• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Il Senato approva la manovra. Nel Milleproroghe saltano le modifiche (...)

Il Senato approva la manovra. Nel Milleproroghe saltano le modifiche promesse dal Governo

Il Senato ha approvato la fiducia alla manovra economica di Monti con 251 sì e 41 no (24 voti in meno rispetto alla fiducia del 17 novembre). Durante il dibattito parlamentare il Governo aveva accettato ordini del giorno che lo impagnano a correggere la poratata della soppressione di Inpdap ed Enpals, e ad assicurare garanzie di stabilità ai 700 portieri in esubero dei due enti soppressi. Ma di queste modifiche, nel testo del decreto Milleproroghe presentato oggi dall'esecutivo, non c'è traccia.

Nei giorni scorsi, numerosi deputati e senatori hanno presentato ordini del giorno per sensibilizzare il Governo a correggere la portata dell’art. 21 del decreto legge n. 201\2011 nella parte riguardante la soppressione dell’Inpdap ed Enpals. Il provvedimento è stato approvato oggi in via definitiva, dopo un iter brevissimo, dettato dalla nota gravità della situazione economica e dalla richiesta fiducia, da parte del Governo, ad ambedue i rami del Parlamento.

Gli ordini del giorno sono stati accettati dal Governo ed avevano la finalità comune di assicurare garanzie di stabilità agli oltre 700 ex portieri in esubero rispetto alle piante organiche attuali dei due enti soppressi, ma assunti oltre 10 anni fa, per effetto di specifica legge a seguito della dismissione del patrimonio immobiliare degli enti stessi, impegnando il Governo a non penalizzare tali risorse, a non disperdere le professionalità nel frattempo formate ed a trovare soluzioni organizzative alternative alla messa in mobilità di questo personale.

Inoltre a salvaguardare il welfare che Inpdap svolge in materia di concessione di prestiti e mutui, autofinanziato dagli stessi dipendenti e pensionati pubblici - i quali potrebbero rischiare ora di vedere vanificati i contributi finora pagati, perché destinati nel calderone generale dell’Inps - ed a tutelare le famiglie che hanno in corso piani di ammortamento per i debiti contratti.

Il Governo, ancora, viene impegnato ad allineare i termini di operatività delle strutture e degli Organi degli enti soppressi per consentire una continuità nella gestione della pur breve fase transitoria, fissata in 5 mesi – da gennaio a maggio 2012 – dallo stesso art. 21.

Oggi, l’Esecutivo ha presentato il testo del decreto-legge c.d. “Mille proroghe”, con il quale poteva cogliere l’occasione di recepire le indicazioni espresse dagli ordini del giorno dei due rami del Parlamento dopo averle tutte accettate; invece ha eluso completamente gli ordini del giorno e la richiesta di attenzione verso la grave situazione di disagio in cui si trova il personale in esubero e le relative famiglie e, addirittura, ha ridotto i tempi di attività degli organi rispetto a quelli delle strutture, nella gestione della fase transitoria (organi che bene avrebbero potuto operare in modo efficiente nella delicata fase dei decreti di trasferimento delle risorse) creando ulteriori difficoltà sul piano operativo.

Appare incomprensibile come il Governo, impegnato in sede parlamentare da precisi ordini del giorno, nel primo atto normativo susseguente ignora gli impegni assunti ed anzi adotta provvedimenti che vanno nella direzione opposta. Sembra quasi che il Milleproroghe sia stato preparato in contemporanea con la stessa manovra economica, e in suo parallelo, per guadagnare ancora tempo: infatti le indicazioni delle due Camere non sono state recepite.

(red)


VIDEO: Striscione, fischietti e forza bruta. Lo show triviale della Lega alla Camera

 

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.222) 22 dicembre 2011 20:08

    Zona franca >

    E’ difficile declinare i tempi della politica e la durata della formula Monti.
    Il vero “detonatore” è il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi.

    Quando lo spread si muove nell’intervallo da 400 a 500 punti prevale il connotato di “credibilità” di un governo “tecnico” sintesi di una larga maggioranza trasversale. Prioritaria è la necessità di “controllare” le variabili macro-economiche di una situazione emergenziale.

