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Il totale oscuramento mediatico di Conte e del M5S. Evviva la democrazia.

Sta andando in scena la peggiore dimostrazione che in questo paese la democrazia è un esercizio quanto di più alieno si possa immaginare. E se il cardine sul quale si fonda il concetto di democrazia è il principio di pluralità dell'informazione, allora siamo conciati veramente male. E' vero si sapeva, ma adesso stiamo toccando veramente il fondo.

Da tutti i media nazionali, siano essi televisivi che carta stampata, di Conte e del M5S si sono perse completamente le tracce. I conduttori dei talk show sono talmente condizionati da questa strategia comune messa in campo da evitare, non solo di invitarli sulla base di un elementare principio di equità partecipativa, ma persino di citarli inquanto esistenti. Hanno iniziato ad unisono a sdoganare il concetto di terzo polo, riferendosi a quello del sodalizio Calenda Renzi (Azione). Non si capisce sulla base di quali considerazioni di previsione elettorale. Ergo il M5S avrebbe dovuto essere almeno il quarto, se non fosse che alla fine è stato rimosso anche da li. Se durante i confronti tra contendenti fatalmente capita di dover citare il M5S, ovviamente in senso dispregiativo vedi il reddito di cittadinanza, spesso si ricorre alla menzogna. In questa disciplina uno che si è particolarmente distinto è Enrico Letta. Il segretario del PD, costretto dal confronto ad ammettere che la schifosa legge elettorale, il "Rosatellum ", era stata partorita dal suo partito, se la cava dicendo che in fondo l'avevano votata tutti. Emerita balla perché tutti sanno che era stata concepita su misura per colpire espressamente il M5S che, ovviamente unico, aveva votato contro. Ieri, parlando a proposito della personalizzazione dei simboli elettorali, si è vantato che il PD è l'unico simbolo di partito nel quale non compare il nome del leader. Altra balla perché nel simbolo del M5S non esiste alcun nome e tanto meno quello di Giuseppe Conte. Ma questo atteggiamento testimonia un tentativo di rimozione, anche a livello psicologico, dell'esistenza stessa del M5S reo, a suo dire, di lesa maestà per avere "disturbato" il supremo Draghi.

Un bugiardo patologico, giustificabile solo per il livello di disperazione, avendo contezza che il 25 settembre segnerà la catastrofe per la coalizione da lui guidata. Un esito talmente scontato che neppure gli spazi televisivi abnormi ritagliati dalle emittenti amiche (tutte ed in particola La7) ai vari Di Maio, Azzolina, Ruocco ecc.. , ovvero i fuoriusciti grillini confluiti in " Impegno Civico" alleato del PD, oltre ai Bonino, Fratoianni e Bonelli, potrà ribaltare l'esito elettorale. La destra a guida Meloni staccherà di almeno 15 punti la "sinistra "(ossimoro) a guida Letta. Calenda + Renzi (Azione), cosi' come Paragone e altri speranzosi di partecipare alla greppia parlamentare, avranno percentuali al di sotto del fatidico 3%, mentre, malgrado tutto, è assai probabile che il M5S andrà ben oltre quel 10 % che i sondaggisti ammaestrati di casa nostra gli concedono. Lo spero e ne sono convinto. Ne vedremo delle belle. Quello che fa veramente schifo è vedere la marea di merda che piove da tutte le parti su coloro che non hanno tradito le promesse fatte nel 2018 e che, al netto di inevitabili errori costretti da intese inevitabili, hanno messo in campo iniziative a favore dei cittadini che da decenni si auspicavano. E senza vendersi, che in questo paese non è proprio cosa da poco. 

Quindi sul solco di questa nauseante strategia di oscuramento totale e sistematico del M5S, al Meetting di Rimini, promosso da Comunione e Liberazione, vengono invitati tutti tranne ovviamente Conte. Al quale in una breve quanto rara apparizione televisiva su RAI 3, la Annunziata chiede come mai Vespa, RAI 1 ovvero l'ammiraglia televisiva pubblica, ha deciso di non invitarlo nei previsti confronti a due che si terranno tra i vari leader. Sorriso di Conte.

Ma quello che appare veramente stridente è dov'è il Presidente Sergio Mattarella, il supremo garante della democrazia. Possibile che non si stia accorgendo di nulla ?. Ma la domanda aurea da porsi è perché tanta acredine da parte dell'hestablishment che controlla in modo assoluto il sistema informativo nei confronti del M5S.

Di cosa hanno veramente paura e quali sono gli interessi inconfessabili che intendono preservare a danno dei cittadini? . 

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