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IMU, l’argomento del giorno

Oggi tutti, proprio tutti, parlano di IMU, semplici cittadini, politici, giornalisti, opinionisti, sindacalisti.

Certo, l’argomento è importante, ma nessuno di costoro ha evidenziato perché, non perché siano tutti “minus abens”, sprovveduti, ma perché qualche volta la verità non conviene. Chi non si allinea, semplicemente viene espulso, Oscar Giannino, insegna.

In alcuni Paesi, a scuola si studia il gioco degli scacchi. Da noi al liceo classico si studia il latino. Il latino è importante anche perché insegna a ragionare, insegna la logica. Il gioco degli scacchi nel quale si misurano due intelligenze, due personalità raziocinanti, vince chi è capace di prevedere le conseguenze della propria mossa, quale sarà la contromossa dell’avversario e così via anche in base alla psicologia del contendente.

Si vorrebbe far credere che l’IMU è indispensabile per reperire quelle risorse che allo Stato servono per sostenere le spese sociali e l’amministrazione pubblica.

Apparentemente sembrerebbe del tutto giustificabile il ricorso a quest’imposta, ma in realtà non è così. Spesso ciò che è giusto non è conveniente.

Far pagare l’IMU ai proprietari di seconde, terze case e così via, soprattutto ai non proprietari, sembra più che giusto, i ricchi devono pagare.

Ebbene, le conseguenze dell’introduzione dell’IMU sono disastrose per tutti, compresi i non proprietari d’immobili, compresi gli inquilini; se nessuno acquista immobili da offrire al mercato dei fitti, dovranno adattarsi a dormire sotto i ponti.

L’introduzione dell’IMU ha avuto il deprecabile effetto di disincentivare l’investimento in immobili causando il fallimento improvviso di migliaia d’imprese edili, e naturalmente dell’indotto: i fornitori di cemento, d’infissi, d’impianti idraulici, di finestre e così via. È causa del licenziamento di migliaia di lavoratori, dell’apertura di numerosissimi negozi “compro e vendo oro”, bene rifugio per i periodi di catastrofe economica. Il denaro produce lavoro, benessere, solamente se circola. Nel 2012 il calo delle transazioni immobiliari è calato del 25,7 per cento. Qualche imprenditore, si è suicidato, molti sono fuggiti all’estero. Ovviamente, chi si è suicidato non pagherà tasse, chi è fuggito nemmeno e tantomeno i lavoratori gettati sul lastrico. L’IMU ha prodotto solamente danni. Oltretutto, è un’imposta che va a sommarsi ad una pressione fiscale insostenibile, causa prima della spaventosa, drammatica, crisi che da un anno e mezzo sta attanagliando il Paese, le cui conseguenze sono in gran parte irreversibili e tragiche. È facile prevedere che il domani sarà peggiore dell’oggi. Il capro espiatorio lo conoscono tutti, quando governa, è colpevole, quando non governa, anche, come negli ultimi sedici mesi. Se questo basta, continuiamo così.

Una politica più saggia che ci salvi dai tecnici e dai professori e non intralciata dall’odio politico, dalla demagogia, dal populismo, sarà indispensabile, ma per riparare le conseguenze dei danni fatti, bisognerà attendere qualche lustro.

Forse, sarebbe il caso di smetterla con la politica “anti” che i fatti hanno dimostrato non convenire neppure ai suoi portatori.

Intanto all’orizzonte le nubi sono assai minacciose, un golpe giudiziario incombe, sostenuto da accuse risibili ma le cui conseguenze lo sono molto meno.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.138) 21 maggio 2013 20:14

    Renzi fox >

    La sua specialità è raccontare il “paese che verrà”.
    Per esempio.
    Cosa fare con la Torino-Lione? Basti sapere che per attraversare le Alpi c’erano percorsi alternativi e che solo noi impiegheremo vent’anni.
    Ancora.
    Come rinnovare il PD? Per Renzi ci vuole un partito più snello, fatto di circoli e senza fondi pubblici. Lui però non può fare il Segretario perché non avrebbe le mani libere.
    E così via.

    Su ogni tema Renzi sa dire cosa non va e come dovrebbe andare. Basta non voler sapere come si fa a cambiare, con quali risorse ed in quanto tempo.

    Del resto in campagna elettorale non è richiesto lo "studio di fattibilità" e la sua non è mai finita. Anche Berlusconi e Grillo sanno che far sognare aiuta a sperare e non costa nulla.
    Ossia. La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce remore o limiti fino …

  • Di (---.---.---.90) 26 luglio 2013 12:14

    Credevo che l’ Università Bocconi fosse la fucina dei più grandi economisti italiani ma dopo il flop del suo Rettore che praticamente ha rovinato l’economia italiana con tasse a ripetizione e niente tagli alle spese, mi sono dovuto ricredere.


    E’ lapalissiano che se metti solo tasse e non elimini le spese inutili non si va avanti, non ci voleva un Professore universitario per capirlo, eppure questo non l’ha saputo.

    Per salvare l’ Italia dalla rovina è necessaria una revisione delle scuole, i laureati di oggi sono tutti asini arroganti, in tutti i campi anche nella magistratura alla quale è affidata la vita di tutti i cittadini.

    Se le cose peggiorano la gente comincerà a scappare all’ estero, le Banche che già vanno male chiuderanno e faremo la fine della Grecia.

    I nostri politici se ne fregano del popolo, pensano solo alle loro tasche.
    • Di (---.---.---.252) 27 luglio 2013 06:02

      Concordo in pieno. Il prof. Monti questo miracoloso taumaturgo che ha raccolto trionfi su tutti i palcoscenici nazionali ed Europei, ora è stato messo in disparte. Come mai? allora ci si è accorti che è stato tutt’altro che il salvatore della Patria?

      Comunque Barack Obama lo aveva chiamato alla Casa Bianca e lo aveva ammonito a preoccuparsi meno dei conti pubblici e più di crescita e sviluppo così come egli stesso ha messo in atto negli USA tirando fuori il suo paese dalla crisi.
      Certo è che dopo l’esperienza disastrosa del professore al governo, il prestigio della Bocconi ha subito un duro colpo e deve essere rivisto e comunque il professore ora è impegnato a dare a quella istituzione il colpo di grazia anche se al suo interno si stanno sollevando voci assai critiche nei suoi confronti.
      Gran parte dei suoi trionfi in sede europea erano dovuti alla soddisfazione di Germania e Francia per l’opera sabotatrice messa in atto dal professore nei confronti dell’Italia loro principale competitore in campo economico e politico.
      CESARE ZACCARIA

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