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Grillo, Israele e il suocero iraniano: l’intervista originale non corrisponde a quella del Corriere

Beppe Grillo è un comico e i comici, si sa, di mestiere fanno ridere. A volte fanno ridere anche quando non dovrebbero o quando non c’entra niente; probabilmente è per deformazione professionale. A volte invece fanno i seri e non sono sicuro che sia meglio.

Ha fatto rumore un’intervista alla nuova star della politica italiana di Menachem Gantz, giornalista di Yedioth Ahronot, rilanciata da un articolo del Corriere, poi rimbalzata su decine di blog e giornali on line. Sull'intervista si è accesa una curiosa polemica perché, non essendo rintracciabile sul sito online in inglese del quotidiano israeliano (forse semplicemente non ancora pubblicata) si è sparsa la voce che fosse una bufala. I cultori della dietrologia si sono un po' sovraeccitati, ma poi la voce del giornalista è andata banalmente in onda su YouDem facendo sgonfiare questa ennesima “bolla speculativa”.

Il misterioso testo-fantasma è adesso finalmente leggibile grazie al sito romaebraica.it che lo ha messo in rete, ma se facciamo riferimento anche a quello che il Corriere ha pubblicato, a firma di Francesco Battistini, troviamo anche altre frasi, che non ci sono nell'originale di Gantz.

Di sicuro il giullare genovese si è lanciato in giudizi tranchant su Israele e sulla lobby ebraica ed esprimendo invece pareri in qualche modo lusinghieri sull’Iran

Niente di male, intendiamoci, ognuno è libero di dire quello che gli pare e i giudizi critici sullo stato ebraico sono merce più che abbondante (sull’influenza giudaico-massonica nel mondo, che è stata denunciata sul suo blog, ci andrei invece più cauto, perché suona davvero un po' troppo mussoliniana).

Magari se uno critica Israele può darsi che gli venga rinfacciato di essere “anti-sionista”; si è lamentato di questo, ma a me sinceramente pare il minimo. Forse voleva dire “antisemita”, che è cosa piuttosto diversa; l’equivoco un po' è grave e un po' fa ridere. Se è una trascrizione esatta, il suo pensiero originale sembra parecchio confuso.

Più stupefacente la sua logica, quando afferma di essersi imbattuto in un’impiccagione per le strade di Isfahan chiedendosi giustamente “Cos’è questa inciviltà?”. Evidentemente ogni tanto ha dei momenti di lucidità, salvo poi rimediare subito pensando - non all’Europa dove la pena di morte è stata abolita ovunque e nemmeno a Israele dove l'ultima condanna a morte eseguita è stata quella di Eichmann nel '62 - ma agli Stati Uniti, il cui comportamento, nella sua testa, deve essere il paradigma di tutto.

Pensando agli USA infatti si è subito rasserenato: loro sì che sono dei barbari, non questa bistrattata repubblica islamica. Non gli si può dare proprio torto, ma chissà perché non ha pensato che chiunque applichi ancora la pena di morte, a oriente come a occidente, manifesta evidenti segni di brutalità, senza dover per forza cercare paragoni che permettano di giustificare l’ingiustificabile.

In ogni caso sembra che conti poco, per lui, che nelle piazze iraniane gli impiccati siano stati nel 2011 più di 670, quasi una media di due al giorno, tutti i giorni, con qualche breve pausa per ferie. E che molte delle condanne a morte siano state eseguite in segreto, dopo processi a porte chiuse e, spesso, con accuse di narcotraffico. Qualcuno insinua che l’accusa è la più facile e usata per incastrare gli avversari politici, anche chi scese in strada a protestare contro i brogli elettorali che hanno permesso al premier Ahmadinejad di “aggiudicarsi” le ultime elezioni.

La tragica vicenda dell’Onda Verde è ancora oggi ricordata con sgomento dai rifugiati iraniani e non solo da loro, ma, ci dice Grillo, lui sa che nel paese islamico le cose vanno bene perché, avendo un suocero iraniano e un cugino costruttore di strade in loco, le cose le sa. Tautologia. Naturalmente è falso; l’economia iraniana va malissimo e sui diritti umani è meglio stendere un velo pietoso.

E quelli che scappano? “Sono oppositori” dice lui. Quelli sopravvissuti, aggiungerei, dato che il regime non è stato affatto tenero, per quello che se ne sa, con le opposizioni interne, in particolare marxiste, negli ultimi trent’anni.

Potrei affermare che, avendo un vicino di casa ed un’amica iraniani, dal momento che entrambi dicono peste e corna del regime di Teheran, anch’io le cose le so, solo che sono diverse da quelle che sa lui. Chi avrà ragione? Sicuramente lui perché quello che sappiamo noi, ce lo comunica lui stesso, è filtrato dagli ex agenti del Mossad del Memri. Per cui noi non sapremo mai la verità, a meno che non ce la racconti lui che ha le traduzioni esatte dei leader iraniani e anche arabi (come Bin Laden), grazie al suocero evidentemente poliglotta.

