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Gli Sgommati: i pupazzi di Sky che raccontano la nostra realtà in chiave satirica

Satira tagliente e senza censure, commenti irriverenti a fatti e notizie del giorno, ritratti esilaranti, grotteschi, parodiati ma tremendamente veritieri dei protagonisti della scena politica. È lo show di gomma capace di raccontare nevrosi, lanciare tormentoni, svelare vizi e virtù di tutti i protagonisti della politica e della società italiana, senza esclusione di colpi, di battute, di volti. E senza sconti ad alcun personaggio politico di destra, di centro, di sinistra. Affermato o emergente che sia. Sono Gli Sgommati, ne parliamo con Paolo Mariconda, capo autore del programma. 

Sky apre alla satira e offre un appuntamento quotidiano ormai imperdibile che mescola attualità e intrattenimento, parodie e sketch surreali, lancia tormentoni e sottolinea tic, vittorie, pareggi e sconfitte di politici ed esponenti della vita economica, sociale, culturale e dell’attualità. Dove e come nasce l'idea degli Sgommati?

Gli Sgommati nascono a Roma dalla volontà del produttore Carlo Degli Esposti e a Milano dalla lungimiranza di Sky. Degli Esposti negli anni '80 produsse un programma simile a Gli Sgommati dal titolo "Teste di Gomma" che andò in onda con buoni risultati su quella che all'epoca si chiamava Telemontercarlo. Forse era troppo presto per far attecchire in Italia un programma di satira fatto con pupazzi di gomma e l'esperimento venne sospeso. Carlo però ha continuato a crederci fino a che nel 2009 chiamò me per sviluppare insieme a lui un progetto televisivo che riportasse in tv i pupazzoni dei nostri politici.

Un produttore con una marcia in più, quello che sa riconoscere e vuole sviluppare le potenzialità satiriche di questi pupazzoni.

Sì poi proprio Carlo Degli Esposti con la sua società (la Palomar), oltre a Gli Sgommati su Sky Uno e Montalbano su Rai Uno, produce molti film tra cui, per citare quelli in questo periodo sugli schermi, "Un giorno speciale" e "Acciaio".

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Tu avevi già parecchia palestra alle spalle: autore comico con Serena Dandini, la Gialappa's band e tanti altri e con un lungo passato da cabarettista.
 
Sarà stato questo, oppure il caso, la sorte o un’intuizione, fatto sta che ci siamo subito trovati bene e da quel giorno in cui abbiamo cominciato a lavorare per arrivare alla prima messa in onda, avvenuta il 26 gennaio 2011, i vari step sono stati avventurosi e lenti come ogni start up di nuove idee. Negli anni precedenti la fatidica data del 26 gennaio 2011, io Carlo e Nora Barbieri - coproduttrice de Gli Sgommati - abbiamo fatto copioni, pensato sviluppi, linee verticali e orizzontali, insomma mucchi di fogli ed idee folli, fino alla realizzazione di una strampalata e ardita puntata zero per Sky della durata di 2 minuti. In pochi giorni è stato realizzato un prototipo molto primitivo e accroccato del pupazzo di Berlusconi, all'epoca presidente del consiglio. Lo sketch era il seguente: il nostro primo sgommato in conferenza stampa inveiva contro i dirigenti Sky che avrebbero visionato la puntata zero. Un Berlusca infuriato, si dichiarava offeso e preoccupato per l'eventualità che questi "signori" di Sky accettassero di fare un programma di satira dove i politici hanno la faccia di gomma. In poche parole, il nostro proto sgommato Berlusconi tentava, con minacce personali ai dirigenti e qualcuna anche a sfondo sessuale, di distogliere Sky dal fare questo programma. Ma come spesso accade anche nella realtà, Berlusconi ha ottenuto l'effetto contrario: quei "signori "di Sky che videro la puntata zero si divertirono molto e accettarono di fare il programma. Una volta tanto le cazzate di Berlusconi sono tornate utili.
 
Qual è stato il personaggio più difficile da realizzare?
 
Non ce n’è stato uno in particolare. I pupazzi, realizzati da Davide Masi ed il suo team, hanno ciascuno dei tempi di realizzazione complessi. Tempi che vanno da due a tre settimane e passano attraverso varie fasi. Disegno, modello, stampo, espressioni, occhi… I personaggi vengono "sfornati" solo dopo vari ritocchi e molteplici calchi. La costruzione di un pupazzo, un po' come la costruzione di un amore per Fossati, ti toglie il sangue dalle vene! Ha un processo lavorativo complesso anche da raccontare.
 
E su un altro livello: quello della personalità?
 
Per quanto riguarda invece la costruzione comica e satirica del personaggio il più difficile è stato Mario Monti. La sua irruzione alla ribalta politica ci ha colto un po' alla sprovvista. Era un personaggio poco noto e doveva diventare da un giorno all'altro uno dei nostri protagonisti. Ci chiedevamo quale fosse la sua direzione. Ma la difficoltà è durata poco, purtroppo poi si è fatto conoscere subito!
 
Eh eh... quante persone lavorano agli Sgommati e che dinamiche segue la creazione di ciò che poi vediamo in onda?
 
Per creare gli 8 minuti di satira quotidiana de Gli Sgommati in totale ogni giorno lavorano ben 45 persone. Ci sono gli animatori che muovono i pupazzi, il regista e tutto il reparto che sta sul set. I doppiatori, la grafica e la post produzione. E poi ci siamo noi autori, che ogni giorno pensiamo e scriviamo le "sapide” gag che "indefessamente" vengono realizzate con l'"alacre" lavoro di tutti quanti.
 
Un nutrito team che gioca con le parole e con i fatti.
 
