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Il PD al bivio: ce la faranno i nostri eroi a diventare credibili?

Le dimissioni di Walter Veltroni sono lo specchio della situazione della sinistra italiana. Un sistema che getta la spugna e che ora ha il compito di guardare in sè e capire il perchè di questo continuo fallimento partitico. Con l’addio del suo segretario la non opposizione si trova ad un bivio, e non parlo certo dell’ipotesi di primarie o segretariato pro tempore.

Le due strade ora percorribili sono altre. L’alternativa è tra diventare qualcosa di credibile oppure continuare a portare a casa la ricchissima pagnotta dello stipendio e continuare a fare la marionetta parlamentare. Cambiare dovrebbe essere il motto. Yes we can? Dalle prime reazioni si direbbe Yes we can’t. Sugli scudi i soliti. I soliti ignoti, i furbetti del partitino, mister voglio diventare il clone di Berlusconi, ma con i baffi, Massimo D’Alema, mister lunga anima Fassino, miss Rosy Bindi. In due parole: NON CREDIBILI.

Loro l’opposizione non sono in grado di farla, la signora Bindi ci riesce solo a targhe alterne, un giorno si e dieci no. Su D’Alema e Fassino, meglio non insistere, la loro credibilità pubblica e politica l’hanno già persa per la storia Unipol, dimostrando di non essere poi diversi dalla destra governativa arraffona e cafona. Contando che se il baffettino arrivasse a rappresentare il PdmenoL si incrinerebbero ancora di più i rapporti con l’unico partito simil-onesto che abbiamo in Italia. Che gran gioia.



La strada da percorrere è quella che la buon anima di Enrico Berlinguer aveva individuato già nel lontano 1981: questione morale prima di ogni cosa.

Distinguersi per etica dalla Banda Bassotti della libertà. Diventare una formazione politica per bene, epurando (di epurazione si deve trattare), chi in parlamento non ci dovrebbe stare, sia per condanne, che per processi di una certa gravità, rivolgendosi finalmente ai cittadini e cercando di bloccare le leggi vergogna e regimentali che Silvio I da Arcore ha intenzione di fare.

Solo così il PD potrebbe iniziare ad avere senso. Altrimenti continuerà ad essere la non alternativa italiana. Una brutta copia del Popolo della Libertà di farsi i propri interessi. E tra l’originale ed una copia si sa non c’è storia.

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