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I brand dello Champagne più influenti

Stilata da The Drink Business in collaborazione con Intangible Business, è disponibile la lista tra i Brand del mondo vino e distillati più influenti al mondo. E' interessante guardare come si evolve il mondo dello Champagne. Non è stato un grande anno per il gruppo LVMH Moet & Chandon e Veuve Clicquot, che ha perso posti in classifica, nonostante le prestazioni in termini di volume. Stabile Dom Perignon per il Luxory. Laurent Perrier si gode una meritata ascesa e il celebre Mumm sembra essere in notevole declino.

New entry meritata ed inaspettata per Tattinger che si piazza al posto numero 100 della classifica generale. Il marchio, servito come Champagne ufficiale della Coppa del Mondo FIFA di quest'anno, sta sfruttando le opportunità commerciali presentate dal lancio di un nuova bottiglia in edizione limitata e confezione regalo che riproducono gli ologrammi del pallone di calcio. Il 2014 ha segnato anche la nomina di Kevin McKee, ex di Moët Hennessy, come "direttore" per il Regno Unito.

Al 98° posto troviamo la Maison Nicolas Feuillatte. Quest'anno la Cooperativa ha riferito cifre da record nei profitti operativi netti pari a € 17.800.000 per il 2013, con un incremento del 13,5% rispetto all'anno precedente. Le vendite totali per la cooperativa hanno raggiunto i 209.5 milioni di Euro, con un incremento del 9% rispetto al 2012, mentre le vendite del suo marchio di punta "Champagne Nicolas Feuillatte" segna un + 8% di bottiglie vendute risetto al 2012, in numeri quasi 9,9 milioni di bottiglie.

Scende di due posti e si piazza al 92°, Mumm. Con un calo dell'1%. Ma nonostante questo, il marchio è ancora comodamente affermato come uno dei 100 marchi più potenti del mondo. Il brand Pernod Ricard di proprietà, che è stato lo sponsor ufficiale della Formula Uno dal 2000, ha lanciato una edizione limitata di F1 Cordon Rouge, con una bottiglia decorata con la corona d'alloro simboleggiando la vittoria e il numero uno.

L'86° posto è occupato da Laurent Perrier con un miglioramento marginale sulla sua posizione salendo di un unico posto. Quest'anno il marchio francese ha firmato un accordo triennale di partnership con la Chatsworth con base nel Devonshire per la distribuzione in esclusiva in tutti i punti vendita e gli eventi della tenuta e per il consumo privato della famiglia.

Al 66° posto uno spagnolo di proprietà Freixenet, che, nonostante abbia aumentato il prezzo del 10% di recente, ha mantenuto la sua posizione. All'inizio di quest'anno un produttore chiave della Sparkler, spagnolo, ha detto che la tendenza sempre crescente per il Prosecco era una "buona cosa" per il Cava, convinto che il metodo Charmat made in Veneto aiuti ad avvicinare i consumatori al consumo di spumante.

L'unico marchio ad aumentare sia il suo punteggio di marca che il punteggio complessivo quest'anno è stato Dom Pérignon assicurandosi il posto numero 62 nella classifica generale. Recentemente Richard Geoffroy ha confermato i suoi piani per aumentare la scorta di quello che sarà lo Champagne d'annata.

Nonostante il lieve calo dell'1%, rimane stabile al posto 35 Veuve Clicquot. Quest'anno la Maison ha iniziato a sperimentare nuove forme di invecchiamento immergendo una selezione dei suoi Champagne nel Baltico come parte di un esperimento di 50 anni, dopo che 47 bottiglie di Champagne sono state riportate alla luce, annate dal 1839 e il 1841, destinate alla sontuosa corte imperiale russa.

Il marchio più potente al mondo resta lui: Moët & Chandon, al 19° posto in classifica. Quest'anno il brand LVMH, che possiede una pletora di marchi di beni di lusso, tra cui Bulgari, Louis Vuitton, Krug, Veuve Clicquot, e Hennessy Cognac, ha ampliato il suo impero ulteriormente con l'acquisto del suo primo vigneto della Borgogna del 14 ° secolo Clos des Lambrays.

Photo: Sam Howzit, Flickr

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