Il testamento di Priebke - VIDEO
L'ex capitano delle SS nel video-testamento commenta l'eccidio delle Fosse Ardeatine, al quale ha preso parte, avvenuto nel marzo dal 1944.
Erich Priebke, il capitano delle SS tra i responsabili della strage delle Fosse Ardeatine recentemente scomparso, ha lasciato un video testamento nel quale risponde al suo avvocato, Paolo Giachini, su quello che avvenne a via Rasella e sull'eccidio delle Fosse.
Secondo l'ex SS i "Gap Comunisti" sapevano che sarebbe arrivata una rappresaglia e hanno comunque portato avanti la loro azione, sperando in una "rivoluzione" da parte della popolazione che, però, non è avvenuta.
Parlando della strage Priebke dice di aver "eseguito un ordine che non era possibile rifiutare", pena la morte, e che "fu terribile".
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Giachini, infatti, sostiene che l'ex capitano delle SS fosse pentito per la strage del 24 marzo 1944: "Non è vero che Priebke non si è pentito. Il mio assistito si è più volte comunicato e confessato in chiesa. Priebke ha incontrato, in forma privata, quattro parenti di alcuni caduti delle Fosse Ardeatine che l'hanno perdonato". Di questo perdono e di questi incontri non ci sono però riscontri.
Inoltre, nel video appare, in schermata finale, la frase che Priebke pronunciò in aula, durante il processo del 1966: «Come credente non ho mai dimenticato questo tragico fatto. Per me l’ordine di partecipare all’azione fu una grande tragedia intima. Penso ai morti con venerazione e mi sento unito ai vivi nel loro dolore».
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