Sul Corriere (ma non nell'originale di Gantz) troviamo un'altra frase sorprendente: “Ma Ahmadinejad vuole cancellare Israele dalle mappe… - gli ricorda il giornalista - Cambierà idea. Non penso lo voglia davvero: lo dice e basta…”.

Fermiamoci un attimo perché qui, se le parole del Corriere fossero riportate correttamente (ma, ripeto, non si trovano nella versione messa a disposizione da romaebraica.it e forse Battistini ci dovrebbe spiegare le vistose differenze fra le due versioni), grazie al suocero di Grillo si aprono scenari internazionali molto controversi: della fatale frase di Ahmadinejad si dice che sia stata volutamente e maliziosamente mal tradotta.

L'hanno sostenuto in tanti, dal fronte antiisraeliano, accusando i commentatori occidentali di essere dei farabutti al soldo dei sionisti, fino a che non l’ha detto perfino un alto esponente dell’establishment israeliano che avrebbe dato l'interpretazione più corretta in un'intervista al New York Times (la frase esatta sarebbe "essendo una creazione artificiale, Israele non sopravviverà", ma nella stessa pagina viene fatta vedere anche la foto di una sede dei Basij in cui uno striscione ripete pari pari la frase proprio nella traduzione incriminata).

Sembrerebbe quindi un semi-falso (pare che la lingua farsi si presti a traduzioni non sempre al di là di ogni dubbio), di cui peraltro gli estremisti pasdaran si sarebbero appropriati, anche se poi una frase dell'ayatollah Khamenei ("il regime sionista è un cancro da estirpare e sarà estirpato") sembra ribadire un concetto piuttosto aggressivo.

Ma oggi potremmo venire a scoprire un'altra verità. Una verità definitiva che sembra essere un vero scoop. Secondo il suocero, padre della sposa iraniana di Grillo, il leader di Teheran avrebbe davvero detto di voler cancellare Israele dalla carta geografica; ma, tranquilli, perché lo dice e basta, non lo farà davvero. Parola di suocero. In un attimo anni di accuse e controaccuse tra 'pacifisti' e 'guerrafondai' sono stati azzerati; con una sola frase la questione israelo-iraniana torna punto e a capo. I cattivi di là, i buoni di qua. A questo punto dovrebbero essere i massimi esponenti del governo israeliano a correggere Grillo: guarda che Ahmadinejad non l'ha detto... D'accordo che la politica mediorientale è complicata, ma così si esagera. O così esagera il Corriere, non si sa.

Per fortuna il ribelle terzomondista dalle incrollabili verità ha poi dei momenti di dubbio e di incertezza che ce lo fanno apparire più umano: favorevole o no ai matrimoni gay? “Forse”. A restare o meno nell’euro ? “Vedremo”.

A dir il vero sarebbero cose abbastanza importanti per noi italiani che un giorno non lontano potremmo essere governati da un premier a cinquestelle (e speriamo che non diventino "stellette"), ma su prospettive economiche e diritti civili il programma ancora non è a punto (a parte quando si parla del diritto di cittadinanza per i figli di immigrati; su questo l’opinione è la stessa di un Borghezio qualsiasi).

Su Grillo, più che sul movimento da lui creato, ho già espresso qualche perplessità, che, d'altra parte, deve aver avuto anche il corrispondente del quotidiano israeliano: “Alla fine, il giornalista è spazientito” ci ricorda il Corriere “ma perché, sbotta, mi dai risposte così vaghe? «Non ho gli elementi per decidere. È la gente che deve pronunciarsi, coi referendum sulla rete»”.

Il capopopolo non decide, attende che qualcuno gli dica cosa 'pensare' così poi lui glielo ri-propone, certo del gradimento del suo popolo stesso, in un curioso ribaltamento di ogni prassi politica (si chiama populismo e sembra che sia quello che piace ai tanti che probabilmente erano populisti anche prima, proveniendo in buona misura, vedasi Parma, dalle fila del predellino e del celodurismo in libera uscita causa tracollo).

Così, in attesa della “gente”, per ora abbiamo chiare solo le future linee di azione in politica estera. Iran up, Israele down. Per il resto si vedrà.

 

 

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.42) 28 giugno 2012 10:33

    ma ci sei stato tu in Iran? io sono italiano e ci sono stato, e ti garantisco che qui i pezzi di merda sono i sionisti!! vedi con i tuoi occhi prima di dire stronzate

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 28 giugno 2012 10:40
    Fabio Della Pergola

    Sì ci sono stato.

  • Di (---.---.---.3) 28 giugno 2012 11:00

    Minkiate, l’Iran non può certo dirsi un paese benestante o libero, ma comparato con altri regimi in asia, africa e sudamerica è uno stato in cui le condizioni di vita dei cittadini sono più che dignitose. NON C’E’ UNA SOLA DICHIARANZIONE DI GRILLO CHE NON SIA VERA. Parola di uno che conosce benissimo il paese, recandosi in Iran sia per lavoro che per turismo. Un’articolo di una superficialità ed ignoranza senza pari, come per il 90% del fango che si cerca di buttare sul Movimento 5 Stelle. 

