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Guerriglia a Milano. Evviva la razza padana

Sono 15 anni che questi signori celebrano la solita messa, si riempiono la bocca con proclami demenziali che passano per provocatori, vi raccontano una marea di balle padane e voi beccate come... come diceva Berluska? Ah già, "come dei coglioni". Evviva la razza padana.

A parte una breve parentesi di 16 mesi, dal 2001 Lega, Forza Italia e Alleanza Nazionale governano l’Italia.

Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, è al suo terzo mandato, significa che Pdl oggi e Forza Italia ieri, governano e dominano la regione Lombardia da 15 anni. Dallo scorso anno (2009) governano e dominano la provincia di Milano.

Dal 28 maggio 2006 Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti è il Sindaco della Città di Milano.

L’arresto del presidente della Commissione urbanistica del Comune di Milano, Camillo Milko Pennisi, del partito di Berlusconi e Fini, accusato di aver incassato una tangente da 5mila euro (che miseria poveraccio) è uno dei tanti casi politici di corruzione e di saccheggio della repubblica delle banane. Lo cito soltanto per l’attualità storica e per l’attinenza dell’argomento.

In un rapporto pubblicato nel 2006 dallo stesso comune di Milano si narra:
In Lombardia gli immigrati rappresentano l’8,5% della popolazione, corrispondente ad un incremento del 90% negli ultimi 5 anni, e gli irregolari sono fortemente accentrati in provincia di Milano. L’alto tasso di stabilizzazione è un dato strutturale del fenomeno migratorio e richiede una sempre più pronta ed efficace politica d’integrazione e inclusione, politica che la Provincia di Milano promuove, anche avvalendosi della collaborazione con altre istituzioni.


Ma per promuovere interventi efficaci è necessario conoscere: per questo è stato istituito dal Settembre 2005 un "Osservatorio per le Politiche Sociali", servizio che pone particolare attenzione all’area "Migranti". Oggi il dato scientifico e di conoscenza aumenta di importanza quanto più diventa rilevante il fenomeno migratorio; governare realtà in forte cambiamento è la sfida presente, sfida che necessita un continuo e costante monitoraggio dei dati e delle informazioni riguardanti il fenomeno migratorio
”.

La notizia di ieri è quella che qualsiasi mediocre funzionario del comune e della provincia di Milano, della regione Lombardia si sarebbe dovuto aspettare. Un concetto contorto per i rappresentanti del governo che si ricava dalle interviste che alcuni telegiornali hanno realizzato con le vittime e cioè con gli abitanti di Milano. Se ne sono sentite delle belle, la più esaustiva quella una signora di mezza età che consiglia con l’ingenua osservazione che nasce dalla pancia prima che dal cervello, il sindaco Moratti ad uscire e passeggiare per Milano senza scorta.

Ma torniamo alla notizia di guerriglia urbana che si manifesta tra bande rivali di immigrati in seguito all’uccisione di un egiziano di 19 anni in via Padova. Auto e motorini ribaltati, vetrine sfondate, caccia aperta agli assassini, disordini, paura, quattro arrestati e qualche ferito qua e là in ordine sparso.

Il livello di demenzialità è immediatamente reso pubblico dalle dichiarazioni dei protagonisti della politica nazionale.

Per il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, «quello che è accaduto è una risposta a tutti coloro che ritengono che l’integrazione possa avvenire per legge o per decreto». Secondo il ministro leghista «la quantità e la qualità, e il controllo dell’immigrazione sono essenziali. Quello che accade stasera a Milano è un segnale di una possibile nuova banlieu francese». Un genio!

L’eurodeputato della Lega Nord Matteo Salvini, quello famoso per come prendeva per i fondelli i napoletani nelle feste di partito, invoca il pugno duro contro gli immigrati, sollecitando espulsioni a tappeto: "occorrono controlli ed espulsioni casa per casa, piano per piano”. La consueta “bufala” padana, razza in grande spolvero.
Il vicerè (pardon, il vicesindaco) Riccardo De Corato, assessore alla sicurezza del comune di Milano, che con un’esaltazione da super veggente, il 30 novembre dello scorso anno, raccontava ai milanesi “Con lo smantellamento di via Rubattino scompare a Milano l’ultima grande baraccopoli. Ora in città non rimangono che piccoli insediamenti che richiedono interventi molto più semplici”, ora, morso dal sospetto di presunta provocazione ed in seguito ai noti fatti rigorosamente imprevisti, dichiara: "far west tra bande di nordafricani e sudamericani, il conto però lo pagano i milanesi”. Ma va! Ma dai! Un mito! Una leggenda!

Sono 15 anni che questi signori celebrano la solita messa, si riempiono la bocca con proclami demenziali che passano per provocatori, vi raccontano una marea di balle padane e voi beccate come… come diceva Berluska? ….ah già, “come dei coglioni”. Evviva la razza padana.
 

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