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I premiati di Roma e "Storia dei laici"

Nella serata di venerdì 17 luglio 2009 sono stati proclamati i vincitori del Premio Letterario Roma.

Gli autori e i libri vincitori del Premio Roma sono i seguenti: narrativa straniera, Alameddine Rabi, “Hakawiti. Il cantore di storie”, Bompiani; narrativa italiana, Loewhental Elena, ”Conta le stelle se puoi”, Einaudi; saggistica, Massimo Teodori “Storia dei laici. Nell’Italia clericale e comunista”, Marsilio.

Qui di seguito troverete un approfondimento sul libro di saggistica che può aiutarci a comprendere meglio il delicato periodo di transizione che sta attendendo l’Italia (www.massimoteodori.it).

"Storia dei laici" ripercorre in maniera esauriente l’intero cammino nella Repubblica dei gruppi laici e antitotalitari italiani di matrice liberale, democratica e socialista. E’ la storia veritiera e originale del mondo politico e culturale che fu antifascista senza essere comunista, e anticomunista senza essere fascista e clericale. Ed è per questa singolarità che i cattolici, predominanti in politica, e i comunisti, egemoni nella cultura, hanno tentato di cancellarne la memoria, pur trattandosi delle più significative correnti politiche e culturali che hanno reso migliore l’Italia.

I gruppi e le forze liberaldemocratiche e socialiste riformiste –che non riuscirono mai ad unirsi in una “Terza forza”– sono state essenziali nel dar vita ad un Paese più civile e meno antiquato, annoverando nelle loro fila alcuni autorevoli interpreti dell’Italia democratica: Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi, Benedetto Croce e Luigi Einaudi, Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte, Mario Pannunzio e Adriano Olivetti (probabilmente il migliore industriale italiano del dopoguerra).

Anche se la politica italiana ha relegato nell’ombra la schiera dei laici antitotalitari che furono chiamati “pazzi malinconici”, sono stati proprio loro che hanno avuto ragione nel drammatico Novecento, il secolo che ha sconfitto i totalitarismi di destra e di sinistra: nazismo, fascismo, comunismo ed integralismo religioso. 

Comunque, con la passione dell’intellettuale ispirato alla libertà e alla laicità, e con il rigore dello storico accurato, Massimo Teodori getta per la prima volta un fascio di luce su un mondo politicamente marginalizzato, che però è stato determinante per rendere l’Italia più libera, più moderna, più occidentale e più europeista.

Riporto l’indice per capire meglio la vastità dell’opera e le numerose tematiche trattate:


- Prima parte. L’antifascismo laico e liberaldemocratico

1. L’alba della nuova epoca. L’Italia liberale è solo un ricordo - Gli antifascisti democratici eredi di Amendola, Matteotti e Rosselli - Il ruolo di Benedetto Croce;

2. Cln, radice dei partiti. 2 giugno 1946: il momento della realtà - Il limite politico della resistenza azionista - Le divisioni dei liberaldemocratici;

3. La parabola liberale. Croce e il notabilitato meridionale -Einaudi e Pannunzio al Centro-Nord -Revisionismo liberale e democrazia del lavoro - La svolta conservatrice;

4. La speranza azionista. Il miracolo del partito nuovo - La debolezza del pluralismo - Una breve stagione di successi - Il suicidio del Partito d’Azione;

5. La leggenda dell’azionismo. Il fantasma dell’azionismo -La diaspora - «Lo Stato Moderno» e le radici della terza forza -La convergenza nel Partito repubblicano - Fu antitotalitario il Partito d’Azione?;

6. La realistica utopia dei federalisti europei. Il Manifesto di Ventotene - Il Movimento federalista europeo - Gli americani spingono alla cooperazione europea -Federalisti e Guerra fredda -Europeisti e antitotalitari;


- Seconda parte. 1948: annus horribilis

7. La Guerra fredda. Le direttive sovietiche del Cominform - La fine dell’alleanza tripartita Dc-Pci-Psi - Una «scelta di civiltà» - «L’Italia salvata dalle beghine»;

8. Scelta americana, scelta antitotalitaria. Il mito dell’America reazionaria - Un’Oss democratica e antifascista Gli antifascisti d’America - I dilemmi cattolici di fronte al Patto atlantico - Democratici versus comunisti versus reazionari - Anticomunismo maccartista (Gedda) e anticomunismo democratico (De Gasperi) - L’ambasciatrice Clare Boothe Luce;

9. 18 aprile: la sfida culturale. Croce: «Siamo in una penosa situazione» - L’offensiva di Togliatti L’imbroglio frontista: L’Alleanza per la difesa della cultura - Il manifesto «Europa, cultura e libertà»;

