Giugliano: Erri De Luca contro l’inceneritore
“Il sabotaggio è diritto di sovranità sul proprio suolo”: come per la TAV, Erri De Luca si schiera contro la costruzione dell’Inceneritore a Giugliano.
“Così come in Val di Susa le persone si sono unite attorno all’amore per la loro vallata, ed hanno frapposto i loro corpi davanti alle ruspe per evitare lo sfruttamento del suolo, dell’acqua, per la salubrità dell’aria, così in questo territorio la popolazione deve unirsi, aggregarsi e lottare per salvaguardare la propria salute, per evitare lo stupro di questa terra, poiché la terra è la nostra madre, è dalla terra che noi proveniamo”.
Con queste ed altre profonde parole che hanno toccato nel profondo gli astanti, Erri De Luca ha levato alto il suo monito di ribellione e di protesta domenica 8 settembre in quel di Mugnano, presso la villa comunale Miriam Makeba, dove si è tenuta l’assemblea cittadina contro la costruzione dell’inceneritore a Giugliano.
Ed è proprio di questi giorni la notizia che ha destato non poco clamore, di cui è stato protagonista proprio l’amatissimo scrittore partenopeo, il quale dalle colonne di Repubblica ha dichiarato: “Un intellettuale deve essere coerente e mettere in pratica ciò che sostiene’’. Per questo “anch’io ho partecipato a forme di sabotaggio in val di Susa. Ho partecipato ai blocchi dell’autostrada insieme a maestri elementari, vigili urbani, madri di famiglia. Il blocco stradale è certamente un atto di ostruzionismo, una forma di sabotaggio alla libera circolazione. In Val di Susa le parole non bastano”.
E quando dalla platea di Mugnano arrivano domande in tal senso, Erri chiarisce: “Sabotare è un termine antico che non significa agire con violenza o contro la legge, ma utilizzare una forma di lotta, di ostruzionismo che è assolutamente legittimo, soprattutto se ad esercitarlo è una popolazione che, come in questo caso, si sente violata in un suo diritto fondamentale come quello della salute. Il sabotaggio è diritto di sovranità sul proprio suolo, sulla propria aria, sulla propria acqua: sulla vita stessa minacciata”.
Questo incontro pomeridiano tenutosi oggi fa parte di una serie di incontri che Erri De Luca ha svolto sul vasto territorio a nord di Napoli per chiarire la sua posizione riguardo a lo scottante tema dell’inceneritore, appoggiare la protesta e incoraggiare la resistenza dei territori.
Già a causa delle sue dichiarazioni riguardo la Tav, Erri De Luca è stato definito come un sobillatore, un sovversivo, un nostalgico di Lotta Continua (come ha affermato il senatore del Pdl e vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito). E proprio per la sua presa di posizione contro la Tav, lo scrittore sarà denunciato per “istigazione al sabotaggio” da Ltf, la società che sta realizzando la linea ad alta velocità tra Torino e Lione.
Quando gli chiediamo se, alla luce dei fatti che lo stanno interessando, gli sia convenuto essere così chiaro e sincero, ci risponde: “Le parole hanno un valore ed un peso che conosco bene. Un intellettuale ha la responsabilità di essere coerente con ciò che dice e deve essere in grado di mettere in pratica ciò che sostiene e in cui crede”.
Come preventivato, da Erri De Luca non poteva che arrivarci un esempio di grandezza morale e spessore intellettuale senza pari.
Intanto la resistenza dei territori interessati dalla costruzione dell’inceneritore continua, con l’organizzazione di tavoli di discussione, informazione, ricorsi dei Comuni al Tar ed assemblee pubbliche cittadine. La prossima in calendario è datata 11 settembre, e si terrà a Giugliano in Piazza Matteotti dalle ore 18.
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