Il gruppo di fuoco è composto da tre persone: insieme al sottoscritto, Paolo Mariconda, scrivono il programma Gianluca Belardi e David Lubrano, in più collaborano la mitica Sora Cesira, Saverio Raimondo, Serena Ricci, Alberto Microsatira e il grande Paolo Rossi. In sintesi la creazione della puntata si può definire una corsa folle di 45 pazzi, che parte ogni giorno alle 9 di mattina e finisce alle 19.
 
Come si svolge una vostra giornata tipo?

Giornata tipo: alle nove riunione con i quarantacinque. Io spiego a tutti scena per scena: cosa accade e cosa ho in testa, intonazione, battute, chiave comica, a volte recito la scenetta e suggerisco la situazione scenica, ovviamente si apre un confronto con regista, animatori doppiatori e grafica che dura circa mezz’ora. Noi giriamo su croma key, quindi durante le riprese i pupazzi hanno solo un muro blu dietro di loro, muro blu che poi "sboccia" in quei fantastici sfondi che si vedono la sera, grazie al lavoro di due bravissimi grafici Nicola Pratali e Giorgia Capoccia. Finita la riunione parte la macchina realizzativa: per prima cosa dobbiamo registrare i dialoghi con i doppiatori, così che l'audio della scena venga mandato in studio dove il regista, Pietro Jona, sulla traccia audio costruisce i movimenti dei pupazzi dirigendo non solo le telecamere ma anche gli animatori. Per muovere un pupazzo infatti ci vogliono tre persone: due muovono braccia, testa e bocca, mentre un terzo gestisce gli occhi. I loro movimenti non sono semplici e ogni gag (ad esempio una pacca sulla spalla, una girata di testa, una stretta di mano) richiede un lavoro enorme, anche perché il gesto deve andare in sinc con le battute. La comicità infatti è fatta anche e soprattutto di tempi, che un attore in carne ed ossa riproduce da solo, il pupazzo no. Al pupazzo il tempo va imposto dall'animazione. Quindi mentre in studio si fa questo genere di lavoro, nel frattempo la grafica crea gli sfondi, altre persone si adoperano in una serie di competenze squisitamente tecniche. Sistemare l'audio, montare le scene a mano a mano che arrivano, equalizzare, trovare musiche, effetti sonori e oggetti di scena, tutte cose che sono parte integrante delle singole gag. Non avendo attori ma pupazzi c'è da ricostruire tutto l'audio, anche il rumore di schiocco delle dita o il fruscio di una "mazzetta". Mentre accade tutto ciò io e gli altri autori pensiamo alla puntata del giorno dopo, tra una telefonata e l'altra per avere notizie fresche da vari collaboratori e giornalisti. Verso le 13:30, quando tutti i file audio sono pronti e molte scene sono state girate ma senza effetti sonori, c'è quella che io chiamo “il momento della cucina”, in questa fase al montaggio si vedono i pupazzi muoversi sul blu del muro, con appoggiata sopra la traccia audio dei dialoghi. Io, con il valido montatore "Scricciolo" - chiamato così per la sua mole imponente - metto in fila tutto il materiale grezzo e poi "cucino": taglio, cucio, sposto, cambio, spezzetto, unisco, risposto, fino ad avere quella che nella mia testa è la scaletta della puntata che andrà in onda la sera.

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Una sfida contro il tempo?
 
È la scommessa quotidiana: “Andrà tutto ok?”. Infatti quella proto puntata, questo bozzolo finito verso le 14, 14:30, poi subisce tutti i passaggi tecnici che la trasformeranno nella farfalla delle 18, ora in cui riusciamo a vedere per la prima volta la puntata completa di suoni, immagini, grafiche etc. Nel frattempo si passa alla scrittura finale del copione del giorno dopo. Questo accade tutti i giorni, per cinque giorni alla settimana e per fare appena otto minuti quotidiani. Pazzesco no? Ma è fichissimo.
 
La realizzazione delle gag richiede quindi anche un cast corposo di doppiatori che prestano le loro voci, come vengono scelti?
 
Abbiamo fatto dei provini all'inizio e ora sono una squadra fortissima, ciascuno doppia più personaggi. I nostri bravissimi doppiatori sono Gennaro Calabrese, Francesca Manzini, Barty Colucci, Gabriele Marconi e Francesca Scrivano.
 
Avete avuto nel corso delle puntate tentativi di censura? Qualcuno si è risentito?
 
Non direttamente. I politici sono molto bravi nello sfruttare la visibilità che una trasmissione satirica gli può dare. Sono abili e sono disposti a tutto per mettersi in mostra. Sembrano star, ma invece degli autografi cercano voti. Seguono il programma e fingono di saper incassare la "legnata" che li riguarda. Noi però sappiamo che molti si sono incazzati per alcune bastonate sui denti che gli abbiamo mollato. Ma fanno finta di niente. Che gusto!
 
Su cosa in Italia non si può proprio scherzare?
 
Scherzare si può su tutto. Fare satira, ossia scardinare l'ordine ufficiale dei fatti, meno. Alcuni argomenti sono difficilmente toccabili. Comunque San Pietro a Roma è una gran bella piazza!
 
Da poco è partita la nuova edizione. Su cosa focalizzerete la vostra attenzione?
 
Se la novità è la ridiscesa in campo di Berlusconi... che palle! Quindi ogni giorno entriamo in studio armati, vediamo le notizie e spariamo a vista!
 
Dove trovarvi on-line?
 
Sulla pagina Facebook degli sgommati, su Twitter e naturalmente su Sky.it.
 
L'appuntamento allora è su Sky?
 
Si ci trovate ogni sera su Sky Uno alle 21:00 e in replica su Sky Uno+uno alle 22. Inoltre la domenica su Cielo in chiaro, con il meglio della settimana. Mi raccomando seguiteci e Sgommatevi.

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