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 Home page > Attualità > Politica > Il generale più bravo a scegliere il campo di battaglia

Il generale più bravo a scegliere il campo di battaglia

Il generale migliore, finora, è stato Bossi che, ancora una volta porta lo scontro sempre su tre temi. Quelli sui quali gli italiani hanno il nervo scoperto: sicurezza, federalismo, zingari.

Oggi Bossi, udite udite, ha lanciato la sfida a Fini: andiamo all’elezioni anticipate e vediamo se gli italiani vogliono dare il voto gli extracomunitari. Ottima battuta: Fini sarà certo in difficoltà a fare accettare alla Destra una simile presa di posizione.

La volta precedente Bossi aveva sfidato il PD sul tema della sicurezza. Ricordate? A Roma sembrava se ne violentassero una al giorno: è stata vittoria per la Destra.
La volta precedente aveva sfidato il PD sul tema del federalismo. Vinse il confronto perchè fece credere agli italiani che il federalismo si avviasse dalla sera alla mattina: le regioni che spendono di più di quello che incassano debbono darsi una regolata!

E’ bastato che la Sicilia minacciasse di creare il Partito del Sud che subito Bossi è tornato nella sua cuccia, ma intanto ha guadagnato ulteriori consensi. Il Governo ha dovuto persino intervenire a ripianare i debiti di vari comuni, tra i quali Catania, nella quale è sindaco il medico personale di Berlusconi.



Anche Napoleone, anche Cesare, prima di combattere esaminava a fondo (oggi si sondaggia) il terreno, valutavano le asperità e l’altezza delle colline. Spingevano l’avversario là dove avrebbe avuto meno facilità a difendersi. Bossi ha messo Fini nell’angolo. Bossi sa bene che gli italiani sono pieni di pregiudizi e punzecchiarli su quegli argomenti è come andare a nozze per lui che, grazie a Berlusconi, ha in mano la stampa e le televisioni.

Ricordate l’errore madornale del PD al Governo, di spingere a favore dei Dico? I generali, in quel caso, avevano sbagliato il terreno di scontro e dovettero ripiegare cornuti e mazziati.

Un buon generale è comunque anche Di Pietro, che cerca sempre di portare la battaglia in campo giudiziario e sulla magistratura. Insomma parla di argomenti che conosce bene ed evita quelli meno nelle sue corde. Bersani, ad esempio, si sente portato per l’economia, e cerca sempre di portare il discorso su questo argomento, ma ha un problema. In questo campo sono in molti a parlare: Confindustria, Sindacati, Banche, Economisti, ecc...e quindi il suo terreno è facilmente contendibile anche da altri.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.201) 14 settembre 2009 12:14

    Bossi ha preso sotto la sua ala protettrice il Burlesconi vittima dei suoi trappoloni personali. Si è fatto canale di comunicazione con il Vaticano per la tranquillità di tanti ex-democristiani, confluiti nel Pdl, che temono la rinascita di Casini. Deflagra il Pdl? Bossi non ha nulla da perdere in terra Cisalpina. Burlesconi esce dallo scacchiere politico? Bossi è pronto ad offrirgli un posto in casa della Lega. E Fini? Lui si che ha molto di cui preoccuparsi. Tanta fatica per ritrovarsi con una base in pieno subbuglio. La Crisi-Atto secondo si avvia verso un autunno "freddo" per molti italiani e "caldo" per la coalizione di governo. (c’è di più => http://forum.wineuropa.it 

  • Di GG (---.---.---.169) 19 settembre 2009 04:02

    Tanto sarcasmo e scarso spirito d’osservazione. "La Democrazia è quel sistema politico in cui un popolo non può mai avere un Governo migliore o peggiore di quello che si merita"...per fortuna, aggiungerebbe qualcuno; del resto siamo il popolo degli assoluti politici, per cui uno va bene in tutto finchè fa tutto bene e quando commetterà un errore (e lo commetterà!!!), nulla di buona da lui è MAI stato fatto.
     La politica non è una telenovela!!!

    La verità è che una parte consistente di una coalizione sà e sà sfruttare la sua decisa presa sui gioielli di famiglia della coalizione tutta.
    Sottolineo, una parte "consistente". Perciò qualcuno, anzi, più di qualcuno li ha votati. Democraticamente. Potrei aggiungere tra parentesi, e sottolineandola come opinione personale, Ignorantemente. Ma è inutile "amare" la Democrazia e poi screditarne le più umili manifestazioni oltre che le più OVVIE conseguenze.
    Diamo ragione a chi ci definisce "Democrazia Ipocrita"; se la merita, la ragione. Almeno un ragionevole dubbio.

    Personalmente, continuerò a fare politica nei 50 metri quadri mobili che mi porto dietro camminando per strada, stando attento.
    Che Bossi o chi per lui dicano ciò che ritengono più utile al fine di trovarsi un posto di lavoro e uno stipendio.

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