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 28 giugno 2012 12:33
    Fabio Della Pergola

    Che la vita in Iran sia dignitosa non è stato messo in discussione. E sono anche convinto che l’Islam non sia di per sé una religione fondamentalista così come sono convinto che la donna sia effettivamente al "centro della famiglia", come dice Grillo.

    Questo non toglie che decine di migliaia di persone abbiano vivacemente protestato per mesi contro i brogli elettorali e che l’opposizione (tutte le forme di opposizione da quella marxista a quella recente dell’onda verde) sia stata repressa duramente. Sullo status dei diritti sociali e civili in Iran basta leggersi il rapporto di Amnesty International che parla esplicitamente di violazioni dei diritti umani contro le minoranze etniche, religiose e di genere e di discriminazioni contro le donne oltre che contro le opposizioni politiche.
    Le condanne a morte accertate nel 2011 sono state 252 ma di almeno altre 300 si hanno notizie certe. 143 minorenni erano nel braccio della morte. Si parla di arresti arbitrari, di torture e di impunità dei membri delle forze di sicurezza. Di processi iniqui e di vessazioni contro gli avvocati.
    Eccetera.

    A me basta per mettere in dubbio che "tutto vada bene"... e non vedo che cosa c’entri paragonare la situazione dell’Iran con altri paesi che stanno peggio. Un impiccato iraniano non si consola sapendo che in Cina ne impiccano due.

    D’altra parte Grillo stesso definisce il leader iraniano "un pazzo"... o la sua intervista non è stata nemmeno letta ?

    • Di pint74 (---.---.---.89) 25 marzo 2013 19:54
      pint74

      Invece in Libia ed in Iraq,dopo le guerre che hanno portato "democrazia e pace" stanno che è una meraviglia....Come i condannati a morte nella democrazia USA,quelli sono felici di essere accoppati in uno Stato democratico...Anche i torturati in Iraq e Guantanamo stavano meglio di uno torturato da una supposta dittatura...Sarà l’idea di democrazia che fà passare il dolore e le preoccupazioni e riepie le pance anche se sei in miseria...

  • Di (---.---.---.141) 28 giugno 2012 15:11

    Che tristezza!!! Ora sembra che tutto quello che dice Grillo debba assolutamente essere il pensiero di tutto movimento 5 stelle...!!! Siamo ancora lontani anni luce dal capire cos’è il movimento!!! Nel M5S, il pensiero di ogni cittadino è sotto la sua responsabilità. Quello che conta è il pensiero di tutti i cittadini che esprimono una opinione!!! Grillo è libero di dire la sua e potrei essere d’accordo o meno! E in tutta sincerità, non so come siano realmente le cose in Iran ma quello che dice Grillo sarà di stimolo per informarmi e conoscere la realtà! Mi dispiace ma il movimento 5 stelle è destinato ad avere successo. Non per quello che sarà capace di fare ma per quello che rappresenta: libertà, onestà e distanza dal potere per il servizio al cittadino! Avanti 5 stelle!!!

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 28 giugno 2012 17:12
    Fabio Della Pergola

    Qualsiasi articolo che susciti un interesse e provochi ricerche e approfondimenti ha raggiunto il suo scopo. Sul Mov5Stelle non c’è niente qui che non sia già noto (ad esempio che a Parma abbia vinto grazie ai voti della destra) anche se continuo ad avere molte, molte perplessità - credo legittime - su una prassi politica che non condivido. Su Grillo in persona più che mai. Da un leader ormai sulla cresta dell’onda mi aspetto che accetti contraddittori e dibattiti, non solo comizi. Vivendo tuttora in una democrazia, credo che ci sia la libertà di esprimere dissenso. O no ?

  • Di (---.---.---.85) 28 giugno 2012 18:52

    Grillo deve aspettarsi tutti gli attacchi possibili, da quelli aperti a quelli subdoli e menzogneri. E’ diventato il nemico pubblico numero uno per tutta la disinformazione che circola sul web e sui media, e questo è normale dal momento che il M5S è l’unica novità, l’alternativa ai partiti, prende voti e cresce nei sondaggi.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 28 giugno 2012 19:30
    Fabio Della Pergola

    Caro 141, anche se sostituisco il termine "leader" con il termine "portavoce" o uso il termine "non-leader", non cambia la sostanza. Mi aspetto che chiunque sia la faccia che rappresenta il m5s di fronte ai futuri elettori, accetti un confronto pubblico, un dibattito, accetti domande articolate e complesse e risponda nel concreto, non con ’vedremo’ o ’forse’ come scrive il Corriere. Non mi sembra accettabile che un giornalista straniero possa considerare evasivo ed evanescente il "portavoce" pubblico di un movimento che domani potrebbe governare il paese.

    Resta l’indignazione che dà voce a tanti, ma personalmente non riconosco al m5s l’esclusiva dell’indignazione. Non ne ha il monopolio, tantissima gente ha visto con sgomento l’attività della nostra classe politica negli ultimi vent’anni. E ne è indignata. E pretende buona politica. Ma questo non vuol dire affatto che sia disposta a prendere per buona la proposta del m5s. Finora sono state solo tante parole, e parlare essendo davvero indignati (o sfruttando l’indignazione degli altri) non è difficile: ieri l’hanno fatto Berlusconi e Bossi con molto successo (oggi un po’ meno). Un altro l’aveva fatto negli anni venti. Vedremo.

