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I lavoratori ASUB manifestano contro la Provincia di Napoli

Al presidente della Provincia i sindacati contestano l’assenza di un piano industriale e la mancanza di prospettive per il futuro lavorativo dei dipendenti.

Per anni l’ASUB (società in house della Provincia di Napoli) è stata fiore all’occhiello della provincia di Napoli nei servizi che riguardano tre principali aree di intervento: l'Ambiente, il Patrimonio e le Persone, al fianco delle quali si pone un'altra area, quella dei servizi ausiliari all'ambiente e al patrimonio.

Le rappresentanze sindacali ASUB da tempo chiedono alla Provincia di Napoli, nelle riunioni tenutesi con il Presidente Cesaro, un piano industriale e un ricambio generazionale (volontario) che è avvenuto solo in uscita.
Commesse almeno triennali con un adeguamento economico con i costi attuali di esercizio, nonostante le nostre richieste e le sue assicurazioni che tutto ciò sarebbe stato fatto.

Il 24 novembre 2010 la giunta provinciale approva con delibera nr. 952 una serie di interventi:

• Fusione delle due partecipate ASUB e SiS che chiudono il loro bilancio in Rosso (che hanno una professionalità e storia lavorativa diversa).

• Una serie di operazioni puramente di tagli economici, che penalizzerebbero solo i lavoratori.

• Blocco della dinamica salariale attraverso il congelamento del trattamento di secondo livello e gli assorbimenti con gli incrementi del CCNL (un’operazione tipicamente matematica non tenendo conto delle specificità).

• Pensionamento del personale che ha raggiunto i limiti di età e incentivazione all’esodo anche forzoso di quello prossimo (non più volontario).

• Nessun ampliamento di commesse .

Nella conferenza di fine anno il presidente Cesaro, rinnegando l’impegno secondo il quale ci sarebbe stata una discussione preventiva prim’ancora di presentare la delibera, annunciava candidatamene alla stampa la fusione delle due società in house.

I punti della delibera sopra citati non hanno visto nessun confronto preventivo con le parti sociali che avrebbero potuto esprimere un loro parere che, per quanto non vincolante, avrebbe aiutato a far luce su cose di cui gli amministratori non sono a conoscenza .

Le Organizzazioni Sindacali ASUB ritengono che con questo tipo di manovre si appesantiscano i costi e l’indebitamento spostando solo il problema ad un prossimo futuro senza trovare una soluzione che garantisca una stabilita lavorativa a tutti i soggetti interessati .

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