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 Home page > Attualità > Salute > HIV: il rimedio in una mutazione genetica?

HIV: il rimedio in una mutazione genetica?

Uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine lo scorso 15 aprile lascia presagire una nuova pista nell'insidiosa ricerca di una cura per l'HIV. Lo studio ha interessato due bambini: un maschio di 11 anni e la sorellina di 6, entrambi affetti da una grave malattia che colpisce il sistema immunitario. L'ipogammaglobulinemia comporta un abbassamento delle proteine che regolano il sistema immunitario.

Ovviamente i problemi di salute che ne derivano sono tanti: i due bambini presentano un viso deformato, un ritardo mentale, un'atrofia del cervello e un sistema osseo particolarmente fragile. Ad ogni modo, gli studiosi americani di immunologia hanno notato che, nonostante le loro bassissime difese immunitarie, i bambini non hanno sviluppato alcuna malattia virale, come spesso accade alle persone che soffrono di questa patologia.

Come riportato nello studio, i ricercatori hanno osservato che alcuni virus, come ad esempio quello dell'HIV o dell'epatite C, sono ricoperti da uno strato di proteine. Su queste proteine si trovano i glicani, che, insieme con le proteine o i lipidi presenti nelle membrane cellulari, costituiscono glicoproteine e glicolipidi della membrana. Aggrappandosi ai glicani di altre proteine, i virus "camuffati" sono capaci di confondersi con le cellule sane del nostro organismo così da non essere rilevate dal nostro sistema immunitario.

Nel caso di questi due bambini però, il gene incaricato di controllare le cellule in arrivo nell'organismo ha subito una mutazione genetica rendendosi così capace di bloccare le proteine dei virus.

I ricercatori non hanno ancora fatto luce su questa mutazione, ma si tratta comunque di una strada possibile per la ricerca sull'HIV.

 

Foto: Wikimedia

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