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ILVA, l’incontro tra Renzi e la pediatra Moschetti: "12mila cittadini a rischio cancro". Oltre le nubi

Poliziotto abbraccia signora, entrambi ce l'hanno fatta contro il cancro,#siamotutti048, la foto è virale. A parte che l'aggettivo, di tipo sanitario mette paura, ma cosa hanno capito gli italiani di questo incontro tra Renzi e la cittadinanza di Taranto?

Poco o niente: sembra che niente importi che ce ne erano altre, in nome di migliaia di altre, oltre la commozione, giustissima e forte, per queste due persone entrambe colpite e in lotta, una mentre lavora e l'altra che manifesta.

 

Nella giornata del 30 luglio mi è arrivata una nota su Facebook, in cui un amico comune mi inviava il dettaglio preciso con articolo dell'incontro privato tra la pediatra Annamaria Moschetti e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di cui abbiamo anche un video.

Ho chiesto l'amicizia alla dottoressa in questione e stamattina, primo giorno d'agosto

Mi accorgo che la sua nota ha avuto ben pochi like e quindi scrivo dopo aver telefonato a Prima Pagina Rai 3 e spiegato in meno di un minuto qualcosa, e se si poteva ampliare la notizia già riportata, miracolosamente, dal giornalista Enrico Fontana.

Scriveva Alessandro Marescotti nell'aprile 2016:

"Ci sono persone che ancora non sanno che ILVA sta perdendo due milioni e mezzo di euro al giorno. Una quantità di denaro superiore persino rispetto agli stipendi che paga ogni giorno. Ossia 166 euro al giorno per ogni lavoratore. Molti credono ancora che ILVA produca profitti e che faccia addirittura guadagnare lo Stato. In tanti non sanno che lo Stato si sta indebitando per tenere aperta l'ILVA che siamo noi a pagare lo stipedio dei lavoratori. La verità è invece che il mercato internazionale dell'acciaio attraversa una crisi sempre più profonda, da cui non si vede alcuno spiraglio nei prossimi anni, e questo strangolerà mese dopo mese l'ILVA che si sta indebitando fino alla bancarotta. ILVA vive solo perché lo Stato si sta indebitando e questo avviene solo perché Renzi non vuole ammettere di avere fallito. ILVA è come il Vietnam per gli USA negli anni Settanta: si continuava a combattere e a indebitarsi con le spese belliche solo per non ammettere la disfatta. Ma dopo anni di sconfitte venne il momento della rovinosa ritirata". 

Lascio tutto lo spazio restante ad Annamaria Moschetti, Medico ISDE (Medici per l’ambiente), Membro del "Collegio degli Esperti" della Regione Puglia che è stata in colloquio privato con il Presidente del Consiglio Renzi e ha denunciato la gravità della situazione a Taranto, in relazione all'ILVA.
 
La pediatra inoltre residente al Rione Tamburi di Taranto è da sempre in lotta per la difesa e la tutela della salute dei bambini, delle mamme, dei lavoratori tutti, degli abitanti di Taranto. Ringrazio chi condivide questo post e fa conoscere "anche" questo incontro con le istituzioni, aprendo la realtà dei fatti, che è formata non solo da foto virali ma da onesta informazione di cittadinanza partecipe e solidale, attiva... Andiamo oltre le nubi.
 
Doriana Goracci
"Cercherò di farvi un resoconto il più dettagliato possibile del mio colloquio con Renzi che si è svolto in maniera riservata . Sono stati dieci minuti circa e spero di essere stata efficace. Scriverò quello che ricordo il più puntualmente possibile... Non sempre userò le parole esatte del colloquio, che non posso riportare come se fossero registrate, o forse l’esatto ordine cronologico degli argomenti trattati, ma i contenuti sono riportati il più fedelmente possibile. Questa nota è pubblica . Se ci sono inesattezze Renzi potrà intervenire. Questa mattina, giunta a Taranto, ho chiesto per telefono al Presidente Michele Emiliano di darmi la possibilità di accedere alla conferenza stampa del presidente del Consiglio Renzi che si svolgeva in prefettura. Ringrazio il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per aver immediatamente corrisposto alla mia richiesta. Quando è terminata la conferenza stampa, ho avvicinato Renzi e mi sono presentata ricordandogli di avergli chiesto un colloquio due anni fa. Si è subito ricordato di me . " ah lei è la famosa pediatra ..." e mi ha chiesto, prontamente, di seguirlo per prendere insieme un caffè in una saletta riservata….

Nella saletta allestita per il caffè non c’erano giornalisti e telecamere. Sono venuti anche il ministro Del Rio, che è un medico, e che ho invitato, per questo, ad avvicinarsi e la viceministro dello sviluppo Economico Teresa Bellanova che è stata subito chiamata ad avvicinarsi da Renzi. Il colloquio pertanto si è svolto tra me e Renzi alla presenza dei due citati.