    Intanto evidenzio dall’intervista di Travaglio: "Il problema della democrazia interna al movimento, che già fa discutere, quando entrerete in Parlamento con decine di parlamentari esploderà. Non è il caso di prepararsi per tempo con una qualche forma di struttura elettiva interna? Non voglio sentir parlare di strutture. Siamo un movimento orizzontale, se ti sviluppi in verticale diventi un partito. Poi lo so anch’io che ci sono i dissidi, le divisioni, un Meetup contro l’altro. I gruppi storici, i mitici, i preistorici… come i New Trolls.
    In quel caso, con due o tre Meetup che rivendicano il marchio per fare la lista, come vi regolate?
    È capitato a Torino e a Genova. Prima ho provato a fare da paciere, fatica sprecata. Allora ho scelto i primi che mi han portato la lista con tutti i crismi. Adesso vanno abbastanza d’accordo."

    "Ho scelto i primi che mi han portato la lista..." non è una strana frase per un non-leader ? sono questi i criteri con cui si scelgono i candidati ? il primo che arriva ? mah !

    • Di (---.---.---.141) 28 giugno 2012 23:32

      Caro Fabio, capisco le tue ragioni che si sposano perfettamente con lo stile politico/mediatico attuale e non sei assolutamente da biasimare. Il progetto politico che offre il movimento 5 stelle è molto vicino al cittadino ma, forse, ancora troppo lontano dalla concezione di politica a cui siamo stati abituati negli ultimi 60/70 anni! Beppe Grillo, è un personaggio che può risultare o molto simpatico, o molto antipatico. Non ci sono vie di mezzo! Ma non si può negare che alcuni anni fa, ha cominciato a descrivere, nei suoi spettacoli, una realtà sociale e politica che non conoscevamo fino in fondo!!! Devi ammettere che le rivelazioni sono state sconcertanti o, almeno per me, lo sono state! Un atteggiamento tipico dell’italiano, ed io sono tra questi, è sempre stato quello di non credere a nulla. Atteggiamento che, se da un lato ci difende da eventuali attacchi, dall’altro non ci da mai la possibilità di crescere!!! Quindi, non va bene Berlusconi, non va bene Bersani, Casini, Vendola, Fini ecc...!!! Ma non perché presi singolarmente siano (alcuni), cattive persone ma perché fanno parte di un sistema politico che è completamente marcio! Grillo ha ragione quando dice che questi politici, ormai sono degli affaristi. Gente che si occupa della finanza partitica e che contravviene continuamente agli articoli della costituzione!!! E allora che si fa? Si cambia sistema. E Grillo a mio parere ha avuto una grande idea(che poi sia stata presa in cooperativa, poco importa), quella di attuare il sistema della democrazia diretta. Cioè Io, tu e quasi altri 40 milioni di cittadini italiani, decidono le sorti della politica del proprio paese. Non semplicemente con il voto ma attivandosi personalmente.Decidendo man mano di affidare o revocare mandato al politico eletto!!! Riguardo il tuo dubbio sul confronto mediatico, è abbastanza semplice comprenderlo anche se non è facile giustificarlo. I vari consiglieri del movimento, sono persone normali, prestate alla politica per sole due legislature, nel corso delle quali, rimangono in una situazione di precarietà per volere del cittadino. La loro esperienza politica e mediatica è quasi nulla e ciò, secondo me prescinde dalle capacità di amministrare un ente, o governare il paese. In questo momento, se si prestassero al gioco dei media, sarebbe controproducente. Prova ad immaginare Lupi, Castelli, Casini con il supporto di Sallusti che fanno il contro interrogatorio a Pizzarotti...!!! Per le dichiarazioni di Grillo o di qualsiasi altro membro del movimento, è bene ricordarsi che ogni cittadino ha la sua opinione e le sue conoscenze che non devono necessariamente essere conformi ad una idea unica del movimento. Il M5S è un insieme di cittadini liberi ed incensurati che la pensano tutti in maniera, fortunatamente diversa ma con un obiettivo comune che si rifà ai principi del movimento stesso. Per quanto mi riguarda, Grillo mi è sempre piaciuto come personaggio e credo che il movimento da lui fondato abbia delle ottime prospettive. Io ci credo ed invito solo ad approfondire più da vicino il progetto del movimento. Roberto

  • Di (---.---.---.161) 28 giugno 2012 19:40

    Esemplare la reazione dei grillini a un articolo ben documentato.

     

     Prima aggrediscono con gli insulti - vero e proprio squadrismo verbale - poi viste le rsisposte piccate e puntuali dell’autore si smarcano da Grillo e attaccano la solfa della gloriosa avanzata del loro movimento

     E voi sareste i rinnovatori dell’Italia ?!?! che pena!

