato ogni limite di decenza: tanti frequentatori del web hanno dimostrato scarsa sensibilità, una totale assenza di empatia, né di spirito critico... Non è assolutamente tollerabile o giustificabile che si arrivi a "crocifiggere" (in senso figurato), cioè ad infamare ed oltraggiare un essere umano, qualunque sia la sua identità sessuale, adottando modalità, giudizi e termini oltremodo crudeli ed atroci. Manco si trattasse di una pericolosissima ed efferata criminale... Intanto, la pugile italiana, Angela Carini, che si è arresa non appena ha ricevuto il primo pugno sul naso (e nella circostanza si è esibita in una patetica e ridicola sceneggiata; sembra anche che non fosse neppure la prima volta: la pugile italiana risulta recidiva in simili atteggiamenti), potrebbe percepire un cospicuo compenso di 50 mila dollari, promessole dall'IBA (acronimo di International Boxing Association), vale a dire l’Associazione Internazionale Boxe... Infine, io immagino (e sono pronto a scommettere una cifra, naturalmente simbolica) che le potranno offrire anche un'eventuale candidatura in future tornate elettorali, politiche o amministrative... Ai posteri consegno la (non) ardua sentenza.

Foto Andy Miah/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.228) 6 agosto 18:51

    Ovviamente piena solidarietà umana a Khelif. Tuttavia credo che la gogna che si è scatenata sia frutto dello sport che pratica, ovvero il pugilato. Se si fosse trattato di tiro con l’arco credo che nessuno avrebbe avuto da ridire sulla sua femminilità. Il sospetto che il pugno di Khelif sia "maschile" più che femminile ingenera il sospetto. Non a caso era stata estromessa dal campionato mondiale. Insomma nel pugilato, cosi come in tutti gli sport "muscolari", il livello di testosterone può determinare differenze. Quello che mi stupisce però è che dovrebbe essere un parere medico scientifico a dirimere la questione in modo univoco. 

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