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Il Consiglio costituzionale francese respinge in gran parte la legge antimmigrazione

Di fronte alla legge proposta e approvata dal governo francese per mettere dei paletti all'immigrazione la sinistra oltre a scendere in piazza ha fatto ricorso al Consiglio costituzionale. Il Consiglio ha bocciato gran parte degli articoli della legge. 

È una vittoria per la sinistra. Vediamo nel dettaglio quali sono gli articoli bocciati. Riguardano gli studenti universitari, i ricongiungimenti, le concessioni di cittadinanza, le quote nell'ingresso di immigrati. Sono confermate invece le norme per l'espulsione degli emigranti che violano le leggi. In pochi casi il Consiglio ha bocciato gli articoli di legge per incostituzionalità. Principalmente ha fatto ricorso a vizi procedurali. Nei provvedimenti censurati nel merito, il Consiglio costituzionale impedisce anche che la legge sull'immigrazione faciliti l'identificazione degli stranieri in situazione irregolare, quando vengono fermati dalla polizia. La legge infatti autorizzava gli agenti di polizia giudiziaria a “ricorrere alla coercizione per effettuare operazioni di rilevamento delle impronte digitali o di fotografie di uno straniero, in caso di palese rifiuto di quest'ultimo di sottoporsi a tali operazioni” Molto controversa, la misura che estende la durata del soggiorno richiesta agli extracomunitari in situazione legale per beneficiare di alcune prestazioni sociali. È stata così completamente censurata. Lì troviamo l’assegno di autonomia personalizzato (APA), destinato agli over 60, e l’assegno abitativo personalizzato (APL). Con la legge gli stranieri avrebbero dovuto attendere due anni e mezzo affinché i lavoratori potessero accedervi, cinque anni per gli altri. Altro provvedimento respinto è l' inasprimento dei criteri per il ricongiungimento familiare , che prevedeva l'aumento della durata del soggiorno richiesta da 18 a 24 mesi. Questo particolare regime di immigrazione, disciplinato da una direttiva europea del 2003, consente a uno straniero di portare in Francia il proprio coniuge o i propri figli. Le condizioni necessarie delle risorse non dovevano più essere “stabili e sufficienti” , ma anche “regolari”, richiedendo al contempo che l’individuo avesse un’assicurazione sanitaria per sé e per la sua famiglia. Fine del diritto automatico per i figli di stranieri nati in Francia Diversi articoli della legge sull'immigrazione miravano a modificare le regole per l'acquisizione della nazionalità francese. In particolare, la legge intendeva porre fine all'automatismo dello ius soli: i bambini nati in Francia da genitori stranieri dovevano chiedere alle autorità di ottenere la nazionalità francese, e quindi non la ricevevano più automaticamente Il Consiglio costituzionale, d'altro canto, ha convalidato diverse misure della legge sull'immigrazione originariamente proposta dal governo, alcune delle quali sono state fortemente contestate dall'opposizione di sinistra alla legge. Tra queste misure approvate ci sono: semplificazione delle procedure di espulsione degli stranieri delinquenti, che era uno degli obiettivi del ministro degli Interni Gérald Darmanin; la semplificazione delle procedure di asilo, e in particolare il fatto che il Tribunale nazionale per l'asilo potrà pronunciarsi con un unico giudice in determinate circostanze; l'articolo sulla regolarizzazione dei lavoratori privi di documenti nelle professioni ricercate, che aveva cristallizzato i dibattiti dell'autunno, è ben convalidato dai Saggi.

Foto Wikimedia

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