    Di rinnovatori come voi abbiamo già fatto esperienza - drammaticamente - il secolo scorso.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 29 giugno 2012 01:04
    Fabio Della Pergola

    Beh, finalmente riesco a trovare in mezzo al solito mazzo di insulti per lesa maestà (questo non è il primo articolo che scrivo su Grillo) una persona che "parla" invece che blaterare a vanvera evitando sempre di entrare nel merito. Quindi ringrazio Roberto che, se non altro si pone un interrogativo non da poco: cos’è la democrazia ?

    Ti renderai conto Roberto che il problema non è solo enorme e dibattuto da secoli (o sono già millenni ?) ed è impossibile sviscerarlo qui. Ma resta il nodo centrale. Voi dite questo sistema "democratico" - politici professionisti che agiscono su mandato ricevuto dagli elettori - è marcio e ne proponete un altro. In cui la "gente" interviene direttamente. Dove ? come ? alla fine chi decide ? chi verifica ? chi controlla i verificatori ? eccetera. Tutte domande legittime mi pare se si sta costruendo un altro sistema che vuole essere non "più" democratico dell’altro ma più onesto, pulito eccetera. Non parli nel tuo commento di aggiungere un quid di democraticità in più, ma di sostituire una classe politica corrotta con una vergine.

    Ribadisco il concetto espresso prima: il m5s non ha l’esclusiva dell’indignazione quindi sono il primo a dire, da indignato, che l’attuale classe politica va sostituita. Con chi ? con quale teoria ? con quale cultura ? con quale orientamento ?
    Qui casca l’asino.

    I figli degli immigrati non sono degni di essere considerati cittadini di questo paese ? Non sono d’accordo. I matrimoni fra omosessuali non sono legittimi ? Non sono d’accordo. L’Iran è un paese dove le cose ’vanno bene’ ? Non sono d’accordo, i diritti umani sono calpestati. Le donne saranno al centro della famiglia, ma non sono libere nella società, eccetera. La Levi Montalcini è una vecchia troia ? Non sono d’accordo. Destra e sinistra sono categorie superate ? Non sono d’accordo. E’ meglio uscire dall’euro ? La Napoleoni che è vicina a Grillo lo sostiene. Io non sono d’accordo. Solo leggendo una minima parte delle cose dette da Grillo ne trovo tante con cui non sono d’accordo.

    E’ facilissimo invece trovare mille cose su cui non si può essere in disaccordo. Bella forza, in questo paese è facile. Lui con questo ci scalda gli animi. Ma lo facevano a modo loro anche Bossi e Berlusconi. E prima di loro anche Mussolini. E Hitler. Si chiama populismo. Dare e dire al popolo quello che vuole sentirsi dire anche se e anche quando sarebbe onesto, giusto e importante dire cose molto antipopolari, cose dolorose.

    E poi ? La teoria della catastrofe ? Si butta giù tutto per poi ricostruire ? Con quale teoria sociale ? con quale teoria economica ? con quale cultura ? Vuoi davvero fondare un nuovo tipo di democrazia senza aver affrontato prima temi giganteschi come questi ? Con l’orizzontale invece del verticale ? Ma state scherzando vero ? Insomma, credo di essere d’accordo con Severgnini: "date risposte semplicistiche a problemi complessi", e non solo non mi soddisfa la replica di Grillo, ma mi spaventa che pochi se ne rendano conto (in fondo Grillo è più onesto: nell’intervista di Travaglio si capisce benissimo che non sa che pesci pigliare adesso che non si scherza più e "la gente" vuole fare sul serio).

    Infine: una parte dell’elettorato del m5s viene da sinistra, indubbiamente, ma non ha scalfito in modo consistente né il PD né la sinistra radicale. Quindi questa crescita notevole del m5s da dove viene ? Da destra e dalla Lega. E ti pare che può essere minimamente accettabile o anche solo ipotizzabile la democrazia fatta dal popolo in persona se quello stesso popolo fino a ieri si è bevuto le panzane del Gran Puttaniere ed è stato dietro alle superpanzane celtiche del padre del trota ? Ma andiamo...

    • Di (---.---.---.254) 3 maggio 2014 19:29

      Il tuo discorso per alcuni versi fila...io sono "grillino" da prima che fosse concepito il movimento.
      Dimentichi però un atto fatto da Grillo davvero eclatante: quando volle cercare di candidarsi come segretario del PD. E dovresti ricordare le scuse utilizzate, del tipo che aveva attaccato il partito e quindi non poteva concorrere (cosa che ai tempi,non so ora, non c’era nel regolamento fatto da loro per concorrere alla carica...ma se penso a renzi e su come ha parlato del suo partito...e ora è il premier...).
      Dopo ha anche cercato di regalare le idee scaturite dal blog al PD,le quali oggi sono la base del Movimento...
      Per non parlare del primo Vday e della mai discussione di quelle proposte (nonostante le firme certificate e quindi costituzionalmente sancito) dove si proponeva:

      • il divieto di candidatura in Parlamento per i condannati, in via definitiva o non definitiva, per reati non colposi con pene superiori a 10 mesi e 20 giorni;
      • il limite di due legislature per i parlamentari;
      • la modifica della legge elettorale attraverso l’introduzione del voto di preferenza.
         