Renzi: “ finalmente ci incontriamo anche se dopo due anni“ Io: “Lei non mi ha certo chiamata come si era impegnato a fare. Sono qui perché me lo ha consentito il presidente Emiliano”. Non ha obiettato. Ho detto a Renzi che, secondo dati ufficiali prodotti da ARPA Puglia e liberamente scaricabili dal sito governativo dell’ISPRA, alla fine del precorso di attuazione dell’AIA rimarranno 12000 cittadini tarantini esposti a rischio cancerogeno che la scienza definisce “di misura inaccettabile” e che i tarantini non possono essere certo grati al governo per questo.

Renzi subito: "Allora mi dia lei la soluzione, volete la chiusura?”. Io ho detto che la responsabilità delle scelte è del governo e quindi sua, e che il mio compito in quel momento era fare presenti questi dati perché un domani lui e nessuno non possa dire che non sapeva e ritenersi assolto da questa responsabilità.

Allora lui ha detto “Anche una signora, una volta, voleva farmi credere che l’inceneritore faceva venire il tumore ed invece ….” Io gli ho detto che non riferivo opinioni personali , ma dati scientifici pubblici ed incontestati. Ho chiesto a Del Rio una conferma , perché, in quanto medico, queste cose dovrebbe conoscerle bene. Ha fatto un impercettibile cenno che mi è parso un sì . In sostanza non ha negato, ma non è intervenuto a confermare verbalmente rinforzando la mia comunicazione. Credo che il suo silenzio non sia però passato inosservato a Renzi che ha taciuto un attimo con una espressione “sospesa”, di quelle con le quali spesso lo si ritrae mentre riflette.

La Bellanova è intervenuta: "Volete farci passare per assassini!", ha detto, chiaramente concitata, “ …assassini". Credo che le grida “assassini “ che si erano sentite chiaramente provenire dalla strada l’abbiano colpita. Non sono intervenuta su questo punto.

In conferenza stampa avevano detto che a Settembre saranno consegnate le cinque scuole dei Tamburi. Io sono intervenuta su questo secondo tema dicendo che se pure bonificavano le scuole, nei giorni di vento forte si sarebbero nuovamente inondate di polvere proveniente dai parchi minerali , polvere che imbratta tutto, polvere che la gente si ritrova addosso ( ho fatto il cenno delle mani sporche), nelle case e dappertutto e che la copertura dei parchi doveva essere completata già dal 2015….ho di fatto rinforzato quello che Emiliano ha detto chiaramente in conferenza stampa e cioè che “Non si può bonificare senza chiudere la fonte inquinante”.

La Bellanova ha detto che i parchi sono anni che sono scoperti , loro devono trovare i fondi per coprirli e li troveranno producendo. La vice ministro parlava chiaramente concitata e il suo pensiero non è traducibile in maniera lineare. Ha aggiunto che loro col decimo decreto hanno nominato tre esperti per verificare il piano ambientale . Ho eccepito che nessuno di loro è un medico.

Renzi ha detto che come in tutto il mondo anche a Taranto si può produrre in maniera sostenibile . Ho obiettato che non è possibile rendere sostenibile un impianto di quelle dimensioni, così a ridosso della città e con quelle metodiche produttive e che a Duisburg hanno distanziato l’area a caldo e i parchi minerali li hanno al porto di Rotterdam.

Renzi ribadiva che “stiamo seguendo un percorso di legge” e ha aggiunto che “le valutazioni sanitarie che lei fa sono state già esaminate dagli esperti”. Ho obiettato che il loro percorso di legge comprende un emendamento poi trasformato in legge sulla Valutazione del Danno Sanitario. E che quella posticipa le analisi sul danno alla salute. E che questo non si può accettare. Mi è parso (posso sbagliare) che non mi seguisse su argomenti così tecnici. “Noi stiamo seguendo un percorso di leggeW, ripeteva, “per rendere compatibile …”mi ha salutato si è allontanato insieme alla Bellanova.

Ho detto a del Rio, che era ancora lì, che mi pareva che il presidente Renzi, non essendo un medico, le questioni sanitarie non le seguisse bene. Ha risposto che secondo lui le capiva bene. Ho chiesto un tempo più disteso per entrare nel dettaglio. Del Rio ha risposto che non ce n’è bisogno perché loro hanno i loro esperti anche in materia sanitaria. Ed è andato via anche lui .

