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Il “Repetita iuvant” di Beppe Grillo: “Nome, simbolo e regola due mandati non si toccano”!

Ormai è scontro aperto tra Grillo e Conte e alla fine ne resterà solo uno! Il guru del Movimento 5stelle, Beppe Grillo, punta l’indice contro l’ex premier e attuale contendente della ‘sua creatura’, Giuseppe Conte.

 Il fondatore dei pentastellati scrive dal suo blog personale una lunga lettera che mette i grillini davanti ad un bivio costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle: la prima è di una politica che nasce dal basso, e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte.

di Beppe Grillo. Ormai è chiaro come il sole: a ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle. La prima è di una politica che nasce dal basso, e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte.

Il MoVimento, come sapete, è nato dall’idea che Gianroberto ed io abbiamo avuto di creare una forza politica diversa, un’alternativa ai partiti tradizionali, ormai incrostati da decenni di politici zombie, più attenti ai propri interessi che a quelli dei cittadini che dovrebbero rappresentare. Sapevamo fin dall’inizio che il pericolo di cadere nello stesso tranello incombe su ogni forza politica, perché ogni rappresentante tende inevitabilmente a mettere se stesso al centro, sacrificando l’interesse collettivo. È una storia vecchia quanto il mondo: da secoli le comunità si ingegnano per trovare regole che possano arginare questa deriva.

Non esistono regole perfette, ma è evidente che i conflitti d’interesse si acuiscono quando i rappresentanti si chiudono nei loro privilegi e si rifiutano di lasciare lo spazio agli altri. È un comportamento dettato dal naturale egoismo umano, radicato e difficile da sradicare. Proprio per questo, Gianroberto ed io abbiamo capito che, per creare un modello diverso dai partiti tradizionali, dovevamo stabilire alcune regole fondamentali, inviolabili.

Per questo, quando parliamo di principi fondativi stiamo parlando di principi non negoziabili, principi che se vengono scardinati fanno crollare le fondamenta di una casa che mattone dopo mattone abbiamo costruito insieme a voi in tutti questi anni.

Ad oggi non mi sembra si stia compiendo un’opera di rinnovamento, ma un’opera di abbattimento, per costruire qualcosa di totalmente nuovo, che nulla ha a che spartire con il MoVimento 5 Stelle.

Il 20 Agosto pubblicavo sul mio blog un post dal titolo “Il nostro DNA” in cui chiedevo la salvaguardia del simbolo, del nome e della regola del secondo mandato, principi fondanti del MoVimento 5 Stelle.

Dopo la pubblicazione del suddetto post, Giuseppe Conte pubblicava un video di lancio dell’Assemblea Costituente in cui dichiarava che sia il simbolo, che il nome, che anche le regole del M5S avrebbero potuto subire modifiche.

Ora, esplicito ancora di più quanto avevo inteso già fare con quel post, purtroppo ignorato dal Presidente Conte: esercitare i diritti che lo Statuto mi riconosce in qualità di Garante, ossia custode dei Valori fondamentali dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle. E quindi, secondo quanto afferma l’art. 12, lettera a) numero 2, ribadisco che ci sono degli elementi imprescindibili del Movimento 5 Stelle che devono restare tali affinché il Movimento possa ancora dirsi tale: il nome, il simbolo e la regola dei due mandati.

Repetita iuvant.

 

P.s Aggiungo che è vero che “nessuno deve temere una comunità che discute”…ma nemmeno chi decide liste bloccate e abbracci mortali senza discuterne con la comunità.

 
 
 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.244) 24 settembre 2024 18:56

    Che Grillo tenda a difendere la propria creatura sarebbe normale, anzi direi scontato. Non è normale invece che anteponga il proprio ego smisurato al diritto di una comunità che si riconosce in determinati valori. I due mandati avevano un senso nella fase propulsiva, ora non più. Bisogna certamente evitare il professionismo politico sine die; ma ogni regola deve essere modificabile se e quando si devono salvaguardare delle professionalità acquisite con l’esperienza. Viceversa il movimento si impoverisce. Non è il simbolo, nè tantomeno il nome, ma sono i principi etici e morali fondanti ad essere intoccabili.

    L’azione di Grillo sembra più motivata da spinte esterne e ho l’impressione che tenda a distruggere piuttosto che a salvare.

    Il primo segnale lo ha dato quando, di fatto, ha costretto il M5S ad entrare nel governo tecnico di Draghi, con corredo di puttanate del tipo "non è un banchiere ma uno di noi" e "Cingolani è un grillino" ecc.... Forse è meglio che continui a fare il comico perché probabilmente la dipartita di Casaleggio lo ha del tutto spiazzato.

    Mi auguro quindi che Conte porti a termine la Costituente. Diversamente il M5S sarebbe elettoralmente morto. E questa seconda ipotesi so che farebbe molto comodo a molti, in primis il PD. 

     A proposito di visioni secondo Grillo " la prima ecc...  " si commenta da sola.

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