      Avrebbero dovuto discuterne in aula i parlamentari,invece assolutamente il nulla...

      Su queste cose sei d’accordo o no?
      E da quello che stiamo vedendo ultimamente (italicum o imu\bankitalia per esempio) credi che questi fantomatici valori destra\sinistra esistano nella realtà?

      saluti

    • Di (---.---.---.160) 4 maggio 2014 02:02

      La candidatura di Grillo era una manifesta provocazione, simpatica (forse) e inutile (sicuramente). Lo so io, lo sa lui, lo sa il PD, lo sappiamo tutti.

      Per il resto:

      il divieto di candidatura in Parlamento per i condannati, in via definitiva o non definitiva, per reati non colposi con pene superiori a 10 mesi e 20 giorni. Sì d’accordo in linea di massima, ma solo con pene definitive. Sull’entità della pena sarei perplesso. Alzerei l’asticella 10 mesi e 20 gg mi sembra veramente un reato minore, ma non me ne intendo più di tanto. Quindi vorrei approfondire.
      il limite di due legislature per i parlamentari. No, non sono d’accordo. Se uno è bravo non c’è alcun motivo di farne a meno. Se uno è un pirla anche due legislature sono troppe.
      la modifica della legge elettorale attraverso l’introduzione del voto di preferenza. Sì d’accordo.

      E da quello che stiamo vedendo ultimamente (italicum o imu\bankitalia per esempio) credi che questi fantomatici valori destra\sinistra esistano nella realtà?

      Certamente esistono nella realtà, storica e sociale. Certamente non sono i valori di larga parte della classe politica italiana (PD compreso). Sancirne pubblicamente la fine non mi pare che aggiunga niente di buono, casomai bisognerebbe riproporne la realtà.

      FDP

  • Di (---.---.---.141) 29 giugno 2012 20:12

    Scusami Fabio ma che importanza ha che l’elettorato venga da destra o da sinistra? Ritengo, tra l’altro, che sia abbastanza ovvia la provenienza dai due schieramenti, è sempre stato così. I cittadini sono sempre gli stessi!!! L’elettore è un cittadino non un politico e lungo il percorso decide di votare per l’uno o per l’altro a seconda di quello che ritiene giusto!


    Teoria della catastrofe: Fabio, Beppe Grillo è un comico, lo sanno tutti. Ha sempre utilizzato il solito linguaggio e, come ho detto prima, può piacere o no ma...!!! Chi meglio di lui poteva interpretare il malessere del paese con i toni usati nei suoi spettacoli? Nessuno! Il suo non è populismo, termine che può essere attribuito ad un politico ma, un attore che utilizza i toni di sempre. Fanno parte del suo personaggio!!! Più volte, Grillo ha ribadito che non è un candidato. Che il suo intento è quello di stimolare l’insorgenza democratica e quello di motivare i cittadini nella partecipazione attiva della politica! Il resto è solo spettacolo. Ma ti pare che un politico si mette a dire in piazza...: "Italianiiii..."!

    Circa gli immigrati, gli omosessuali, Grillo si è sempre schierato a favore. A prescindere da alcune dichiarazioni che hanno sollevato tanta polvere inutile! Sull’Iran, che ti devo dire...L’argomento non ci tocca da vicino e quelle considerazioni sono il frutto di sue esperienze personali, del resto non hanno fatto l’intervista ad un leader di partito ma ad un cittadino che ha le sue opinioni!!! Niente da dire se si tratta di spiegare il M5S. E poi, nessuno conosce le realtà degli altri paesi se non quelle che ci propinano gli stessi interessati!!!

    Ripeto vorrei che si approfondisse almeno la linea di principio del M5S per capirne i semplici meccanismi. E quesrta volta, "semplici" sta per "geniali" checchè ne dica Severgnini!!!
  • Di (---.---.---.107) 29 giugno 2012 21:58

    Scusami Roberto ma chiedersi che importanza ha da dove viene l’elettorato mi sembra proprio il punto meno credibile di tutta la faccenda. L’elettorato è, sono parole tue, quello che decide perché il m5s non ha leader, non ha organi direttivi eccetera. Quindi una serie di persone che hanno dato il loro appoggio - ritengo in buona fede e con una probabile partecipazione emotiva - a Berlusconi e Bossi, con tutto quello che ciò significa in termini di credulità, di ignoranza, di violenza culturale eccetera, domani (forse non nell’immediato, ma domani sì) saranno gli stessi che, tramite voto o tramite rete, stabiliranno la linea programmatica di un movimento che si candida a governare il paese.

    Tu ti chiedi che importanza può avere ? Per me ne ha molta. La cultura di destra in merito alla gestione dei grandi temi dell’attualità (flussi migratori, economia e fiscalità, mercato, casa eccetera) ha proposte che io non condivido nemmeno di sfuggita. E tu ti chiedi che importanza può avere ? A questa sciocchezza delle "categorie superate" puoi anche crederci se vuoi, ma non pretendere che chiunque la prenda per vera. L’idea sociale della destra è diversa da quella della sinistra; anche se oggi il Mercato (nota la maiuscola) ha appiattito le differenze, esse rimangono nel fondo delle rispettive culture: homo homini lupus o uomo naturalmente sociale. Sono due mentalità opposte su cui si costruiscono progetti sociali diversi. Se dici che questo non ha importanza, secondo me non hai capito la rilevanza dei temi culturali, dell’antropologia culturale, dell’interpretazione dell’essere umano su cui si costruiscono le società.