Sono rimasta sola nella saletta con i camerieri e mi sono fatta servire una spremuta. Avrei potuto dire di più e meglio. Il tempo era stretto , l’argomento complesso, il colloquio a tratti concitato. Ho fatto il possibile. Non avevo neanche l’abbigliamento adatto, non mi ero preparata all’incontro inaspettato e venivo correndo da una mattinata di ambulatorio pediatrico a Palagianello. Spero di aver inciso un po’. Comunque la voce della città “un po’" è arrivata. Spero.

dalla Voce di Taranto

 

https://www.youtube.com/watch?v=Yk_WRG4WgAY

https://www.youtube.com/watch?v=7drGDJD1wgY

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.184) 1 agosto 2016 14:26
    Doriana Goracci

    Ho letto solo ora e forse per fortuna, date le sofferenze,che è morto il piccolo Lorenzo Zaratta. L’ annuncio è stato fatto dal papà, Mauro Zaratta che non aveva esitato a mettersi insieme a lui in foto, su Facebook. Il piccolo viveva a Taranto, gli era stato diagnosticato un tumore al cervello tre mesi dopo la nascita, aveva solo 5 anni ma era diventato un simbolo della lotta ai tumori nella città pugliese, dove sorge lo stabilimento dell’acciaieria Ilva.

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.184) 1 agosto 2016 16:16
    Doriana Goracci

    Aggiornamento quasi in tempo reale per intervento della dottoressa Moschetti, su Facebook:

    Aggiornamento : Alcuni mi hanno chiesto perchè al premier Renzi, che quasi subito mi ha chiesto se secondo me ILVA dovesse essere chiusa, io non ho subito risposto in questi termini " SI dovete chiuderla ".
    Come ho invece tranqullamente detto lo stesso giorno al TG3 (peraltro ricordando la necessità di occuparsi delle famiglie ed el reddito degli operai )
    Io mi presentavo in veste istituzionale, come presidente della Commissione Ambiente dell’ Ordine dei Medici ,e ho fornito i dati scientifici che dimostrano l’ assoluta incompatibilità con la vita e la salute degli impianti e ho argomentato .
    Ho detto che alla fine del processo, che loro definiscono di ambientalizzazione, permarrà il rischio di avere un cancro per 12000 persone( secondo ARPA Puglia). E che non c’ è nessun modo oggi noto per ovviare.
    Questa era la mia consulenza tecnica ai decisori politici. Il mio ruolo.
    Se io dicessi a qualcuno con enfasi ed insistenza che la sua auto ha il motore compromesso e che se partirã in viaggio , come intende fare, non avrà NESSUNA speranza di salvarsi, non sarebbe lo stesso che dire "non partire?".
    E nessuno potrebbe sostenere che una simile perorazione sia un invito a partire .
    Io se NON HO IL POTERE DI IMPEDIRE di partire ( ahimè) posso solo fare DI TUTTO per cercare di dissuadere.
    Quello ho cercato di fare. .
    1)Non avevo nessun potere di fargli cambiare idea "intimandoglielo" : chiuda l’ILVA
    Mi avrebbe detto:"lei faccia il suo mestiere che io faccio il mio" e non mi avrebbe ascoltato più.
    2) Non avevo il potere di fargli cambiare idea "insultandolo" ( come taluni mi hanno accusato di non aver fatto : dovevi gridargli "assassino" ) . Mi avrebbe messo fuori dalla porta subito e avrebbe detto che siamo gente che, non avendo argomenti, usa gli insulti.
    Io non potevo sbagliare. Sono stata l’ unica persona ad essere ricevuta privatamente. Ogni minuto in cui ho tenuto la sua attenzione era guadagnato dalla mie capacità diplomatiche.
    Renzi mi ha ascoltato invece ancora a lungo, ho avuto la possibilità di spiegare ancora , di parlare della gente del Quartiere tamburi e delle scuole , della legge e delle valutazioni di impatto.
    Col garbo e la fermezza che si convengono ad una signora e a una professionista che porta, con la dignità che è propria del suo popolo, le ragioni che sente vere e giuste.
    Dal seme che si pianta non si può giudicare la quantità del raccolto.
    Io sono fiduciosa .
    Dopo l’incontro intanto ho dato molte interviste a giornali e radio, il post del resoconto dell’incontro ha girato moltissimo su internet, così come la foto .Ho ricevuto circa 300 richieste di amicizia fb e risposto in privato e in pubblico per due giorni a domande sull’incontro a persone che volevano essere informate.
    Posso affermare che l’incontro col premier è stata una occasione per fare controinformazione .
    Che non è passata, come si sarebbe coluto fare non consentendo anche ai giornalisti di fare domande ,solo la verità ufficiale nella quale ai morti e ai malati non si faceva cenno alcuno.
    Le battaglie politiche , oggi sono anche molto battaglie di comunicazione.
    Certamente con le giuste proteste in piazza, ma anche con questo mio contributo, da moltissimi in effetti ritenuto utile, la voce della città ( o di una significativa parte della città ) è risuonata alta.

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