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Il PD è un partito di destra?

Che cos’è la destra che cos’è la sinistra, diceva Gaber?

Che cos’è la destra, che cos’è la sinistra oggi, in un’economia globale, contrassegnata dalla finanziarizzazione dell’economia e della politica, che ha allargato la dimensione dello scontro di classe, a livello di categoria sociale e di popoli, e ribaltato le tradizionali contrapposizioni operaio/impresa.

La sinistra difende la parte debole della società

Ieri la parte debole era una classe.

Oggi è più di una classe, è una categoria, una parte di popolo: un popolo, l’operaio rispetto all’impresa, ma anche il piccolo imprenditore rispetto alla grande industria, l’industria rispetto alla finanza, la politica rispetto all’economia, i paesi poveri rispetto ai paesi ricchi.

E tutto ciò mette in discussione la struttura, l’organizzazione e la funzione della forma partito, ma non le categorie di destra e di sinistra.

La funzione della sinistra è stata e sarà la difesa dei deboli in qualsiasi contesto economico,in qualsivoglia categoria,classe essi siano allocati.

Con queste premesse nasce la domanda: il PD è un partito di destra?

Veltroni ha reagito infuriato, all’accusa di Vendola di essere uomo di destra per le sue posizioni sull’articolo 18. Ha rivendicato la sua storia di sinistra, le battaglie comuni con Vendola. Il dirigente del PD ha elogiato questo governo, ha auspicato per Monti la premiership del partito democratico. Ha poi sostenuto che l’articolo 18 non è un tabù, e che al riguardo un accordo è possibile sulla conservazione dell’articolo 18 per i soli casi di discriminazione. E su tale articolo, la stessa cosa ha detto Bersani dalla Gruber. Diversa la posizione di Fassina e Cofferati, chiara nel contrasto deciso alla posizioni di Confindustria e del Governo.

Ma al di là del “casus belli” specifico, è il momento che nel PD, e tra il PD e gli alleati si faccia chiarezza su principi e valori, e sul progetto politico culturale che ciascuno vuole rappresentare. E ciò a partire da una valutazione dell’operato del Governo Monti.

E’ una medicina necessaria ma amara, oppure è una medicina necessaria e gradita?

Se Monti è una medicina necessaria ma amara, restano aperte tulle le possibili convergenze tra il partito e la sinistra.

Se viceversa Monti è una medicina necessaria e gradita, allora veramente questo giudizio è la spia di uno spostamento politico del partito democratico.

Il fatto è che Monti realizza fedelmente il programma della BCE, e in questo programma non c’è niente di sinistra. E ciò è risaputo dalla dirigenza PD, che ha sempre auspicato una traduzione del piano, in termini di equità.

Quali le migliorie, quali i risultati ottenuti dal PD per la povera gente? 

Certamente la riforma delle pensioni non ha giovato ai precari e ai pensionati poveri.

L’unico risultato di questa riforma è stata la produzione di nuovi soggetti deboli, che si aggiungono a quelli già esistenti, accanto ai precari giovani, si collocano ora i precari di mezza età.

Mentre resta ancora in piedi il problema degli esodati, lavoratori senza lavoro e senza pensione, un problema che il decreto mille proroghe non ha risolto.

L’art 18 dello statuto dei lavoratori è una conquista di civiltà oppure un ostacolo agli investimenti? Secondo dati OCSE la rigidità tedesca è pari a 3 punti, mentre quella italiana a 1.77. Eppure in Germania non c’è nessun blocco degli investimenti.

Ridurre l’operatività dell’articolo 18 ai soli casi di discriminazione, e monetizzare il licenziamento ingiusto ,negli altri casi, significa trasformare un fatto di giustizia in un fatto di convenienza ed esporre i lavoratori a possibili forme di ricatto. Per l’impresa espellere ingiustamente un lavoratore antipatico, con la schiena diritta, è solo questione di soldi. E così il lavoratore per non rischiare il licenziamento sarà costretto a subire le angherie del padrone, ad ubbidire anche ad ordini ingiusti. E che cos’è questo se non la mano libera in fabbrica?

Quanto giova alla piccola e media impresa l’assenza di qualsivoglia intervento sul credit crunch?

E allora prima di parlare di investimenti bloccati è forse giusto valutare la presenza e di flussi finanziari bancari disponibili per gli investimenti, del tasso di capitalizzazione delle aziende, degli investimenti sottratti all’industria. 