    Teoria della catastrofe: significa perseguire un tanto peggio tanto meglio. Significa distruggere senza avere alcuna idea di come costruire e progettare e gestire. Non basta fare delle sparate da comico. O da indignato. Ci vuole un progetto e un progetto che si basi su fondamenta culturali solide. Sennò rompi tutto e poi devi portare via macerie e cadaveri...

    Tanto per chiarezza: dove trovo quello che pensa il m5s su argomenti come cultura, società, immigrazione, crescita economica, gestione della cosa pubblica, politica estera, sviluppo ? Nel programma non c’è niente se non un tot di parole d’ordine che chiunque accetterebbe (dal disoccupato al megabanchiere). Nel forum trovo qualche proposta interessante in mezzo a una marea di stupidaggini insulse. Nel blog c’è una serie di argomenti da gestione locale...acqua, rifiuti, energie alternative, risparmio energetico... roba interessante, ma non ci governi un paese con il rifiuto dei gassificatori, parliamoci chiaro.

    E Grillo lo sa bene, rileggiti l’intervista di Travaglio; non ha la più pallida idea di come andare avanti con questo progetto. Se il m5s si presenta alle elezioni politiche potrebbe anche vincerle; poi che fate ? E se il m5s alla prova dei fatti collassa ? Ognuno torna a casa. E il paese ?
     

    • Di (---.---.---.141) 29 giugno 2012 23:24

      Fabio, è piacevole e così raro poter interloquire serenamente su un forum o blog . Finalmente, grazie a te sto avendo questa possibilità! Avrei tante cose da dire che non so neanche da dove cominciare ma andrò per ordine e spero di non diventare noioso!

      Il M5S non è un partito! Non nasce dalle ideologie ma ha un obiettivo: raccogliere tutte le idee di ogni cittadino, confrontarle e svilupparle per il bene comune. Diciamo che concettualmente il movimento rappresenta questo (e così mi metto al riparo da possibili polemiche smiley) questo dovrebbe lasciare facilmente intendere che le correnti politiche vengono in secondo piano rispetto all’unico principio del movimento che è la partecipazione per il bene comune. 

      Ora vado a nanna ma volevo darti una, seppur breve, risposta. Grazie a domani



  • Di (---.---.---.107) 29 giugno 2012 22:05

    non avevo fatto il login ma avrai capito che sono Fabio DP

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 30 giugno 2012 08:31
    Fabio Della Pergola

    Questo articolo è anche su Agenzia Radicale http://www.agenziaradicale.com/inde...

    Francesco Battistini, autore dell’articolo del Corriere citato, ha gentilmente risposto ad una mia e-mail affermando di aver "pienamente rispettata" la sostanza dell’intervista di Menachem Gantz, di cui ha avuto l’originale (in ebraico). Si è anche rammaricato del titolo del mio pezzo ritenendolo "non corretto".

    Colgo l’occasione per dire che questo non è il titolo originale che avevo dato all’articolo (Grillo, Israele e il suocero iraniano), ma vi è stata aggiunta la frase finale dalla redazione. Scelta con cui non concordo.

  • Di (---.---.---.48) 1 luglio 2012 15:41

    Qui il problema non è Grillo ma le armate dei razzisti che si accaniscono contro chiunque non sostenga quell’entità criminale che è Israele. Criminale perchè disprezza la dichiarazione dei diritti umani dell’ONU, segragando milioni di palestinesi in un campo di sterminio di nome Gaza.
    Criminale perchè è l’unico luogo del mondo in cui è applicato l’apartheid (la segregazione razziale) e quindi la razza pura ha tutti i diritti mentre gli schiavi palestinesi o di altre etnie possono solo schiattare.
    Criminale perchè nella cosiddetta operazione "Piombo fuso" i criminali bombardarono la Palestina, uccidendo 1500 persone (per la maggior parte donne e bambini) sostenendo di doversi difendere dai missili palestinesi. Ma i missili palestinesi fecero una decina di morti, contro i 1500 assassinati da Israele. Il rapporto tra danno inflitto dai palestinesi e rappresaglia è 150 a 1. A titolo di esempio, i nazisti alle Fosse Ardeatine superarono di poco il rapporto 10:1.
    Va poi ricordato l’episodio di pirateria in cui le forze armate israeleiane aggredirono la Freedom Flotilla, disarmata, uccidento persone inermi che portavano medicine e viveri ai palestinesi del lager di Gaza.

