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Greggio e Iacchetti: in tv facciamo coppia da 16 anni ma nella nuova fiction saremo come cane e gatto!

Li abbiamo incontrati alla conferenza stampa di presentazione del film “Occhio a quei due”, dove interpretano due poliziotti dai caratteri opposti. Un film-tv italiano (che diventerà presto una serie per canale 5, in onda in autunno) che unisce due generi: la commedia e il giallo. Facciamoci raccontare scena e retroscena direttamente dai due attori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti.

Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, coppia storica in tv da sedici anni assieme dietro al bancone di Striscia la Notizia, adesso sperimentate la coppia anche nel nuovo tv-movie “Occhio a quei 2”.

Iacchetti: Si, però devo precisare che non è la prima volta che lavoriamo assieme in un film, per Canale 5 abbiamo fatto anche Benedetti dal Signore, dove interpetavamo due frati davvero insoliti e poi ho partecipato anche con piccole parti in alcuni film per il cinema di Ezio.

Quindi si possono fare cose belle nello stile cinematografico da proporre però in tv!?

Greggio: Certo… c’è tanto da lavorare e i ritmi televisivi sono serratissimi ma si può fare anche tanta sperimentazione e proporre elementi nuovi come abbiamo fatto con questo film che sarà trasmesso in autunno.

Ecco, in “Occhio a quei 2” voi impersonate due scalcinatissimi poliziotti, raccontateceli.

Iacchetti: Io faccio la parte di un poliziotto da ufficio, ipocondriaco, facilmente impressionabile.

Greggio: Io invece sono un poliziotto donnaiolo, dal grilletto facile, sbruffone. Saremo, nostro malgrado, portati a collaborare e a creare una coppia insolita, nemesi l’uno dell’altro.

La coppia come classico della comicità, quindi. Quanto conta l’affiatamento?

Greggio: l’affiatamento conta eccome, ma naturalmente in una storia come questa deve reggere anche la trama. Noi in scena abbiamo improvvisato anche tanto ma bisogna avere anche una buona struttura alle spalle…

Iacchetti: Si, questa di “Occhio a quei 2”, ad esempio, essendo davvero ben scritta, ci ha permettesso di scherzare ed improvvisare, tant’è che il regista non dava mai lo stop alla fine di una scena, per vedere dove saremmo andati a parare… ci siamo divertiti tutti molto!

Ezio Greggio da comico inarrestabile ad attore conclamato, tanto bravo da sfidare il cinema d’autore con un ruolo drammatico che ti ha conferito un inedito spessore, nonché il Nastro D’argento con il film di Pupi Avati “Il papà di Giovanna”. Adesso sei tornato a fare la commedia?

Greggio: La commedia è una grande palestra e questo tv-movie ha un’ottima lavorazione che porterà strascichi ancora a lungo e promette tante gustose sorprese, poi, nella serie che seguirà al film.

Tanto lavoro al cinema e in tv, ma al di fuori del lavoro vi frequentate?

Greggio: La nostra è un’amicizia vera, genuina…penso che si noti! Fuori da Striscia la Notizia (che è l’attività che ci coinvolge di più in un lavoro comune) ci vediamo raramente per ovvi motivi legati ad altre attività, ma quelle volte che si esce assieme è sempre una festa.

Iacchetti: A volte facciamo anche le vacanze assieme, per la gioia dei paparazzi. Anche quest’anno, ma a voi giornalisti questa volta non vi diremo dove!

Parliamo di Striscia la Notizia!

Iacchetti: Fare Striscia è stato un privilegio per me, ormai è una tradizione e una gioia rincontrarsi ogni anno con un team affiatato di eccellenze, però io nasco come attore, quindi apprezzo anche quando l’azienda mi propone altro come un prodotto sperimentale come questo di “Occhio a quei 2”. Ma Striscia, comunque, ce l’ho cucito addosso.

Approposito dell’azienda, proprio con Mediaset c’è stato qualche malumore qualche tempo fa, risolto tutto?

Iacchetti: Certo! A volte capita di sentirsi messi da parte e io sono un tipo che lo fa notare. Adesso è tutto risolto.

Tornando alla coppia comica, c’è qualche duo a cui vi ispirate?

Greggio: Beh, il panorama è molto ampio: da Totò e Peppino, a Vianello e Tognazzi, passando anche da Franchi e Ingrassia. Un personaggio a cui siamo particolarmente legati, però, è Vittorio Gasmann. Venne ospite a Striscia e prima di andare in onda parlammo un po’, ci disse: “Mi raccomando, quando andiamo in onda non cominciamo a prendere per il culo, eh?”. Lo stimo molto e ogni volta che chiamo le veline con quel tono “le velineee” è un omaggio, una rievocazione di come le chiamò lui quella volta che venne ospite da noi.

Iacchetti: Concordo, grande personaggio! Poi mi ha detto che siamo la coppia erede della comicità italiana. E’ una cosa che dà coraggio!

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