Quanto è diminuito il credito industriale? Quanta è aumentata la speculazione finanziaria?

Oggi si parla di stretta creditizia.

Eppure la BCE ha prestato alle banche europee tramite asta 489 miliardi di euro al tasso dell’1% per la durata di 3 anni, e da ultimo 530 miliardi ,di cui le banche italiane si sono accaparrate 130 miliardi di euro.

Possibile che nessuno, neppure il PD, si chieda come siano stati, e come verranno utilizzati questi soldi pubblici?

Quanti di questi soldi sono andati, e quanti andranno all’economia reale?

E dei profitti prodotti dall’industria, quanti sono andati all’industria e quanti alla speculazione finanziaria?

E mentre restano senza risposta i dubbi e gli interrogativi sul credit crunch, in Germania operano banche pubbliche con il compito di finanziare le imprese, che ricevono dunque tanto credito, non a pioggia, ma a condizione che facciano innovazione, e conservino e sviluppino i posti di lavoro.

E in Italia? In Italia il Governo nel decreto sulle liberalizzazioni garantisce le passività delle banche private, responsabili del credit crunch. Le stesse banche che ora, attraverso l’ABI, protestano per la cancellazione delle commissioni sull’affidamento, e minacciano di inasprire la stretta creditizia.

Restano ancora buchi neri che interpellano il PD e la sua funzione nella maggioranza di questo governo.

Le inerzie governative per l’ aumento del prelievo fiscale sui capitali scudati, l’accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati, un’asta seria delle frequenze tv, non sono misure neutre.

I mancati introiti relativi a questi capitoli, si riverberano sulle tasche dei più poveri.

Il tutto nel silenzio del PD.

In Italia prende sempre più piede il modello Marchionne: più lavoro, più straordinari, meno diritti in fabbrica. Ma i lavoratori italiani sono quelli che in Europa hanno i salari più bassi, e quelli che fanno più ore di lavoro. Atti discriminatori verso sindacati scomodi si alternano con atti di arroganza verso la magistratura, e le istituzioni politiche. Gli iscritti della Fiom non assunti a Pomigliano, le sentenze non rispettate, giornali sgraditi tolti dalla bacheche, attacchi ai magistrati per sentenze sgradite, rifiuto di esibire in Parlamento i programmi Fiat. Insomma diritti sociali al lumicino, mano libera i fabbrica, e poco rispetto verso la stampa e le istituzioni.

Il silenzio del Governo giova ai lavoratori? E che cosa ha fatto il PD per sollecitare una presa di posizione di Monti su questo trend reazionario?

Certo che c’è poco da aggiungere a quanto detto da Gentiloni, che preferisce Marchionne alla Camusso, a Fassino, che approva l’accordo di Pomigliano, ma tace quando gli impegni Fiat, compresi in quell’accordo, non vengono rispettati.

Il problema No Tav è un problema economico, un problema ambientale, di metodo democratico.

Perche Fassino e la dirigenza del PD non escono dal guscio e non vanno a parlare con la gente della Val di Susa?

Qual è il compito di un partito di sinistra, se non quello di fare una mediazione tra il governo e le istituzioni locali, e portarli al tavolo della trattativa,

In un momento di crisi devastante è necessaria un opera siffatta, una spesa di 20 mildi di euro, e quale il rapporto costi benefici, l’incidenza ambientale .

Tali temi non possono formare oggetto di una interlocuzione governo/sindaci della zona?

E si potrebbe continuare, ma il nocciolo del problema sta nella natura del partito.

Il PD è il partito che lotta per risolvere i problemi o il partito che vuole vincere ad ogni costo? Il PD è il partito che aiuta la gente o una fabbrica del consenso?

Quando un partito privilegia i voti rispetto alla giustezza degli obiettivi e alla soluzione dei problemi del Paese ,non è un partito che aiuta la gente, ma una fabbrica del consenso.

Quando un partito acquisisce l’adesione di un parlamentare non in base ad una comunanza di intenti e di posizioni, ma perché serve il voto di quel parlamentare, non è un partito che aiuta la gente ma una fabbrica del consenso.

Quando un partito forma un alleanza politica non in base alla compatibilità dei programmi, ma per andare al potere, questo non è un partito che aiuta la gente ma un fabbrica del consenso.

