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 Home page > Tribuna Libera > Gli scherani del premier

Gli scherani del premier

Tra quelli che circondano Silvio Berlusconi si riconoscono molti che lo difendono solo per il loro interesse personale. Per Pierfranco Pellizzetti si tratta di gente moralmente miserrima: è stata l'abilità di Berlusconi quella di vedere in controluce l’intima natura di uomini e donne cogliendovi debolezze da strumentalizzare a proprio vantaggio; con cui realizzare l’immensa opera corruttiva di un personale politico già malato da pluridecennali operazioni di scambio e maneggi sottobanco.

Di tutti questi personaggi viene fuori un quadretto che riafferma la banalità del male: da sempre chi detiene il potere trova dei bravi servitori che in suo nome fanno le peggiori cose.

Hannah Arendt ha descritto bene nella sua opera come per fare il male basta non avere un pensiero proprio. Quei soldati di Berlusconi dimostrano la mancanza di un pensiero proprio.

Sarà per questo che Berlusconi mi sgomenta e lo temo: non so vedere la sua fine senza la tragedia. Di quelli dobbiamo avere paura e cercare di fermarli.

Un altro elemento per una tragedia imminente è stato quello di imbarcare la Destra gli eredi di un'altra tragedia: la fine della Repubblica di Salò.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.67) 26 febbraio 2011 12:04

    Che l’elettore medio di Silvio Berlusconi non sia proprio il massimo in termini di moralità e di difesa dei principi etici è fuori discussione . Che ci sia anche una sorta di culto della personalità ,specialmente tra l’elettorato femminile , anche questo è vero .

    Ma se andiamo a ritroso nel tempo ,dobbiamo ricordarci che c’era una Democrazia Cristiana che raccoglieva oltre il 35% dei consensi ,che c’era un PSI che superava largamente il 10% (più o meno la Lega di oggi) ,oltre ad un mix di satelliti come il PLI , il PSDI e a turno il PRI . Messi insieme ,superavano quota 50% , a cui si aggiungeva ,come appoggio strategico l’MSI che poi diventò Alleanza Nazionale .
    Il principio fondante era uno ed uno solo : l’anticomunismo , allora incentrato sul PCI , e la difesa dei "valori " cristiani cattolici . Stato e chiesa erano , molto più di oggi ,un tutt’uno .

    Non è che potevi pensare che tutti questi soggetti sparissero di colpo , nè era pensabile che il makiage del PCI in PDS e poi DS potesse convincere molti di questi " affezionati" a traslocare sull’altra sponda . Berlusconi è l’erede di quella Dc e di quel PSI che trattavano con la mafia ,garantivano i privilegi della chiesa ,consentivano le pratiche del sottobanco politico ,dove corruzione e concussione erano all’ordine del giorno e che portarono all’esplosione del sistema con mani Pulite .
    In più Silvio ha aggiunto il carisma del boss , dell’uomo che non deve chiedere mai .
    Gli effetti sono quelli sotto gli occhi di tutti . La finta e anemica opposizione dei DS li ha svuotati del loro elettorato naturale , per lo più andato ad ingrossare le fila dell’astensione , mentre attorno a Silvio si è raccolto lo zoccolo duro delle clientele mafiose ,democristiane e socialiste . Per personaggi di questo genere le parole "morale ed etica " sono totalmente prive di significato .

    Quindi , e concludo , la fine di Silvio Berlusconi non potrà mai avvenire per scelta politica ma sarà o una fine per mano giudiziaria (difficile ma possibile) o una fine violenta per mano di qualche "liberatore della patria" .
    Non vedo altre alternative.

    ciao

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