    Vale la pena di chiarire che i razzisti che danno dell’antisemita a chiunque crtichi Israele possono solo essere identificati come razzisti: essi ragionano in termini di razza invece che di diritto. A loro interessa che chiunque parla male dell’entità "Israele" venga etichettato come "antisemita" (con sprezzo del ridicolo, tra l’altro, perchè i palestinesi sono semiti). Non riconoscono alcun ragionamento basato sui principi dell’ONU. Sono razzisti e basta. Devo supporre, in assenza di principi giuridici a cui si possa fare riferimento, che conoscano bene la logica del denaro e siano quindi ben pagati per i loro servigi.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 1 luglio 2012 18:30
    Fabio Della Pergola

    Qui il problema è Grillo e casomai l’Iran; forse 48 non ha messo a fuoco la questione e gli è partito in automatico il blablabla standard.

    Poi antisemita è termine con cui si indica l’antigiudaismo da almeno due secoli.

    • Di Truman Burbank (---.---.---.207) 1 luglio 2012 20:36
      Truman Burbank

      (Il 48 ero io, non avevo notato login non riuscito).
      La fabbrica del fango lavora anche sul web, nel tentativo di denigrare chi esprime idee ragionate invece di idee servili. Così con la scusa fantomatica di complottisti vari si attacca Grillo.
      Che l’articolo qua sopra sia una bufala è evidente dal fatto che parla del dibattito sui media per un’intervista che non si riesce a trovare sul giornale a cui era stata rilasciata e conclude che è tutta una bufala perchè l’intervista in Italia si trova.
      Ma il problema non era se Grillo avesse rilasciato l’intervista, il problema è che la censura israeliana rimuove tutte le voci non gradite.
      Se Fabio Della Pergola può mostrare il testo dell’intervista su un sito israeliano, lo mostrasse, altrimenti ammetta la censura che vige in Israele. (Va bene pure l’ebraico per il l ink, i traduttori standard danno almeno un’idea del contenuto).

  • Di Truman Burbank (---.---.---.207) 1 luglio 2012 20:49
    Truman Burbank

    La logica di Pergola:
    "intervista ... non ...rintracciabile sul sito online in inglese del quotidiano israeliano (forse semplicemente non ancora pubblicata)"
    "Il misterioso testo-fantasma è adesso finalmente leggibile grazie al sito romaebraica.it"
    e qui trovo:
    "articolo, pubblicato lo scorso 24 giugno"
    Ma Pergola legge ciò che cita?

    A parte questo, io non ho trovato traccia di Grillo nemmeno nella versione ebraica del sito web.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.107) 2 luglio 2012 00:20
    Fabio Della Pergola

    Forse Burbank non sa leggere. Sul sito romaebraica.it c’è il testo tradotto in italiano dell’articolo di Menachem Gantz, autorizzata dall’autore. Testualmente "Pubblichiamo – su gentile concessione di Menachem Gantz, che ringraziamo – il testo integrale del suo articolo, pubblicato lo scorso 24 giugno". Dice quando, ma non dice dove sia stato pubblicato; cosa che non mi interessa perché quello che interessa (a me) è ciò che dice Grillo una volta appurato che l’intervista esiste veramente; non se e dove essa è stata pubblicata (di cui non frega niente a nessuno). Se Burbank vuole proprio sapere dove è reperibile basti che contatti romaebraica e glielo chieda. Battistini, giornalista del Corriere della Sera che non mi risulta essere particolarmente entusiasta di Israele, ha dichiarato che il suo pezzo è sostanzialmente fedele all’intervista di Gantz. E mi ha gentilmente inoltrato anche l’originale in ebraico.

    Tutta la vicenda si riassume nel fatto che un giornalista israeliano ha fatto un’intervista a Grillo, che questa intervista esiste e che si può leggere; una volta appurata l’autenticità dell’intervista si può scoprire che, leggendola, si trovano affermazioni di Grillo discutibili e che lo stato delle cose in Iran (quello vero) lo garantirebbe il suocero di Grillo. Siamo alle comiche e io ritengo di poter criticare le comiche di un comico. E’ un reato ? E’ vietato ?

    Dopo il solito illeggibile pistolotto antisraeliano iniziale si scopre invece che la questione (quella vera) è che Israele censura tutto quello che non gradisce, prova provata di stato totalitario. Qual’è la prova ? Che l’intervista a Grillo non sia stata pubblicata in Israele, naturalmente. Ma per favore... La mente di Burbank non è sfiorata dal fatto che forse di Grillo in Israele non freghi niente a nessuno ?

  • Di (---.---.---.107) 4 luglio 2012 13:12

    Tanto per ribadire il concetto che a Burbank (o comunque si chiami questo supponente anonimo travestito da personaggio di un filmetto da quattro soldi) non interessa sapere, ma solo infangare (ed è quello che si lamenta del fango nel web !)... bastava chiedere. Ho fatto io il lavoro per lui.
    L’intervista di Gantz è stata pubblicata su Yedioth Ahronoth versione caratcea in ebraico il giorno 24 giugno. Con questo si dimostra che in Israele non c’è alcuna censura delle opinioni "non gradite" e che c’è perfino qualcuno che si è interessato non solo a scrivere, ma perfino a pubblicare un’intervista a Grillo. Con buona pace di chi non perde occasione per.

    FDP

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