Quando l’attività di un partito si riduce ad una campagna elettorale continua, non è un partito cha iuta la gente, ma una fabbrica del consenso.

E se trasferiamo questo principio della vittoria ad ogni costo all’interno della vita dei partiti, nella scelta di un candidato ad esempio, succede che tra un soggetto onesto che porta 100 voti, e un soggetto di dubbia onestà che porta mille voti, si sceglie quest’ultimo perché consente di vincere. E così la corruzione si insinua nel partito ed intacca i valori morali, che sono un suo un patrimonio indispensabile, che lo differenzia rispetto ad altri partiti e gli assicura la vittoria. 

E ciò determina lo smarrimento del valore, degli ideali e della lotta quale strumento di azione politica: e così è avvenuto che il PD ha espulso dal suo programma, dalla sue linee strategiche, l’impegno morale, la difesa dei più deboli, e ha smarrito la sua funzione le ragioni che giustificano la sua esistenza.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.242) 2 agosto 2012 15:06

    Il PD è un partito di sacchi merda!!

  • Di (---.---.---.242) 2 agosto 2012 15:10

    il pd è un parrtito di sacchi di merda. a cominciare dai "dirigenti" del partito per finire con tutti i parassiti che lo votano. l’iitalia è in rovina perchè ci sono troppi extracomunitari, romeni, albanesi e tutta l’altra "drugia" che ci spolpa delle risorse. vogliamo il nord libero, indipendente, e soprattutto senza gente che è senza lavoro.tireremo su un muro da firenze che faccia da frontiera, eppoi saremo una piccola svizzera!

  • Di (---.---.---.247) 15 febbraio 2013 11:12

    IL PD MI HA DELUSO.....FORZA GRILLO

  • Di (---.---.---.120) 14 marzo 2014 22:05

    Sono un operaio italiano e da sempre i partiti di destra agiscono a mio danno perciò mi fanno schifo è non li voto !

    Il PD è un partito di destra composto da parassiti criminali anche gli elettori del PD sono dei parassiti perciò sarei un fesso a votarlo !

    Ho sempre votato per i partiti comunisti italiani ma vista la loro ottusa deficienza nel fare proposte serie adesso voto solo per M5S e per Grillo !

    Qui in Italia i partiti comunisti vogliono difendere gli interessi solo dei lavoratori privilegiati e vogliono continuare a favorire ed incentivare una insensata ed inutile immigrazione straniera selvaggia !

    La sinistra italiana NON ha ancora capito che favorendo la immigrazione straniera inutile selvaggia e favorendo alcune caste privilegiate di lavoratori privilegiati ha perso TOTALMENTE IL CONSENSO POPOLARE E GLI ISCRITTI !

    W Grillo !

    W il M5S !

  • Di (---.---.---.26) 4 aprile 2014 12:51

    Il PD è un partito di merda composto da mafiosi è fascisti !

    Per 20 i fascisti mafiosi di Forza Italia -PDL -AN-Lega Nord-UDC hanno governato l" Italia rubando a man bassa !

    PER 20 ANNI IL PD (presunta opposizione di centro-sinista ) NON HA FATTO NULLA IMPEDIRE TALE SCEMPIO !

    Dal 1993 ad oggi 2014 il PD NON HA FATTO NESSUNA OPPOSIZIONE !

    DAL 1993 ad oggi 2014 IL PD QUANDO GOVERNA HA FATTO SOLO PORCHERIE MAFIOSE E FASCISTE A DANNO DEGLI ITALIANI !

    (Vedi le porcherie fasciste -mafiose che fa il governo di MATTEO RENZI da 2 mesi )

    Da tutto ciò si evince chiaramente che PD-PDL-LEGA NORD-UDC-ECCTTERA SONO TUTTI PARTITI MAFIOSI-FASCISTI !

    VOTATE PER IL M5S OPPURE VOTATE PER RIFONDAZIONE COMUNISTA !

    SVEGLIATEVI ITALIANI !

    ITALIANI SE NON VOLETE MORIRE DI FAME E TROVARVI TUTTI DISOCCUPATI E SENZA PENSIONE DOVETE VOTARE PER M5S oppure PER I PARTITI DI SINISTRA QUELLI VERI DI SINISTA RIFONDAZIONE COMUNISTA -PARTITO COMUNISTA !

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