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I pacifinti

E’ dal 7 ottobre che Paolo Mieli, storico dei vincitori, Daniele Capezzone, ex radicale, ex deputato, ex portavoce di Forza Italia e del Popolo d’Italia, ex per vocazione, storia e convenienza politica ed economica, guidano uno sterminato esercito di pennivendoli, opinionisti senza opinione, equilibristi del commento televisivo, pacifinti che i padroni spacciano per pacifisti, analfabeti che di mestiere fanno inspiegabilmente i giornalisti.

 E’ l’esercito dei grilli parlanti che dal 7 ottobre mette in pratica la lezione di Goebbels e sostiene la tesi insostenibile che solo una vittoria israeliana netta, decisa e definitiva potrà garantire la pace in Palestina.


Gaza rasa al suolo? Cento e più mila bambini palestinesi fatti a pezzi? Crimini di guerra da far impallidire le armate naziste? Sta bene tutto e tutto è consentito in nome della pace israeliana che verrà.

Naturalmente tutto è relativo e se per pace s’intende quella eterna, non ci sono dubbi: sterminati i palestinesi – donne, vecchi, bambini, terroristi e terrorizzati – la pace certamente verrà. La pace dei cimiteri, che Mieli e Capezzone ritengono giusta per le vittime e per i carnefici.
Quello che i pacifinti non dicono mai è che da quando esiste, lo Stato d’Israele ha vinto sempre, ha vinto tutte le guerre, ne ha combinate di tutti i colori, ma la pace di Mieli e Capezzone non s’è mai vista e mai si vedrà.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Di Rella (---.---.---.92) 31 ottobre 2023 20:43
    Rocco Di Rella

    Sono totalmente d’accordo. È un coro infame e goebbelsiano! Ma li vedono i poveracci che vengono privati persino del nulla dalle bombe israeliane? È un appecoronamento servile alle "ragioni" d’Israele. Un’ostentazione spudorata di conformismo. Hai ragione: Israele può, se ne è ancora capace, solo vincere guerre, perché è totalmente incapace di fare la pace. E, se fai affermazioni del genere, ti danno del nazista. Ma andate al diavolo, idioti!

  • Di paolo (---.---.---.112) 1 novembre 2023 09:25

    Ieri sera nel talkshow di Floris su La 7, una docente di filosofia, di cui purtroppo non ricordo il nome, ha investito pesantemente Di Battista perché il medesimo aveva partecipato ad una manifestazione propalestina. Secondo questa signora la sua colpa grave era quella di non avere stigmatizzato il fatto che, nell’occasione, un attivista palestinese avesse strappato la bandiera di Israele (?!). Apriti cielo !!!. La signora, inorridita, si è scagliata su Di Battista dando in escandescenze al punto che Floris ha faticato a contenerla. 

    Nel corso della stessa trasmissione, successivamente è subentrato il ben noto alle cronache Fabrizio Roncone, che con senso dell’umor si autodefinisce "cronista" , il quale ha ripetuto la medesima aggressione verbale. A spalleggiare Roncone si è pure aggiunto Caprarica che, da cronista chic per decenni della corte di Inghilterra e delle sue facezie da rotocalco, di recente si è ritagliato una dimensione da esperto di geopolitica, che spazia sull’intero scibile umano. La replica di Di Battista è stata in questo caso più esplicita. 

    Faccio quindi notare come per certi individui, che ci vengono proposti dal regime come opinion maker, lo strappare una bandiera passi in assoluto subordine allo sterminio di civili, tra i quali 4.000 (dicasi quattromila !! ) bambini. 

    Questo è quello oggi che passa il convento. Sono pessimista. 

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