Giorgia Meloni e l’ombra del Papete2
La destra italiana è uscita a pezzi dalle elezioni europee. L'Ue è rimasta ancorata a sinistra, emarginando i nazionalisti che vorrebbero un'Europa ridotta a briciole. Non ci sono riusciti e molto probabilmente non ci riusciranno mai. Lo ha detto la stessa Ursula von der Leyer: “Non permetteremo ai nazionalisti di distruggere l'Europa”.
Il problema, adesso, è capire che fine farà la destra italiana dato che i tre partiti che la compongono vanno ognuno per i fatti suoi, fingendo di essere uniti solo sulla carta. Matteo Salvini, estremista convinto, si è schierato con l'altro estremista: Victor Orban. Giorgia Meloni dopo aver urlato che per l'Europa la pacchia sarebbe finita è diventata europeista convinta, mentre Antonio Tajani è un “popolare a tutto campo”. Una bella unità di intenti, non c'è che dire.
Quest'ultimo, in particolare, ha dovuto rendersi conto che lui in Forza Italia non conta nulla, perché chi conta è la famiglia Berlusconi, senza il quale il partito del fu Cavaliere sarebbe già defunto con il suo fondatore. Marina Berlusconi ha detto di sentirsi più vicina alla sinistra per quanto riguarda i diritti civili, lanciando un privo avvertimento al segretario dei forzisti. Pier Silvio Berlusconi è stato più preciso: “Forza Italia deve cambiare, deve essere più moderata”, sostiene, gettando nel panico Antonio Tayani che teme di essere defenestrato se dovesse andare troppo a braccetto con i patrioti di Fratelli d'Italia per non parlare poi dei nazionalisti padani della Lega.
Rimane Giorgia Meloni che dopo essere stata a lungo pappa e ciccia con la Von der Layen le ha votato contro. La ragione? Voleva una poltrona che contasse in Europa e invece non ha ottenuto nemmeno una sedia. Almeno per ora. I più furbi sono stati i Verdi che appoggiando la Von der Layer si sono assicurati maggiore peso in Europa, in barba alla Meloni con cui i Verdi non hanno condiviso mai nulla, nemmeno le briciole di pane e di biscotti.
Questa è la situazione attuale e i tre partiti di governo devono adesso spiegare cosa intendono fare se non vogliono sfiduciare gli inegnui che hanno creduto alla loro demagogia di salvatori della patria. Già, perché i politologi hanno chiaramente detto che Giorgia Meloni ormai è talmente isolata in Europa da contare quanto un due di picche, soprattutto dopo le elezioni francesi e tedesche che hanno mandato alle ortiche la speranza di una vittoria dei nazionalisti parigini e berlinesi. Niente da fare. Qui non passa lo straniero nazionalista e i tre partiti al governo hanno capito che se non imboccano una strada diversa rischiano di perdere gli elettori. Come Salvini con i suoi Papete.
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