10. 18 aprile: le trasformazioni politiche. Il suicidio liberal-qualunquista - La resistenza di Saragat - La frustrazione della terza forza;


- Terza parte. La liberà della cultura


11. I partigiani della pace. «Togliatti ha conservato al Pci una rassicurante maschera semiborghese» - L’appello di Stoccolma per la pace -Gli intellettuali dietro la colomba di Picasso;

12. Il movimento internazionale antitotalitario. Ex comunisti, resistenti al fascismo, esuli dall’Est e federalisti europei «Il Dio che è fallito» - Anticomunisti americani: liberal contro maccartisti - L’integralismo di Koestler e il cristianesimo libertario di Silone;

13. Silone e Chiaromonte. Individuo, coscienza e verità -Gli italiani non sono maccartisti - Ignazio Silone - Nicola Chiaromonte;

14. L’Associazione italiana per la Libertà della cultura. Contro gli ideologismi comunista, neofascista e clericale - Diritti costituzionali e denunzia degli autoritarismi - Lo stretto sentiero tra arretratezza sociale e impegno ideologico - La rete laica contrapposta al frontismo «democratico»;

15. Per Togliatti il bersaglio è la “terza forza”. «I sei che sono falliti» Le invettive di Roderigo di Castiglia - I veri nemici sono i laici -L’insopportabile socialista cristiano;

16. «Tempo Presente»: dal 1956 al disgelo. 1956: gli antitotalitari hanno ragione - La solidarietà agli ungheresi - «Tempo Presente» - Il disgelo degli anni sessanta - Per i diritti civili- I soldi della Cia;


- Quarta parte. La battaglia delle idee

17. Riviste e cultura laica;

18. «Comunità». Religiosità e industrialismo in Olivetti - Dall’antifascismo al federalismo socialista - Per la Libertà della cultura - Il movimento Comunità L’innovazione culturale;

19. «Il Mulino». Un gruppo postfascista - Lo spirito liberale di Nicola Matteucci L’atlantismo - Alla prova del centrosinistra;

20. «Nord e Sud». Anche al Sud confronto tra laici e comunisti - Vittorio De Caprariis Virtù e vizi dell’intervento pubblico nel Mezzogiorno - Un moderno presidio liberaldemocratico;


- Quinta parte. Lo shock del 1956

 

21. Comunisti, reazionari e liberali;

22. Stalinisti ortodossi e fiancheggiatori ondivaghi. Un Togliatti più staliniano di Krusciov - Un gruppo dirigente tetragono L’equivoco del «Manifesto dei 101»;

23. Intellettuali e politici antitotalitari. Si può abbattere un regime totalitario? - Per la libertà d’Ungheria - Crisi comunista e via democratica - Le opposte logiche dell’anticomunismo - Gli effetti politici del 1956;


- Sesta parte. Da «Il Mondo»al partito radicale.

 

24. Le passioni di Mario Pannunzio. La formazione dell’intellettuale a-fascista - Tocqueville come specchio L’antifascismo e l’anticomunismo di «Risorgimento liberale» - Un’idea nuova del liberalismo;

25. Occidente e libertà. Le ragioni de «Il Mondo» -Crocianesimo culturale e problemismo salveminiano -L’occidentalismo -Non si può collaborare con i comunisti -La filosofia della libertà;

26. Gaetano Salvemini. Il connubio Salvemini-Pannunzio - L’anticlericalismo è parte dell’antitotalitarismo -L’anticomunismo e gli «utili idioti» - La democrazia senza aggettivi - Noi «pazzi malinconici» - Un alto contributo all’Italia civile;

27. Dagli amici del «Mondo» al centrosinistra. Il tramonto del centrismo - L’incompatibilità tra laici e comunisti - I convegni degli amici del «Mondo» - Illusioni e delusioni del centrosinistra - La fine del «Mondo»;

28. Il Partito radicale. Con il Pr una nuova bandiera per i laici - L’eredità del movimento goliardico - Dall’alleanza radical-repubblicana (1958) al centrosinistra Il caso Piccardi e la dissoluzione del Partito - Il tramonto del terzaforzismo;


- Epilogo (Appunti per il seguito della storia)

 I mutamenti degli anni sessanta - Un italiano su quattro votava sempre laico - La stagione delle riforme civili - Tangentopoli travolge liberali e socialisti - I laici annegano nella Seconda repubblica - L’offensiva clerico-tradizionalista - Terrorismo islamista e dilemmi etici - Un inedito cartello integralista - Pannella, Veronesi, Zagrelbesky, Giorello, Rusconi e Rodotà - La minoranza che ha alimentato la luce della libertà e della tolleranza.
 
 P. S. Ai privilegiati delle vecchie e delle nuove caste segnalo gli incontri letterari estivi di Cortina: www.cortinaincontra.it.

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