    Tutto cambia se lo spread sale sopra i 550 punti o scende verso quota 350.
    In entrambi i casi, per ragioni opposte, diverrebbe ineludibile il ricorso alle urne.
    Da un lato l’imminente prospettiva di un default economico-finanziario, dall’altro la percezione di un’emergenza “superata” spingerebbero le forze politiche a riaffermare la propria identità di proposte programmatiche.

    L’intervallo da 400 e 500 punti è “zona franca” del governo Monti finchè la crisi grava sul paese come Se fosse Stagnazione

  • Di (---.---.---.53) 23 dicembre 2011 15:16

    bè un commento è semplice, se non ci fosse il debito non ci sarebbero problemi, e allora che fare? ancora più semplice, ogni cittadino dovrebbe dare qualcosa allo stato, cioè a noi stessi in proporzione alle proprie ricchezze, rispettando il principio dell’unità marginale; che lo si puo andare a leggere sui libri di economia, logicamente una tantum.

    • Di (---.---.---.76) 24 dicembre 2011 08:28

      Sicuramente è stato un errore di battitura, come capita a tutti, però penso sia utile sottolineare una cosa per chi magari è a digiuno di economia. L’autore del commento quando ha scritto "unità marginale", sicuramente voleva scrivere "utilità marginale decrescente della ricchezza". Spero che l’autore sia d’accordo e che sia chiaro che lo spirito ispiratore del mio intervento sia, nel massimo rispetto, rivolto a favorire una corretta lettura del pensiero (che condivido).

  • Di (---.---.---.225) 23 dicembre 2011 16:26

    Cari contemporanei, ho 59 anni, ho pagato i contributi per soli 38 anni e due mesi ma lavoravo, e duro, scaricavo e caricavo rimorchi mentre facevo la scuola serale professionale. Ho pure conseguito la laurea, di sera, allora a Milano si poteva frequentare anche dopo il tramonto. In seguito a mobbing, dico io, esigenze aziendali, dicon loro, il 31/12/2010 mi han costretto a dare le dimissioni: trasferiemnto a Napoli da Milano etc.... Ho considerato che l’incentivo e l’indennizzo sarebbero stati sufficienti per arrivare alla pensione....eppoi, professori, siete così sicuri che sia più meritevole chi, raccomandato, ha trovato un posto fisso a quindici anni di chi ha sgobbato sui banchi di scuola? Io, noi, abbiam sempre fatto sacrifici per la Patria, per il Paese e siamo ancora disposti a farli se fossero equi. governo di Banchieri carrieristi a caccia di prestigio per occultare le infamie di cui vi siete nutriti per occupare quei posti! Vi detesto

  • Di (---.---.---.149) 24 dicembre 2011 02:56

    Sono sempre stato un uomo di sinistra, quella vera!! Ma oggi con rammarico vedo dei fascisti di nome Bersani, Finocchiaro, Bindi violentare la bandiera rossa, i sindacati non potevano far finta di niente e così si sono riuniti coesi a darci il contentino contro la manovra, abbiamo fatto uno sciopero bluff di tre ore che quelli al governo stanno ancora tremando dalla paura! Sule pensioni mi sento un uomo tradito dalla mia stessa patria, farabutti tutti coloro che che l’hanno rovinata e non sono di certo gli operai che hanno lavorato 40 e passa anni, ma quelli che ci hanno malamente governato. Applaudo alla lega e all’Italia dei valori che ci hanno provato a dire di no a questo governo farsa o forse essendo partiti delle coalizioni opposte avevano il compito di racimolare un po di consensi bilanciati per bersani e berlusconi.
    Che schifo che il partito dei lavoratori abbia permesso questa porcheria di farci lavorare fino alla morte, vedremo 65enni in cerca di lavoro che gli verrà ovviamente negato a favore degli incentivi per i giovani, per mangiare andremo a rubare o alla caritas?
    Mi vergogno ad aver votato dei vermi!
    Gianni

    • Di (---.---.---.66) 26 dicembre 2011 13:00

      sono perfettamente d’accordo hai tutta la mia solidarietà hanno colpito ancora una volta le fasce più deboli con l’arroganza e la prepotenza di persone prive di qualsiesi valore umano e sociale. Dobbiamo ringraziare per questo i vari leader Bersani e C. che hanno mostrato il vero volto tradendo la classe dei lavoratori, almeno adesso sappiamo chi sono. Evidentemente queste persone una coscenza non ce l hanno e farebbero bene a vergognarsi visto che giocano sulla pelle della povera gente. Walter

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares